Il tempo delle Drammaturgie

di Carmelo Alberti

Data di pubblicazione su web 28/08/2019

Biennale Teatro 2019

L'edizione 2019 della Biennale Teatro di Venezia mantiene le oscillazioni critiche del biennio precedente. La direzione artistica di Antonio Latella, dopo aver dedicato le rassegne 2017 e 2018 rispettivamente alla regia al femminile e alla correlazione attore-performer, ha individuato il tema-guida dell'Atto Terzo nelle Drammaturgie, coniugandolo sulla pluralità delle scritture sceniche e nell'accezione post-beckettiana, in particolare del Beckett di Atto senza parole. Nel corso della rassegna, per quindici giorni, dal 22 luglio al 5 agosto, si sono susseguiti ventotto spettacoli, tra cui un discreto numero di prime rappresentazioni; come negli anni scorsi per ciascuno degli artisti ospiti sono stati proposti due o tre lavori, non sempre recenti, anche se inediti per l'Italia. Pur considerando la complessità del procedimento drammaturgico, l'attenzione del festival si è rivolta alle prove più eccentriche, quelle in cui coesistono una varietà di forme e linguaggi espressivi; con il risultato di fare emergere, spesso, la staticità della reiterazione creativa, soprattutto riguardo al medesimo artefice. Insomma, sembra affiorare una facile, quanto frettolosa, idea-quadro che tende a collocare la teatralità entro lo schema della performance art, in quel procedimento concettuale che serve a motivare la volubilità dell'arte contemporanea.

La prima indeterminatezza s'avverte nella selezione dei premiati: il Leone d'argento viene assegnato all'olandese Jetse Batelaan, un artista stravagante i cui spettacoli intendono rivolgersi al pubblico dei ragazzi. In The Story of the Story affastella spunti-personaggi ritagliati dalla quotidianità e dalla politica, dall'ambiente e dal costume; mentre una voce fuori campo sproloquia sull'esilio del “racconto”, sulla paura umana del “nulla”; intanto un gruppo di pagliacci silenziosi smonta le strutture del palcoscenico, dai fari alla ribalta, fino a straripare in platea. Il Leone d'oro è stato attribuito a Jens Hillje, scrittore, direttore artistico e organizzativo dei teatri tedeschi, attualmente responsabile del Gorki Theater, fautore del rinnovamento di interpreti e spettatori. È interessante la sua rielaborazione di Die Hamletmaschine, che nel 1977 Heiner Müller ricava da frammento dell'Hamlet shakespeariano. Stavolta si tratta di una “riscrittura della riscrittura”, una partitura aspra e serrata, ricreata da Sebastian Nübling e recitata da attori-clown provenienti da Siria, Afghanistan, Palestina; attraverso cinque stazioni e quadri di commento, in stile brechtiano, si accentua lo smarrimento dell'individuo dinnanzi alla catastrofe dell'innocenza, dinnanzi all'odio che travolge ogni contrada del mondo. L'esito, seppure rimanga distinto dal modello, non annulla la singolarità della testimonianza.


The Story of the Story di Jetse Batelaan
© Biennale Teatro 2019

Sulla scia di un'attenzione tanto emblematica, quanto non eludibile, per la scrittura di Müller, simile a un'invisibile linea-guida del festival, è andato in scena Mauser, nella versione del 2017 curata da Oliver Frljić per il Residenz Theater di Monaco di Baviera. La regia rimarca la disumana contraddizione tra rivolta-Rivoluzione e violenza: in nome del riscatto collettivo il tribunale rivoluzionario ordina a Mauser, un killer assassino e ribelle, di sopprimere persone inermi, sospettate di essere nemici del “popolo”, com'è accaduto con le stragi etniche nell'ex Jugoslavia. Frljić, originario della Bosnia, inasprisce la fisicità dell'azione, tanto che i corpi nudi delle vittime straripano oltre il palcoscenico, mentre con un atto estremo lo stesso Mauser si fonde con l'arma che impugna rivolgendola contro di sé.


Mauser di Oliver Frljić
© Biennale Teatro 2019

Tra le sollecitazioni provenienti dalle compagini internazionali si ricorda Estado vegetal firmato dalle cilene Manuela Infante e Marcela Salinas, quest'ultima anche unica protagonista nei panni di vari personaggi del lungo monologo sulla vitalità delle piante e sulla loro incessante metamorfosi. Sul versante dell'emarginazione sociale giungono dall'Australia Love e Shit, le due proposte di Patricia Cornelius e della regista Susie Dee: nel primo caso emerge la storia rapida e scarna di un instabile rapporto amoroso tra due ragazze e un giovane, un piccolo universo ambiguo, inaridito dalla droga, dal tradimento e dalla degradazione; molto più aspro nel linguaggio risulta Shit (2015), in cui tre donne sfidano il mondo civile in un crescendo di imprecazioni, esibendo il proprio abbrutimento e la loro indecenza.


Love di Patricia Cornelius
© Biennale Teatro 2019

Questa volta è stata ampia e articolata la presenza alla Biennale dei teatranti italiani; alcune esperienze discendono dalla “Biennale College”, come nel caso di Cirano deve morire di Leonardo Manzan, regista premiato nell'edizione dell'anno scorso. La fonte d'ispirazione, il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, è qui alterata dall'irriverenza dei discorsi cadenzati e viene stravolta dal travolgente ritmo musicale di uno spettacolo-rap, giocando sulle frasi provocatorie e sui ruoli solitari, affrontati con impegno da Paola Giannini (Rossana), Alessandro Bay Rossi (Cirano) e Giusto Cucchiarini (Cristiano).


Cirano deve morire di Leonardo Manzan
© Biennale Teatro 2019

Un fattore critico comune alle nuove produzioni, alcune delle quali sostenute sul piano produttivo da istituzioni teatrali nazionali, è dato dalla fretta con cui sono arrivate alla rappresentazione; molti spettacoli, infatti, risultano incompleti, e non sempre ben coordinati. La prima assoluta di Nostalgia di Dio, testo e regia di Lucia Calamaro, lascia irrisolto sul piano interpretativo lo scambio tra il pensare e l'agire dei suoi quattro personaggi, tra il loro disagio interiore e la necessità di mantenere viva un'affinità, o di stabilire una relazione. La vicenda, segnata dai toni quotidiani, tende a stabilizzarsi sullo schema dei legami abituali, mentre i discorsi insistono sulla litania delle domande senza risposta: «perché siamo stati creati? Ma, poi, esistiamo davvero?». E così via, alla stregua della partita di tennis con cui si apre il sipario, una partita che stabilisce per sempre le singole parti: Francesco (Francesco Spaziani) è il padre separato che spera di recuperare la stima della moglie; Cecilia (Cecilia Di Giuli) è la moglie che nasconde la propria insicurezza in una paradossale ricerca sulla campionatura dei rumori; Alfredo (Alfredo Angelici) è l'amico prete che in nome della fede rifiuta ogni possibile dubbio; Simona (Simona Senzacqua) è, infine, l'amica perennemente indecisa.

Alquanto problematico è risultato il lavoro di Pino Carbone, anzitutto per l'incertezza nel coordinamento tra le funzioni di autore, regista, scenografo e moderatore scenico del suo ProgettoDue, che realizza il duetto di BarbabluGiuditta (2010), scritto insieme a Francesca De Nicolais, che recita nei panni di Giuditta accanto a Luca Mancini, e quello di PenelopeUlisse (2017), con Anna Carla Broegg co-autrice e attrice nelle vesti di Penelope insieme a Giandomenico Cupaiuolo. Sulla scia di citazioni urlate e di espressioni amplificate da stridii sonori si stemperano le pretese di un conflitto totale e di un supposto iperrealismo espressivo. Lo stesso vale per la riscrittura del Cyrano de Bergerac che lo stesso Carbone inscena sotto il titolo Assedio, manifesto della frattura che esiste tra la guerra e l'amore, tra il conflitto bellico e l'azione poetica.


ProgettoDue di Pino Carbone
© Biennale Teatro 2019

Infine, Alessandro Serra è l'artefice unico di un interessante adattamento de Il giardino dei ciliegi di Čechov, ospitato nel Piccolo Teatro Arsenale. Come d'abitudine Serra rielabora il testo nella visione di un tempo perduto, alla ricerca di un'atmosfera infantile e sonnolenta; definisce uno spazio onirico, spoglio e trasparente, in cui trapelano oggetti antichi e dimenticati; illumina la scena con decisi passaggi dal buio alla luce; veste i suoi dodici interpreti in modo estremo, in lutto per la perdita dell'innocenza e, con l'abbattimento del giardino, della memoria familiare. Lo spettacolo, che presto si potrà leggere meglio nel corso della prossima stagione, fa volteggiare i personaggi nella “stanza dei bambini”, alla stregua di automi meccanici che, di volta in volta, si agitano e si ricompongono nella cornice di una vecchia fotografia; poi tende a dilatare la cornice in ogni direzione, per chiudere con la sospensione verticale di una catasta di sedie vuote, mentre la vita di ciascuno si proietta oltre l'antica camera dei giochi. I protagonisti, dunque, agiscono come fantocci di una esistenza atrofizzata dalla nostalgia: Valentina Sperlì è Ljuba la padrona di casa continuamente in fuga; Marta Cortellazzo Wiel è la figlia Anja; Petra Valentini è Varja la figlia adottiva; Fabio Monti è Leonid, fratello di Ljuba; Leonardo Capuano è Lopachin, sonnolento e alticcio; Felice Montervino è lo studente Trofimov; Massimiliano Poli è il latifondista Simeonov; Chiara Michelini la governante Charlotta. Si occupano in vario modo della tenuta Dunjaša (Arianna Aloi), il contabile Epichodov (Massimiliano Donato), il cameriere Jaša (Andrea Bartolomeo) e il cadente maggiordomo Firs (Bruno Stori).


Assedio di Pino Carbone
© Biennale Teatro 2019

Da ricordare le numerose iniziative collegate alla “Biennale College”: intanto, l'appuntamento mattutino con le letture de Il lampadario, titolo che ha raccolto tre proposte di scrittura drammatica sul tema dei rapporti familiari di Pier Lorenzo Pisano, Dario Postiglione e Caroline Baglioni (vincitrice del concorso); nella sezione “Registi” ha prevalso Marina Badiluzzi con il lavoro Anastasia: entrambi i testi saranno allestiti nell'ambito del 48° Festival Internazionale del Teatro 2020.


Biennale Teatro 2019

Cast & Credits












































































Estado vegetal di Manuela Infante e Marcela Salinas
























Shit di Susie Dee

Cast & credits - The Story of the Story

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
The Story of the Story
Origine 
Olanda
Data rappresentazione 
22 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro Carlo Goldoni
Prima rappresentazione 
2018
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Don Duyns
Regia 
Jetse Batelaan
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Klaas Tops, Tim Verbeek con il supporto di Dutch Performing Arts Fund NL
Scenografia 
Theun Mosk
Costumi 
Liesbet Swings
Luci 
Theun Mosk
Musiche 
Gerjan Piksen
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Mauser

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Mauser
Origine 
Germania
Data rappresentazione 
22 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro dei Soppalchi
Prima rappresentazione 
2017
Evento 
Biennale Teatro 2019
Regia 
Oliver Frljic
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Residenztheater
Costumi 
Sandra Dekanic
Luci 
Gerrit Jurda
Musiche 
Oliver Frljic
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Cirano deve morire

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Cirano deve morire
Origine 
Italia
Data rappresentazione 
24 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro Piccolo Arsenale
Prima rappresentazione 
2019
Evento 
Biennale Teatro 2019
Titolo testo d'origine 
Cyrano de Bergerac
Autori testo d'origine 
Edmond Rostand
Regia 
Leonardo Manzan
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
La Biennale di Venezia
Scenografia 
Giuseppe Stellato
Costumi 
Graziella Pepe
Suono 
Franco Visioli
Luci 
Simone De Angelis
Musiche 
Franco Visioli
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Nostalgia di Dio

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Nostalgia di Dio
Origine 
Italia
Data rappresentazione 
27 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro Carlo Goldoni
Prima rappresentazione 
2019
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Lucia Calamaro
Regia 
Lucia Calamaro
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Teatro Stabile dell'Umbria, Teatro Metastasio di Prato
Scenografia 
Lucia Calamaro
Costumi 
Lucia Calamaro
Luci 
Gianni Staropoli
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Love

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Love
Origine 
Australia
Data rappresentazione 
27 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro dei Soppalchi
Prima rappresentazione 
2019
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Patricia Cornelius
Regia 
Susie Dee
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Laura Milke-Garner
Scenografia 
Marg Horwell
Costumi 
Marg Horwell
Luci 
Andy Turner
Musiche 
Anna Liebzeit
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Shit

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Shit
Origine 
Australia
Data rappresentazione 
29 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro Piccolo Arsenale
Prima rappresentazione 
2015
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Patricia Cornelius
Regia 
Susie Dee
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Bec Moore, Laura Milke-Garner
Scenografia 
Marg Horwell
Costumi 
Marg Horwell
Luci 
Rachel Burke
Musiche 
Anna Liebzeit
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - BarbabluGiuditta

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
BarbabluGiuditta
Origine 
Italia
Data rappresentazione 
27 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro dei Soppalchi
Prima rappresentazione 
2010
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Pino Carbone, Francesca De Nicolais
Regia 
Pino Carbone
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Teatri Uniti - Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani in collaborazione con Ex Asilo Filangieri
Scenografia 
Pino Carbone
Musiche 
Camera
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - PenelopeUlisse

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
PenelopeUlisse
Origine 
Italia
Data rappresentazione 
30 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro dei Soppalchi
Prima rappresentazione 
2017
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Pino Carbone, Anna Carla Broegg
Regia 
Pino Carbone
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Teatri Uniti - Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani in collaborazione con Ex Asilo Filangieri
Scenografia 
Pino Carbone
Musiche 
Camera
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Assedio

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Assedio
Origine 
Italia
Data rappresentazione 
31 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro dei Soppalchi
Prima rappresentazione 
2019
Evento 
Biennale Teatro 2019
Titolo testo d'origine 
Cyrano de Bergerac
Autori 
Pino Carbone
Autori testo d'origine 
Edmond Rostand
Regia 
Pino Carbone
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Teatri Uniti - Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani in collaborazione con Ex Asilo Filangieri
Suono 
Alessandro Innaro, Marco Messina
Musiche 
Alessandro Innaro, Marco Messina
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Estado vegetal

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Estado vegetal
Origine 
Cile
Data rappresentazione 
30 luglio 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro alle Tese
Prima rappresentazione 
2016
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Manuela Infante, Marcela Salinas
Regia 
Manuela Infante
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Carmina Infante, Fundacion Teatro a Mil, Centro de Creacion y Residencia
Scenografia 
Rocio Hernandez
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Il giardino dei ciliegi

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Il giardino dei ciliegi
Origine 
Italia
Data rappresentazione 
3 agosto 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro Piccolo Arsenale
Prima rappresentazione 
2019
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Anton Cechov
Regia 
Alessandro Serra
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Sardegna Teatro, Accademia Perduta Romagna Teatri, Teatro Stabile del Veneto, TPE - Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Compagnia Teatropersona, Triennale Teatro dell'Arte di Milano
Scenografia 
Alessandro Serra
Costumi 
Alessandro Serra
Luci 
Alessandro Serra
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek

Cast & credits - Die Hamletmaschine

Titolo 
Biennale Teatro 2019
Sotto titolo 
Die Hamletmaschine
Origine 
Germania
Data rappresentazione 
4 agosto 2019
Città rappresentazione 
Venezia
Luogo rappresentazione 
Teatro Carlo Goldoni
Prima rappresentazione 
2018
Evento 
Biennale Teatro 2019
Autori 
Ayham Majid Agha
Autori testo d'origine 
Heiner Müller
Regia 
Sebastian Nübling
Interpreti 
Goele Derick
Jente De Motte
Hanneke van der Paardt
Tjebbe Roelofs
Peter Vandenmeulenbroecke
Jurjen Zeelen
Produzione 
Maxim Gorki Theater
Scenografia 
Eva-Maria Bauer
Costumi 
Eva-Maria Bauer
Musiche 
Tobias Koch
Note 
Voce: Thomas Dudkiewicz; Drammaturgia: Peter Anthonissen; Assistente alla regia Tim Verbeek