Theaterheute, Nr. 3, März 2024



72 pp., euro 18,50
ISSN 0040 5507

Data di pubblicazione su web 11/07/2024

La copertina

Un indicatore attendibile della salute creativa della scena tedesca è dato dagli spettacoli recensiti nella sezione Aufführungen, con cui si apre questo numero di «Theaterheute». Spiccano gli allestimenti di testi inediti a partire da Nora oder Wie man das Herrenhaus kompostiert di Sivan Ben Yishai che riscrive l'ibseniana Casa di bambola dal punto di vista degli altri personaggi del dramma – la cameriera Helene, il fattorino e la bambinaia Anne-Marie – trasformandoli in soggetti contemporanei. In una sorta di confronto a distanza si sono viste due diverse edizioni di questo stesso testo: quella prodotta dallo Schauspielhaus di Hannover per la regia di Marie Bues e la partecipazione, tra gli altri, di Birte Leest, Cino Diavid, Irene Kugler e Sebastian Nakajew; e quella curata da Anica Tomic per il Deutsches Theater di Berlino, consegnata a un cast di qualità dal quale emergono Natalie Seelig, Christian Herschmann, Lisa Birke Balzere e Steffi Krautz.

Die Optimistennen è il titolo della novità ricavata dall'omonimo romanzo di Gün Tank prodotta dal Maxim Gorki Theater di Berlino, di cui è protagonista un giovane turco emigrato in Baviera all'inizio degli anni Settanta e assunto in una fabbrica di porcellane per poi subire sfruttamento e discriminazioni razziali, contro le quali si ribellerà coinvolgendo anche i suoi compagni di lavoro; affidato alla regia di Emel Aydoğdu, annovera tra i suoi interpreti Yanina Ceròn, Ceren Bozkurt e Sema Poyraz. Allo Schauspielhaus di Lipsia è stato applaudito Goldie del drammaturgo e regista Emre Akal, con Wenzel Banneyer, Alina-Katharin Heipe e Nicole Widera chiamati a raccontare un requiem digitale di una strana storia d'amore in bilico tra mondo virtuale e reale.

Risultano piuttosto interessanti anche le proposte provenienti da Amburgo: allo Schauspielhaus Jossi Wieler firma la regia di Orlando da Virginia Wolf e distribuisce il ruolo dell'aristocratico protagonista del titolo a cinque attrici – Sandra Gerling, Linn Reusse, Hildegard Schmahl, Bettina Stucky e Julia Wieninger. Nella programmazione del Thalia Theater spicca Wolf unter Wölfen di Hans Fallada secondo la versione scenica ideata da Luck Perceval che si dimostra attento ad animare la storia tormentata vissuta a Berlino negli anni Venti tra un reduce di guerra disoccupato (Sebastian Zimmler) e una ex prostituta.

Si caratterizzano per spessore artistico i percorsi culturali tracciati a Monaco. È il caso di Das Schloss dall'omonimo romanzo di Franz Kafka come allestito al Residenztheater da parte di Karin Henckel che segue una linea oscillante tra realismo e proiezioni oniriche come restituito in scena da Michael Wächter, Carolin Conrad, Linda Blümchen, Vincent zur Linden, Florian von Manteuffel. Ad un altro capolavoro della narrativa tedesca, nello specifico Der Zauberberg di Thomas Mann, rivolge l'attenzione Claudia Bossard nella messinscena prodotta dal Volkstheater e incentrata su riflessioni rivolte alla vita e alla morte. Si tratta di un adattamento teatrale del romanzo Als lebten wir in einem barmherzigen Land di A.L. Kennedy e Wiebke Puls a contatto con una storia inquietante di tradimenti e contestazioni politiche, come sottolineato dalla scrupolosa regia di Sandra Strunz.

Aufführungen si conclude con gli estratti dal celebre Atlas-Die Welt als Wille und Vorstellung di Arthur Schopenhauer declamati dagli attori dello Staatschauspiel di Dresda – Nadia Stübigen, Torsten Ranft, David Kosel, Sarah Schmidt – guidati dalla regia di Sebastian Hartmann.

La recensione a Das Portal di Nis-Momme Stockmann apre la serie di opere inedite e di recente produzione (Neue Stücke). Il testo in questione ha debuttato allo Schauspiel di Stoccarda e indaga la funzione del teatro come contenitore di ambizioni e aspirazioni personali dalle ricadute negative per la vita stessa della cultura, come bene evidenziato dalla regia di Herbert Frisch e dalla prova attorale di Reinhard Mahlberg, Valentin Richter e Peer Oscar Musinowski. Sempre nello stesso teatro si è tenuta la messinscena di Ein dunkles, dunkles, dunkles Blau, dramma psicologico di Simon Stephen curato da Elmar Goerden e consegnato alle competenze di due bravi giovani attori quali Simon Löcker e Therese Dörr.

Apre la sezione Akteure della rivista berlinese il profilo artistico di Mareike Beykirch, attrice formatasi presso la Hochschule für Musik und Theater Felix Mendelssohn Bartholdy di Lipsia, per poi vivere le prime esperienze al Centraltheater ed essere ingaggiata per le stagioni 2013-2019 dal Maxim Gorki Theater di Berlino; mentre, a partire dalla stagione 2019-2020, è figura di spicco della compagnia del Residenztheater di Monaco. Dal ricco repertorio dell'attrice emergono diverse interpretazioni di successo quali Verräter di Falk Richter, Olympiapark in the Dark di Thomas Luz (2019), Das erdbeben in Chili dall'omonima novella di Heinrich von Kleist (2020, regia di Ulrich Rasche), fino all'ultimo Baracke di Rainald Goetz (2023, regia di Claudia Bossard).

Sono liberi e originali pensieri sul teatro, la letteratura e la vita quelli espressi da Lothar Trolle – drammaturgo, scrittore e traduttore – scelti da Armin Petras per la rivista berlinese e di prossima pubblicazione in due volumi per i tipi di Henschel. Segue un ritratto artistico dedicato a Frank-Patrick Stecket, traduttore, intendente e critico teatrale recentemente scomparso del quale si ricordano la co-regia di Die Mutter di Brecht da Gorki alla berlinese Schaubühne am Halleschen Ufer nel 1970 e la regia di Germania Tod in Berlin di Heiner Müller nel 1988 allo Schauspielhaus di Bochum da lui diretto dal 1986 al 1995, unitamente alle collaborazioni artistiche con lo Schauspiel di Brema (1978-1981) e con l'Akademietheater di Vienna e il Nationaltheater di Mannheim.

Infine si legge il ricordo di Elisabeth Trissenaar, di recente deceduta dopo aver vissuto un'intensa e proficua carriera artistica in ambito teatrale e cinematografico, in cui si è distinta come attrice partecipando ad alcuni film di Rainer Werner Fassbinder e alla serie televisiva Berlin Alexanderplatz. Per il palcoscenico rimane memorabile la partecipazione a Medea allo Schauspiel di Francoforte per la regia di Hans Neuenfel.

Il testo del mese,pubblicato in versione integrale, è Niederwald di Wolfram Höll. Si tratta di una storia di integrazione sociale in una sospettosa comunità paesana, con i suoi riti secolari e le dinamiche relazionali ostili all'elemento straniero, come racconta lo stesso autore nell'intervista rilasciata a «Theaterheute». La commedia è stata recentemente in prima nazionale allo Schauspiel di Lipsia per la regia di Else-Sophie Jach con Thomas Braungardt, Anne Cathrin Buhtz, Markus Lerch e Paulina Bittner impegnati nei ruoli principali.


di Massimo Bertoldi

Theaterheute, Nr. 3, März 2024

Indice




Indice

FOYER

Elfriede Jelinek

«Ich höre ein Ungeheuer atmen»

Rede vom 26. Januar 2024 vor dem Parlament in Wien

 

AUFFÜHRUNGEN

Franz Wille

Die im Dunkeln sollen funkeln

Neue Texte in Hannover, Berlin und Leipzig von Sivan Ben Yishai, Gün Tank und Emre Akal

Falk Schreiber

Haltung und Unterhaltung

In Hamburger inszenieren Luk Perceval Falladas Wolf unter Wölfen und Jossi Wieler Virginia Woolfs Orlando

Silvia Stammen

Räumliches Erzählen

Karin Henkel, Claudia Bossard und Sandra Strunz bringen Romane von Franz Kafka, Thomas Mann und A. L. Kennedy auf die Bühne

Eva Behrendt

Wille zur Welle

Sebastian Hartmann und PC Nackt vermusiktheatern in Dresden Arthur Schopenhauer

Stephan Reuter

Endspiel mit Schrecken

In Stuttgart werde neue Stücke von Nis-Momme Stockmann und Simon Stephens uraufgeführt

 

AKTEURE

Christine Wahl

Befreiungsschläge in Serie

Mareike Beykirch ist zurück in Berlin: ein Porträt

Armin Petras

Widerstand und Trotz und Liebe

12 Punkten über Theater, Literatur und gelebtes Leben von Lothar Trolle

Gerhard Preßer

Theater mit «rückgratartiger Funktion»

Nachruf auf den Regisseur, Intendant und Übersetzer Frank-Patrick Steckel

Michael Merschmeier

Die Schöne und das Biest

Zum Tod der Schauspielerin von Elisabeth Trissenaar

 

START

Wolfgang Kralicek

Das große kleine Haus

Neustart am Wiener Schauspielhaus mit einer vierköpfigen Leitungsgruppe um Marie Bues

Torben Ibs

Die Schuhe passen

A Neuen Theater in Halle eröffnen Mille Maria Dalsgaard und Mareike Mikat ihre Intendanz

 

DAS STÜCK

«Beobachten, wie Menschen auf Brüche reagieren»

Ein Gespräch mit Wolfram Höll über sein Stück Niederwald

 

CHRONIK

Basel - Ariane Koch Kranke Hunde

Berlin - nach Klaus Theweleit Männerphantasien, Mahsa Ghafari u.a. Chronik der Revolution

Cottbus - Eva Strittmatter/Erwin Strittmatter/Judith Hermann Ich mach ein Lied aus Stille

Frankfurt - Elfriede Jelinek Sonne/Luft, Peter Licht und SE Struck nach Buñuel Der Würgeengel

Hannover - Ran Chai Bar und Michael Letmathe nach Kim de l’Horizon Blutbuch

Kaiserslautern - Leon Engler Hummer & Durst

Kassel - Dirk Laucke Singletreff

Köln - Nele Stuhler » Soko Tatort

Stuttgart - Björn SC Deigner Zeit wie im Fieber (Büchner-Schrapnell)

Wien - nach Olga Ravn Die Angestellten 

 

DATEN

Premiere im März

On Tour/Freie Szene

TV-Theater und Streams

Showroom - aktuelle Anstellungen

Festivals

 

MAGAZIN

Diskursmodenschau und Schweiz-Eigenheiten im Zürcher Theater Neumarkt

Constanza Macras, Dorky Park trifft auf Windybrow Arts Centre Johannesburg

Zum Tod von Autor und Regisseur Ivan Stanev

Nachruf Ursula Höpfner-Tabori

Kolumne Caren Jeß

 

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