66° Festival Internazionale del Cinema di Berlino
Prenderà il via l'11 febbraio la 66ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, diretto da Dieter Kosslick. A presiedere la giuria sarà l'attrice Meryl Streep, che proprio nella capitale tedesca è stata insignita nel 2012 di un Orso d'oro alla carriera. Al suo fianco i colleghi Alba Rohwwacher, Clive Owen e Lars Eidinger, la regista Malgorzata Szumowska (Orso d'argento l'anno scorso con Body), il critico Nick James e la fotografa Brigitte Lacombe.
Il programma ben bilancia, come di consueto, registi esordienti o poco conosciuti e nomi affermati. Tra i grandi ritorni si segnalano quelli di Jeff Nichols (Mud, Take Shelter), Alex Gibney (Going clear: Scientology and the process of belief, The Armstrong Lie), Thomas Vinterberg (Festen, Il sospetto), Mia Hansen-Løve (Eden, Un amore di gioventù), Danis Tanović (No man's land, Cirkus Columbia), André Téchiné (L'età acerba, I testimoni).
A dare inizio alle danze sarà l'ultima fatica dei fratelli Coen, Ave, Cesare!, presentato fuori concorso. Ambientato nella Hollywood degli anni Cinquanta, il film vanta un cast di primissimo livello, con George Clooney, Scarlett Johansson, Josh Brolin, Ralph Fiennes e Tilda Swinton. Sempre fuori concorso Spike Lee presenterà Chi-Raq, riadattamento della Lisistrata di Aristofane nei ghetti di Chicago: una satira della violenza delle gang metropolitane.
Chi-Raq di Spike Lee, un'immagine del film
Nessuno dei diciannove film in concorso, curiosamente, proviene dall'America Latina, assoluta protagonista delle ultime edizioni berlinesi. Basti pensare alla 65° edizione, con i premiati El club del cileno Pablo Larrain, El botón de nácar del conterraneo Pablo Guzman, Ixcanul del guatemalteco Jayro Bustamante. La forza della cinematografia sud americana è stata poi confermata dal leone d'oro a Desde Allá (in distribuzione italiana Ti guardo) del venezuelano Lorenzo Vigas all'ultima Mostra del cinema di Venezia.
Oltre alla competizione ufficiale, spiccano le sezioni Panorama, dedicata alle produzioni indipendenti, e Forum, aperta alle opere che affrontano temi sociali di scottante attualità. Annunciati eventi speciali in omaggio a tre protagonisti dello spettacolo venuti recentemente a mancare: David Bowie, Ettore Scola e Alan Rickman.
Si segnalano, infine, le presenze di European Film Market e Talent Campus, a conferma del ruolo strategico della Berlinale nel sistema distributivo internazionale, nel segno di una spiccata attenzione per i giovani e per le cinematografie considerate “minori”.
Questo l'elenco dei film in concorso:
Boris sans Béatrice (Boris without Béatrice)
(Canada)
di Denis Côté
con James Hyndman, Simone-Elise Girard, Denis Lavant, Isolda Dychauk, Dounia Sichov
Genius
(Regno Unito / USA)
di Michael Grandage
con Colin Firth, Jude Law, Nicole Kidman, Laura Linney, Guy Pearce, Dominic West
Jeder stirbt für sich allein (Alone in Berlin)
(Germania / Francia / Regno Unito)
di Vincent Perez
con Brendan Gleeson, Emma Thompson, Daniel Brühl, Mikael Persbrandt
Midnight Special
(USA)
di Jeff Nichols
con Michael Shannon, Joel Edgerton, Kirsten Dunst, Adam Driver, Jaedan Lieberher, Sam Shepard
Zero Days
(USA)
di Alex Gibney, documentario
Cartas da guerra (Letters from War)
(Portogallo)
di Ivo M. Ferreira
con Miguel Nunes, Margarida Vila-Nova
Ejhdeha Vared Mishavad! (A Dragon Arrives!)
(Iran)
di Mani Haghighi
con Amir Jadidi, Homayoun Ghanizadeh, Ehsan Goudarzi, Kiana Tajammol
Fuocoammare (Fire at Sea)
(Italia / Francia)
di Gianfranco Rosi, documentario
Hele Sa Hiwagang Hapis (A Lullaby to the Sorrowful Mystery)
(Filippine / Singapore)
di Lav Diaz
con John Lloyd Cruz, Piolo Pascual, Hazel Orencio, Alessandra De Rossi, Joel Saracho
Kollektivet (The Commune)
(Danimarca / Svezia / Olanda)
di Thomas Vinterberg
con Trine Dyrholm, Ulrich Thomsen, Helene Reingaard Neumann, Marta Sofie Wallstrøm Hansen
L'avenir (Things to Come)
(Francia / Germania)
di Mia Hansen-Løve
con Isabelle Huppert, Roman Kolinka, Edith Scob, André Marcon
Quand on a 17 ans (Being 17)
(Francia)
di André Téchiné
con Sandrine Kiberlain, Kacey Mottet Klein, Corentin Fila, Alexis Loret
Smrt u Sarajevu / Mort à Sarajevo (Death in Sarajevo)
(Francia / Bosnia ed Erzegovina)
di Danis Tanović
con Jacques Weber, Snežana Vidović, Izudin Bajrović, Vedrana Seksan, Muhamed Hadžović
Zjednoczone Stany Miłosci (United States of Love)
(Polonia / Svezia)
di Tomasz Wasilewski
con Julia Kijowska, Magdalena Cielecka, Dorota Kolak, Marta Nieradkiewicz, Łukasz Simlat
24 Wochen (24 Weeks)
(Germania)
di Anne Zohra Berrached
con Julia Jentsch, Bjarne Mädel, Johanna Gastdorf, Emilia Pieske
Chang Jiang Tu (Crosscurrent)
(Repubblica Popolare Cinese)
di Yang Chao
con Qin Hao, Xin Zhi Lei
Des nouvelles de la planète Mars (News from planet Mars)
(Francia / Belgio)
di Dominik Moll
con François Damiens, Vincent Macaigne, Veerle Baetens, Jeanne Guittet, Tom Rivoire
Inhebbek Hedi (Hedi)
(Tunisia / Belgio / Francia)
di Mohamed Ben Attia
con Majd Mastoura, Rym Ben Messaoud, Sabah Bouzouita, Hakim Boumessoudi, Omnia Ben Ghali
Soy Nero
(Germania / Francia / Messico)
di Rafi Pitts