Dopo
i successi di pubblico e di botteghino dello scorso anno, la stagione 2019-2020
del Teatro Metastasio di Prato si preannuncia ricca di spettacoli e di nuove
produzioni, nonostante il rischio, dichiarato in conferenza stampa, «di essere
felici». Unallusione al più ampio progetto culturale Rischiamo la felicità, che, oltre alla stagione di prosa, sta
coinvolgendo Contemporanea
Festival, MetRagazzi e MetJazz.
Tra
le produzioni che saranno presentate segnaliamo anzitutto la nuova versione di Madre Courage e
i suoi figli diretta da Paolo Coletta, che ne cura anche la drammaturgia musicale, con Maria Paiato nei panni della vivandiera Anna Fierling (24-27 ottobre). Seguirà La valle delleden di John
Steinbeck – una monumentale saga
familiare che racconta una fase cruciale della storia americana, tra la fine
della Guerra civile e gli ultimi anni della Prima guerra mondiale – per
loccasione sarà messa in scena in due parti da Antonio Latella (20-24
novembre). Ci saranno poi Il gabbiano
di Anton Cechov affidato a Licia Lanera (11-15
dicembre); la ripresa da parte dei Sacchi di Sabbia della farsa di Dario Fo Chi ruba un piede è fortunato in amore (15-19 gennaio); Macbeth, le cose nascoste per la regia
di Carmelo Rifici, con Tindaro Granata (5-8 marzo); la versione teatrale di Roberto Latini de Larmata Brancaleone (15-19 aprile).
Le novità proseguiranno al Fabbricone con Il caso W, una drammaturgia di Rita
Frongia in cui Claudio Morganti mette in scena il processo a Woyzeck
(7-10, 12-17 novembre); il nuovo spettacolo di Massimiliano Civica Antigone (28 novembre-8 dicembre); La nostalgia di Dio di Lucia Calamaro,
sorta di pellegrinaggio notturno attraverso sette chiese di Roma (9-12 gennaio).
E ancora: #Prometeo di Oscar De Summa, in cui si affrontano i cambiamenti
nella nostra vita quotidiana a seguito della rivoluzione digitale (25
febbraio-1° marzo); Nel paese
dellinverno, rilettura di Silvia
Costa dei Dialoghi con Leucò di Cesare
Pavese (12-15 marzo); Kinkaleri
con una riflessione su Otello (2-5
aprile).
Novità anche al Fabbrichino, con due produzioni sul
nostro tempo politico – Naufragium di
Sonia Antinori con Silvia Gallerano (17-22 marzo) e Giulio
di Varia Raimondi e Enrico Castellani di Babilonia Teatri (9-17 maggio). Mentre sono pensati per il Magnolfi
La piazza. Ovvero larte del rimediare
con Fiammetta Perugi, vincitrice del bando Davanti al Pubblico 2019 (17-22 dicembre), e Circo
Kafka, in cui Roberto Abbiati
rilegge Il processo dello
scrittore ceco (11-23 febbraio).
Tra gli spettacoli ospiti sono da
annoverare almeno: Moliere/Il misantropo
(ovvero il nevrotico in amore), in cui Valter Malosti si confronta
il capolavoro molieriano (13-16 febbraio); When
the rain stop/Quando la pioggia finirà del drammaturgo australiano Andrew Bovell per la regia di Lisa
Ferlazzo Natoli (20-23 febbraio);
e La tempesta di Shakespeare proposta in due versioni: in prosa con Eros Pagni
(6-9 febbraio) e in una trasposizione con sedici danzatori dellAter Balletto
con le musiche originali di Giuliano Sangiorgi (26-29 marzo).
Prosegue poi la bella iniziativa delle Piacevoli
conversazioni, in cui il pubblico può liberamente dialogare con gli artisti
nel salottino relax del Magnolfi prima di vedere in scena alcuni dei loro
spettacoli. La rassegna si aprirà con Michele Sinisi
che presenterà tre suoi lavori: Amleto,
Riccardo III/Now! ed Edipo. Il corpo tragico (29 ottobre-3
novembre). A seguire Babilonia Teatri con altrettanti
spettacoli: Made in Italy, Pedigree e la nuova produzione Padre nostro (20-24 aprile). Infine, il Teatro delle Ariette, che proporrà lo
storico Teatro da mangiare? e il
nuovissimo Attorno a un tavolo. Piccoli fallimenti senza importanza, che ripercorre i ventanni della
loro attività, tra racconti, teatro e cibo.
di Lorena Vallieri
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