Il sole anche di giorno

di Giuseppe Mattia

Data di pubblicazione su web 18/12/2020

Sole

Che cosa succederebbe se ci si ritrovasse da un giorno all'altro genitori di un figlio non biologicamente proprio? Da questa domanda ha origine l'idea di Sole, presentato in anteprima nella sezione Orizzonti della 76ª Mostra del Cinema di Venezia. Dopo una serie di cortometraggi premiati in diversi festival internazionali, il trentasettenne Carlo Sironi si aggiudica con il suo lungometraggio d'esordio il premio European Discovery agli European Film Awards 2020, edizione in cui l'Italia, con il primato delle candidature, si è aggiudicata anche altri riconoscimenti: l'European Costume Designe a Ursula Patzak e l'European Cinematography a Matteo Cocco per Volevo nascondermi; l'European Editing a Maria Fantastica Valmori per Il varco; lo Young Audience Award a Mio fratello rincorre i dinosauri. Non sorprende la vittoria di Sironi – figlio di Alberto, storico sceneggiatore e regista della serie Montalbano – capace di realizzare un'opera essenziale, quasi minimale su una coppia di "dimenticati", destinati all'inutile rincorsa di un riscatto illusorio.


Una scena del film

Nella periferia romana il giovane Ermanno (Claudio Segaluscio) è già con le spalle al muro sin dalla primissima inquadratura che precede il furto di un motorino. La sua vita tra slot machines e corse di cavalli viene interrotta dall'incontro con l'impenetrabile e glaciale Lena (Sandra Drzymalska), ragazza polacca in dolce (?) attesa, in procinto di vendere la propria bambina agli zii di Ermanno. Al giovane viene affidato il compito di sorvegliarla e di fingersi il padre del nascituro, al fine di facilitare le pratiche di affidamento, aggirando così il sistema burocratico. Ma lungo questo discutibile, tragico tragitto – con echi di realismo pasoliniano – si "intromettono" i sentimenti dei due ragazzi, entrambi orfani, senza direzione, destinati ad avvicinarsi, a scoprirsi nella loro intimità e a fare i conti con un processo di crescita a tratti spietato. L'unica speranza in questo film claustrofobico – reso tale anche dal formato in 4:3 – dipende dalla neonata che dà il titolo al film. Il percorso di maturazione della coppia protagonista equivale al ritrovamento di una tenerezza che si credeva perduta sotto il peso dei traumi subiti.



Una scena del film

Seguendo la tendenza di un cinema torbido di ambiente genitoriale – si vedano i recenti Favolacce dei D'Innocenzo, Spaccapietre dei De Serio e, rimanendo tra fratelli, certa filmografia dei Dardenne – Sironi realizza Sole per raccontare il rapporto negato con i figli, capaci nel bene o nel male di sconvolgere la vita dei genitori e di stabilire un nuovo ordine. Un tema sensibile e attuale che il regista romano sviluppa chiamando in causa le illegali assegnazioni adottive dei bambini – al centro di un vero e proprio mercimonio globale – portato recentemente alla ribalta mediatica dalla magistratura con l'inchiesta "Angeli e Demoni" presso il comune di Bibbiano. Rifuggendo intenzioni moralistiche e impianti melodrammatici, l'autore sceglie di comporre una melodia atonale su uno spartito drammaturgico privo di colori, eccessi e sorrisi.



Una scena del film

Sole è una pellicola fin troppo essenziale: opera per sottrazione nell'apparato scenografico, nelle musiche, nel numero dei dialoghi, nella tensione narrativa e nella fotografia brillantemente desaturata dall'ungherese Gergely Poharnok. Sironi sa di provocare spaesamento nella mente del pubblico che, ad esempio, all'inizio del film si chiede come abbia fatto una coppia della periferia romana a entrare in contatto con una ragazza giunta appositamente dalla Polonia per vendere il proprio figlio. Eppure, nonostante l'estrema povertà di ritmo e sostanza narrativa, va riconosciuto all'opera il merito di uno stile registico coerente, a omaggiare il cinema di Ozu e di Bresson, eccelso nel realismo e nell'austerità.



Sole

Cast & Credits



Sole 
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Cast & credits

Titolo 
Sole
Origine 
Italia, Polonia
Anno 
2019
Durata 
102 min.
Prima rappresentazione 
76ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
Formato 
4:3
Colore 
Regia 
Carlo Sironi
Interpreti 
Sandra Drzymalska (Lena)
Claudio Segaluscio (Ermanno)
Barbara Ronchi (Bianca)
Bruno Buzzi (Fabio)
Produttori 
Giovanni Pompili, Agnieszka Wasiak
Produzione 
Kino Produzioni, Lava Films
Distribuzione 
Officine Ubu
Costumi 
Olivia Bellini
Sceneggiatura 
Giulia Moriggi, Carlo Sironi, Antonio Manca
Montaggio 
Andrea Magulo
Fotografia 
Gergely Pohárnok