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Vidblysk (Reflection) / Qui rido io

La redazione
  Vidblysk (Reflection) / Qui rido io
Data di pubblicazione su web 25/08/2021  

Vidblysk (Reflection)

Il chirurgo ucraino Serhiy viene catturato dalle forze militari russe in una zona di guerra dell’Ucraina orientale. Mentre è prigioniero assiste a spaventose scene di umiliazione, violenza e indifferenza verso la vita umana. Dopo il rilascio, torna al suo comodo appartamento piccolo borghese e tenta di trovare uno scopo nella sua vita, dedicandosi a ricostruire la sua relazione con la figlia e l’ex moglie. Impara a ridiventare un essere umano, a essere un padre e ad aiutare sua figlia, che ha bisogno del suo amore e del suo sostegno.

Il contesto della vicenda prende forma dalla relazione tra l’agiata vita quotidiana nella capitale e la dura realtà bellica. Le paure dei bambini e il loro primo incontro con la morte fanno i conti con le responsabilità degli adulti nei confronti delle persone amate, di sé stessi e del mondo in cui esprimono il proprio potenziale. La figlia e il protagonista si aiuteranno a vicenda a comprendere questo universo bello e crudele, così simile al segno lasciato dal piccione sul vetro.



Una scena del film
© Biennale Cinema 2021

 

Proiezioni:

martedì 7 settembre, ore 16:30, Sala Grande    

martedì 7 settembre, ore 21:55, Teatro Piccolo Arsenale

martedì 7 settembre, ore 22:55, Arena Lido

 

Valentyn Vasyanovych

Classe 1971, si forma presso la scuola di Andrzej Wajda. Nel 2014 è direttore della fotografia, montatore e produttore di The Tribe di Myroslav Slabošpyc’kyj. Nel 2017 il suo quarto lungometraggio Riven” čornoho ha rappresentato l’Ucraina all’Oscar per il miglior film straniero 2018, senza però ottenere la candidatura. Nel 2019 Atlantyda viene premiato come miglior film della sezione “Orizzonti” alla Mostra del cinema di Venezia ed è stato scelto di nuovo come candidato ucraino agli Oscar, stavolta per il miglior film internazionale 2021, senza però successo.

 

  

Qui rido io

Agli inizi del Novecento, nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo. Il grande attore comico Eduardo Scarpetta è il re del botteghino. Di umili origini, si è affermato grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca. Il teatro è la sua vita e attorno a questo gravita anche tutta la sua singolare famiglia, composta da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi, tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo.

Nel 1904, al culmine del successo, Scarpetta si concede un pericoloso azzardo: realizza la parodia de La figlia di Iorio, tragedia del più grande poeta italiano del tempo, Gabriele D’Annunzio. La sera del debutto in teatro si scatena un putiferio: la commedia viene interrotta tra urla e fischi e Scarpetta finisce con l’essere denunciato per plagio dallo stesso D’Annunzio. Inizia così la prima storica causa sul diritto d’autore in Italia. Gli anni del processo saranno logoranti per lui e per tutta la sua famiglia. Tutto nella vita di Scarpetta sembra andare in frantumi, ma con un numero da grande attore saprà sfidare il destino e vincere la sua ultima partita.


Una scena del film
© Biennale Cinema 2021

 

Proiezioni:

martedì 7 settembre, ore 19:15, Sala Grande    

martedì 7 settembre, ore 19:30, Teatro Piccolo Arsenale

martedì 7 settembre, ore 19:30, Arena Lido

 

Mario Martone

Regista e sceneggiatore napoletano, debutta al cinema con Morte di un matematico napoletano (1992). L’anno successivo rimane nella sua terra natia a girare il mediometraggio Rasoi (1993). Continua a indirizzare le sue ricerche tra i palazzi napoletani con L’amore molesto (1995), vincitore del David di Donatello. Ritorna poi al cortometraggio con l’opera collettiva I Vesuviani (1997), seguito dal lungometraggio Teatro di guerra (1998), in cui il teatro si mescola al racconto della tragedia del conflitto nella ex Iugoslavia. Con Noi credevamo (2010) racconta la storia di tre ragazzi meridionali coinvolti nella Giovine Italia contro i Borboni. Del 2014 è invece Il giovane favoloso, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia tra consensi di pubblico e critica e vincitore di vari David di Donatello. Nel 2018 esce invece Capri-Revolution, in concorso alla 75Ş Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, mentre del 2019 è Il sindaco del Rione Sanità.



Venezia 2021
(07/09)

Vidblysk (Reflection)
cast cast & credits
 
Qui rido io
cast cast & credits
 

























































Valentyn Vasyanovych





































































Mario Martone



 
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