Nel primo articolo
della sezione
Vetrina Alessandro Toppi analizza il fiorire di
nuovi spazi teatrali in Campania che controbilanciano lo storico primato della
scena partenopea, quali ErreTeatro di Salerno fondato dallintraprendente
Vincenzo Albano, Nostos Teatro di
Aversa, Spazio X di Caserta e Magnifico Visbaal di Benevento. In una ex fabbrica
della periferia di Torino è stato ricavato bellARTE, teatro gestito
dallAssociazione Tedacà e diretto dal regista
Simone Schinocca che, spiega
Laura
Bevione, attraverso laboratori e interessanti spettacoli di prosa, musica e
danza di autori importanti è riuscito a formare un pubblico eterogeneo e
assiduo. Nel centro di Livorno, racconta
Marco
Menini, si trova il teatro indipendente Florenskij, caratterizzato per
volontà di
Gaetano Ventriglia e
Silvia Garbuggino da una programmazione
aperta sia alla prosa (
Dostoevskij e
Koltès) che alla musica
jazz. In unintervista rilasciata a
Francesco Tei,
Federico Tiezzi racconta i rapporti artistici con
Squarzina e
Ronconi, nonché si sofferma sullimportanza dellaspetto visivo nei
suoi spettacoli, come si nota nella recente e raffinata messinscena di
Signorina Else di
Arthur Schnitzler.
Roberto Canziani si occupa di
Lucinda Childs, coreografa americana
recentemente premiata con il Leone dOro al
Festival Internazionale di Danza
della Biennale:
lartista ripercorre le tappe significative della sua carriera e spiega la sua
concezione della danza. Lultimo articolo di
Vetrina è firmato da
Ilaria
Angelone che si occupa del milanese Teatro Ringhiera-Atir prossimo alla
chiusura, come racconta lamareggiata direttrice artistica
Serena Sinigagla, che pur tra mille difficoltà è riuscita a
garantire il funzionamento della struttura per la prossima stagione.
Il viaggio di Teatromondo inizia a Londra dove Sandro Avanzo approfondisce il successo
del musical e presenta una serie di applauditi spettacoli, da The Girls al Phoenix Theatre tratto dal
celebre film Calendar Girls di Nigel Cole a An American in Paris dallomonimo film di Vincente Minnelli in scena al Dominion Theatre, per proseguire con 42nd Street sul palco del Drury Lane
Theatre e School of Rock ispirato
alla pellicola di Richard Linklater
e prodotto dal New London Theatre. Pur condizionata dagli effetti della crisi
economica la vita dello spettacolo di Barcellona, secondo quanto riferisce Davide Carnevali, si dimostra molto
dinamica e creativa, avvalendosi delle attività culturali svolte da importanti
istituzioni quali la Sala Atrium, lAntic Teatre, la Temporada Alta.
Con Irene Wolf ci si sposta a Vienna dove
si sono tenute le Festwochen, importante festival che questanno ha cambiato
orientamento iscrivendo nella programmazione una serie di spettacoli legati
alla cultura pop e alle sottoculture.
Primeggiano tra i tanti la produzione futurista intitolata Mondparsifal Alpha 1-8 (Erzmutterz der Abwehrz) di Jonathan Meese e Bernhard Lang,
la tragedia sullemigrazione Promised
Erds: The Slow Arrow of Sorrow and Madness del Donner Party e Ganymede Fe
Male di Peter Wolf. A Losanna,
scrive Laura Bevione, la terza
edizione del Festival Programme Commun ha messo in mostra le migliori
produzioni elvetiche rappresentate da La
democrazia in America di Romeo
Castellucci, Le 120 giornate di
Sodoma ricavate dal regista Milo Rau
dallomonimo film di Pasolini, Nachlass del collettivo tedesco Rimini Protokoll.
Teatromondo termina a Timisoara: nella città romena si è tenuto il Festival di
Teatro Euroregionale al quale ha assistito Irina
Wolf, che scrive di una manifestazione attenta allincontro e allo scambio
fra culture. Il fiore allocchiello è stato Arpad Schilling con EXIT.
A Roberto Rizzente e Albarosa Camaldo compete la cura del Dossier: Pirandello 150. Lo stesso Rizzente intervista Andrea Camilleri in veste di studioso e
regista che ricorda il suo incontro giovanile con il drammaturgo di Girgenti,
riflette sulla lingua delle commedie e indica, tra le tante rappresentazioni pirandelliane
di rilievo storico, Sei personaggi in
cerca dautore diretti da Orazio Costa. Roberto Alonge, propone unindagine dei rapporti interfamiliari che
ricorrono con ossessione e inquietudine in molti suoi drammi. Lintervento di Giuseppe Liotta contestualizza
Pirandello nella cultura del suo tempo e dimostra un legame dialettico di
assimilazione e di rifiuto. Con il contributo di Andrea Bisicchia si entra nel laboratorio creativo dove lievitano
in un intreccio e interscambio tematico e linguistico le novelle, gli atti
unici e le commedie. Il rapporto con la regia italiana è largomento trattato
da Maria Grazia Gregori, che segue
le tappe storiche delle diverse interpretazioni pirandelliane di Orazio Costa,
Luigi Squarzina, Giorgio De Lullo, Giorgio Strehler, Eduardo De Filippo, Mario
Missiroli, Massimo Castri, Luca
Ronconi e Federico Tiezzi.
Si passa poi alla rassegna dei
principali interpreti di Pirandello grazie a Pierfrancesco Giannangeli: con il corpo testuale, costruito per la
fisicità e la parola dellattore, si sono misurati, tra i tanti, le personalità
che furono a contatto con lo stesso autore (Angelo Musco, Lamberto
Picasso, Marta Abba, Ruggero Ruggeri); e poi Salvo Randone, Romolo Valli, fino alla nutrita schiera dei contemporanei. Altrettanto
numerosi risultano gli artisti che hanno manomesso e rivisitato il mondo
pirandelliano con visioni originali e di rottura, come dimostra lo scritto
assai documentato di Roberto Canziani,
che individua i protagonisti più creativi di questo percorso in Carlo Cecchi, Massimo Castri, Memè Perlini,
Leo de Berardinis, Nanni Garella, Roberto Latini.
La
verifica della contemporaneità della drammaturgia del Premio Nobel è largomento
di una serie di contributi raccolti da Roberto
Rizzente, Albarosa Camaldo e Laura Bevione. Nello specifico si
tratta di risposte alla domanda «Pirandello, oggi, è da rottamare. Sì, no,
perché?»: sono intervenuti Franco Branciaroli, Monica Conti, Emma Dante, lo stesso Latini, Gabriele
Lavia, Sebastiano Lo Monaco, Valter Malosti, Umberto Orsini, Maurizio
Scaparro, Serena Sinigaglia, Federico
Tiezzi, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Vico Quarto Mazzini.
Esaurito il discorso sul teatro, il
dossier sposta lattenzione sul cinema. Sandro
Avanzo prima si sofferma sui Quaderni
di Serafino Gubbio operatore e su alcune sceneggiature pirandelliane per
analizzarne il rapporto conflittuale e contraddittorio, poi presenta la filmografia
internazionale ispirata ai romanzi e alle opere dello scrittore siciliano dagli
anni Venti a oggi. La diffusione su scala mondiale del teatro pirandelliano è
ripercorsa in un contributo a più mani in cui si presentano le esperienze di
Francia, Germania e Austria, Inghilterra, Spagna, Russia, Europa dellEst,
Stati Uniti, Medio Oriente, Cina, Giappone, India.
Nella rubrica I protagonisti della giovane scena / 51 illustrati da Diego Vincenti, figurano questa volta «Gli Omini», una compagnia residente presso
lAssociazione Teatrale Pistoiese, attiva da dieci anni, con spettacoli basati
sulla «ricerca socio-antropologica» come CRIsiko!, Gabbato lo Santo,
Tappa, La famiglia campione.
Mario Bianchi nelle pagine di Teatro ragazzi offre unampia panoramica delle proposte più
interessanti emerse nellambito dei quattro festival di settore quali Teatro
fra le Generazioni a Castelfiorentino, Giocateatro a Torino, Segnali a Milano e
Maggio allInfanzia a Bari.
La consueta e corposa sezione
delle Critiche ordina le tante
recensioni degli spettacoli secondo criteri regionali. Seguono le pagine
dedicate alla lirica e alla danza.
Il testo teatrale pubblicato in questo numero di «Hystrio» è Atti osceni in luogo pubblico (Modi ameni di attendere larrivo del messia) di Davide Carnevali. Lo spettacolo ha debuttato in lingua catalana al Teatre Nacional Catalunya di Barcellona nellambito del recente Festival Grec 2017.
Nella rubrica dedicata ai libri (Biblioteca) Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo raccolgono le schede relative alle novità editoriali italiane legate alla cultura dello spettacolo.
Le tante informazioni su La società teatrale sono offerte da Roberto Rizzente.