Fabbrica Europa: la XXXI edizione

di Benedetta Colasanti

Data di pubblicazione su web 11/09/2024

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Sarà inaugurata venerdì 13 settembre la 31a edizione di Fabbrica Europa, festival dalle larghe vedute capace di aprire le proprie porte all'arte internazionale ma anche nazionale e locale e, non a caso, uno dei più attesi. Come di consueto, gli artisti che figurano sul ricco cartellone abiteranno alcuni tra i più noti e iconici luoghi di spettacolo a Firenze: da PARC Performing Art Research Centre – sede del festival nonché luogo di incontro, di studio e di ricerca – al Teatro Cantiere Florida – altra casa di Fabbrica Europa –, fino al Teatro Goldoni e al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. 

In apertura sarà presentato invisibili di Aurélien Bory (Teatro Goldoni, 13-14 settembre), seguito da Cristina Kristal Rizzo e Megumi Eda con Momentum the second sleep / prima parte, il solo e da Herald Beharie con Batty Bwoy, entrambi in scena al Teatro del Maggio (14-15 settembre). Tra teatrodanza e arte pittorica, l'autore e regista Bory propone al pubblico un'azione suggestiva ispirata a Il Trionfo della morte, opera conservata presso la Galleria regionale di Palazzo Abatellis di Palermo, sottolineando il ruolo dell'isola come crocevia culturale. Rizzo lavora invece in sinergia con la danzatrice giapponese Megumi Eda – che vanta collaborazioni con professionisti di prim'ordine come John Neumeier, William Forsythe o Twila Tharp – per dar vita a un contributo dedicato a un tema ricorrente in questa edizione del festival, quello della memoria. Con Batty Bwoy, infine, Beharie si cimenta in un'altra tematica calda, traendo linfa vitale dal mondo queer a partire da una parola dispregiativa diffusa in Giamaica, sua terra d'origine. 

Sempre al Teatro del Maggio, chiude il primo weekend di spettacoli That's All Folks!, un dialogo tra musica e danza concepito da Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti (15 settembre). Il programma musicale prosegue al PARC con Marta De Pascalis (19 settembre), Marta Del Grandi (22 settembre), Three of Pentacles con Dj Leblond ed Elio Rosalba Bonaccini (12 ottobre), Amir ElSaffar e Lorenzo Bianchi Hoesch (14 ottobre). 

Diversi gli spettacoli dedicati al corpo, alla sua essenza e ai suoi diritti al di là di ogni luogo comune ma senza prescindere dalle tradizioni e dalle radici. Sul versante danza e performance Aurelio di Virgilio, artista diplomato al Piccolo Teatro di Milano che, con Poems, ambisce a raccontare il rapporto tra umano e non umano attraverso la poesia di Allison Grimaldi Donahue (20-21 settembre). In Umlaut Vincent Giampino propone uno studio sulle figure di Giselle e di Giovanna d'Arco, ispirandosi rispettivamente al balletto e al film di Carl Theodor Dreyer (20-21 settembre). Nunzia Picciallo decide invece di rifuggire la memoria e il canone per liberare il proprio corpo (con W AM I is still a question, 25 settembre) e ripensarlo esteticamente e politicamente (con Lemmy B., 26 settembre). Sergio R. Suárez adotta una poetica simile con La Revisión, allo scopo di svincolarsi dalle consuetudini, dalla normatività, dall'egemonia ma anche dai concetti di uguaglianza e neutralità (25-26 settembre). 

Guarda al folklore María Del Mar Suárez, meglio conosciuta come La Chachi, accompagnata dalla cantante Lola Dolores: con Flamenco por cuerpos no flamencos propone una personale versione del palo, variante del flamenco originaria della zona di Almería (27 settembre). Fine di Olimpia Fortuni va invece alla ricerca del rapporto tra madre biologica, spirituale, artistica e simbolica, prendendo le mosse dalla divinità Pachamama, propria dei territori delle Ande (3 ottobre). Cristina Kristal Rizzo si esibisce anche al PARC con Erwartung, un'indagine sulla parola melancholia e sui suoi più antichi significati (4 ottobre), mentre la coreografa brasiliana Alice Ripoll racconta la contraddittoria realtà sociale di Rio de Janeiro con aCORdo (9 ottobre). Anche l'installazione Perle sparse di Vashish Soobah – artista nato a Catania da genitori o mauriziani – è dedicata alle origini, ai ricordi ma anche al peregrinare da luogo a luogo (12-13 ottobre). A Fabbrica Europa le parole – specialmente quelle di denuncia – diventano performance; si pensi in particolare alla sezione dedicata alla Black Culture, occasione di riflessione sui temi del razzismo, dell'oppressione, del colonialismo e della liberazione. Dimitri Grechi Espinoza, Emanuele Parrini, Simone Padovani, Beppe Scardino interagiscono in scena con le poesie registrate di Amiri Baraka (5 ottobre), mentre con il poeta, musicista e attivista Gil Scott-Heron duetta la contrabbassista e compositrice Silvia Bolognesi (6 ottobre). 

Apre le porte del Teatro Cantiere Florida Roberta Racis, già nota al pubblico di Fabbrica Europa per aver preso parte ai lavori di Francesco Marilungo (Party Girl, 2022 e Stuporosa, 2023) nelle ultime edizioni del festival; quest'anno Racis indossa la veste di coreografa e interprete in Atto Bianco, ispirato al balletto romantico e alla maternità e primo episodio di una trilogia sul tema delle radici e dell'eredità familiare (18 settembre). Segue la compagnia coreana 99artcompany con Burnt Offering, un omaggio ai rituali antichi e contemporanei (26 settembre); la coreografia sarà presentata anche in una versione musicale insieme alle musiciste Hwang Gina e Lee Hwayoung e ai loro strumenti tradizionali coreani (A Concert of Burnt Offering, 27 settembre). Un'altra coreografa brasiliana, Gaya de Medeiros, esplora il ruolo della bocca come strumento di confine tra pubblico e privato con Atlas da Boca (28 settembre). Lian Guodong e Lei Yan propongono invece uno spettacolo dedicato ai concetti di “giusto” e “sbagliato”: Something not Right (2 ottobre). Dopo il debutto in Cina, con Open Studio | Something not Right alcuni performers italiani e cinesi presenteranno presso MAD Murate Art Distric l'esito di un percorso di creazione realizzato grazie al lavoro degli stessi Guodong e Yan insieme a Fabrizio Massini nell'ambito del progetto CRISOL – creatives processes (29 settembre). 

Si torna al Florida e alla tematica del viaggiare con la Compagnia Xe di Julie Ann Anzilotti, che presenta l'ultimo esito del progetto Personae, pensato per giovani e adulti diversamente abili: Oltreconfine è un viaggio reale e insieme immaginario (5 ottobre). Anche Omar Rajeh condurrà il pubblico di Fabbrica Europa nei meandri della memoria con Dance is not fur Us, attingendo dalla propria autobiografia e utilizzando la materia coreografica come strumento di condivisione (8 ottobre). Infine, Mario Bermúdez e la sua Marcat Dance in Averno, un'esperimento sensoriale che punta al contatto empatico, emotivo e immediato tra performer e spettatore (13 ottobre). Il festival si concluderà proprio al Florida con un evento musicale a cura di Colin Stetson (15 ottobre). 

Torna a Firenze anche Giuseppe Muscarello con I PUPI, lavoro sulle marionette siciliane già presentato nel 2022 al Florida e ora in site specific al Chiostro degli Angeli (10 ottobre). Al Teatro Puccini musica e teatro col compositore e poli-strumentista brasiliano Rodrigo Amarante (27 settembre) e Fanny & Alexander con Nina, un omaggio alla vita della cantante, pianista, scrittrice e attivista Eunice Kathleen, alias Nina Simone (29 settembre). Altro luogo di Fabbrica Europa è l'Istituto Francese, dove l'artista e circense sarda Nadia Addis porterà il suo teatro in miniatura (Brigitte et le petit bal perdu, 25-26 settembre) e l'attrice e regista Emilia Verginelli, con Lourdes, inviterà gli spettatori nello spazio intimo della performance e dei relativi oggetti di scena (2-4 ottobre). Infine, presso Frittelli arte contemporanea, Annamaria Ajmone e la musicista Laura Agnusdei presentano un lavoro a quattro mani realizzato a partire dalla parola Bleah!!! (21 settembre). 

Tante anche le occasioni di incontro e i workshop sia a Frittelli arte contemporanea, con Lucia Marcucci (Tra arte e performance) sia a PARC con Chiara Bersani (Sotto il sotto del bosco), Serena Carbone e Pietro Gaglianò (L'arte in preda al possibile), Sergio R. Suárez (Body, Gender and Movement), María Del Mar Suárez (Flamenco por cuerpos no flamencos), Gaya De Medeiros (Me for Dinner), Emilia Verginelli (Fragilə e/o della cura).

Per il programma completo: https://fabbricaeuropa.net/events/