Athena potrebbe essere ambientato in
ogni epoca, del passato o del futuro. Dietro ogni guerra si nasconde infatti
una manipolazione, una bugia: la storia si ripete, dalla guerra di Troia ai
conflitti contemporanei.
Bones
And All
Maren (Taylor Russell) è una
ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, Lee (Timothée
Chalamet) un solitario dallanimo combattivo. I due si innamorano e
iniziano un viaggio on the road.
Muovendosi alla continua ricerca di identità e bellezza, tenteranno di
trovare il proprio posto in un mondo pieno di pericoli e ostilità.
Tratto dal romanzo di Camille DeAngelis
Bones & All-Fino allosso (edito in Italia da Panini Books), il
nuovo film di Luca Guadagnino è una meditazione su chi siamo e come
possiamo superare quello che sentiamo, soprattutto se si tratta di qualcosa che
non riusciamo a controllare.
Una scena del film
© Biennale Cinema 2022
Proiezioni:
venerdì 2 settembre, ore 19.00, Sala
Grande
venerdì 2 settembre, ore 20.00, Pala
Biennale
Luca Guadagnino
Laureatosi con una tesi sul cinema di Jonathan
Demme allUniversità “La Sapienza” di Roma, lavora dallinizio degli anni Novanta
alla realizzazione di documentari, tra cui Algerie, presentato al Festival del cinema
africano del 1996. Nel 2005 esce il suo primo lungometraggio Melissa P.,
tratto dal best-seller scandalo 100 colpi di spazzola prima di andare a
dormire di Melissa Panarello. Con Chiamami col tuo nome (2017),
dal romanzo omonimo di André Aciman, vince il premio Oscar per la
miglior sceneggiatura non originale. Dopo il remake di Suspiria (2018), nel 2020 realizza il cortometraggio Fiori, Fiori, Fiori!,
filmato a Palermo durante il lockdown e presentato fuori concorso alla
77ª Mostra del Cinema di Venezia.
All the Beauty and the Bloodshed
Nan Goldin fotografa e
attivista di fama internazionale, ricorre alla riabilitazione per la dipendenza
da oppioidi causatale da un farmaco assunto per un polso dolorante. La donna inizia
così una campagna politica contro la nota famiglia Sackler, proprietaria delle
case farmaceutiche Purdue Pharma e Mundipharma che producono il farmaco
responsabile della morte di diverse persone negli USA.
Diretto da Laura Poitras, il documentario
ha il merito di ritrarre a tutto tondo unartista poliedrica nota per i suoi
lavori legati alle sottoculture LGBT, per gli scatti nei momenti di intimità e
per il suo attivismo contro labuso di droghe, noti come hillbilly heroin.
Una scena del film
© Biennale Cinema 2022
Proiezioni:
sabato 3 settembre, ore 13.50, Sala Grande
domenica 4 settembre, ore 11.15, Sala
Corinto
Laura Poitras
Avviata alla carriera cinematografica nel
1992, riceve il Peabody Award per il miglior documentario nel 2004 e,
nello stesso anno, ottiene candidature per lIndependent Spirit Award e per
i Premi Emmy. Nel 2006 il suo docu-film My Country My Country,
basato sulloccupazione militare degli Stati Uniti in Iraq, ottiene
una nomination agli Oscar per il miglior documentario. Nel 2010
dirige The Oath. Le due pellicole sono parte di una trilogia, conclusa
nel 2014 da Citizenfour con cui si aggiudica lOscar al miglior documentario. Il suo ultimo cortometraggio
Risk (2016), presentato in anteprima al Festival di Cannes, è incentrato
sul fondatore di WikiLeaks Julian Assange.
Monica
Tornata a casa dopo una lunga assenza,
Monica ritrova sua madre e il resto della sua famiglia da cui si era
allontanata da adolescente. Inizia per lei un percorso di dolore, paure,
bisogni e desideri che la porterà a scoprire dentro di sé la forza per guarire
le ferite del proprio passato.
Il film di Andrea Pallaoro è il ritratto intimo di una donna che esplora i
temi universali dellabbandono e dellaccettazione, del riscatto e del perdono.
Una pellicola per riflettere sulla natura precaria dellidentità di ciascuno di
noi messa alla prova dalla necessità di sopravvivere e trasformarsi.
Una scena del film
© Biennale Cinema 2022
Proiezioni:
sabato 3 settembre, ore 16.15, Sala Grande
domenica 4 settembre, ore 18.00, Pala
Biennale
Andrea Pallaoro
Nato a Trento nel 1982, consegue
un master in regia cinematografica al California Institute of the Arts e una
laurea allHampshire College. Debutta alla regia con il cortometraggio Wunderkammer.
Nel 2013 firma il suo primo lungometraggio, Medeas, con cui
partecipa alla 70ª Mostra del cinema di Venezia (concorso Orizzonti) e ottiene riconoscimenti
in numerosi festival internazionali. Hannah, selezionato al 74° Festival
di Venezia, è il suo secondo lungometraggio, primo capitolo di una trilogia
incentrata su protagoniste femminili.