Theaterheute, Nr. 8-9, August-September 2023
Questo numero doppio di «Theaterheute» si apre con Aufführungen, la sezione della rivista in cui si pubblicano le recensioni delle principali produzioni dell'area tedesca. Due sono gli spettacoli proposti al Theater di Basilea: Die bitteren Tränen der Petra von Kant di Rainer Werner Fassbinder per la regia di Anna Bergmann che approfondisce, in linea con le prescrizioni testuali, il rapporto torbido tra amore e ruoli sociali; vicino alla protagonista Carina Braunschmidt si riconoscono Mala Emde, Sina Kiessling, Karin Thimm, Gabriele von Kant. Ableitung Leben del regista Christoph Marthaler si svolge in un ufficio dove gli spostamenti inutili di carrelli carichi di documenti importanti parafrasano con soluzioni grottesche il senso dell'agire confuso dell'uomo contemporaneo come hanno raccontato in scena Ueli Jäggi, Karl-Heinz Brandt, Raphael Clamer, Jörg Pöhl.
Si prosegue con Die Vaterlosen in visione ai Kammerspiele di Monaco, commedia giovanile di Anton Čechov ambientata in una società in subbuglio dalla quale emergono un eroe cinico e complessi scontri generazionali, preludio di catastrofi; affidata alla regia di Jette Steckel, la messinscena si basa su un gruppo di eccellenti attori, da Joachim Meyerff a Thomas Schmauer, da Katharina Bach a Edith Saldanha. Segnali di vivacità creativa provengono dalla scena berlinese, a partire dalla programmazione del Maxim Gorki Theater: Planet B di Yael Ronen e Itai Reicher trasferisce lo spettatore in un futuro determinato dai cambiamenti climatici tantoché la terra è popolata da nuovi e particolari umanoidi; partecipano allo spettacolo, ironico e brioso, Alexandra Sinelnikova, Aysima Ergün, Maryam Abu Hhaled e Jonas Dassler. In Mein Gott, Herr Pfarrer! il regista René Pollesch si interroga sull'attualità dei dogmi religiosi disegnando personaggi d'oggi carichi di dubbi interpretati, sul palco della Volksbühne, da Sophie Rois, Inga Busch, Benny Claessens e Christine Gross.
Ampio spazio guadagnano i tanti e importanti Festivals estivi, come le Wiener Festwochen dirette per l'ultima volta da Christophe Slagmuylder che impagina un cartellone multidisciplinare e ricco di prestigiosi artisti internazionali impegnati in centosessantacinque rappresentazioni: spiccano Milo Rau con Antigon in Amazzonia, Susanne Kennedy e Markus Selg con Angela (a strange loop), The Confessions di Alexander Zeldin, la coreografa Marlene Monteiro Freitas con la novità Lulu di Alban Berg, l'opera da camera Sibyl di William Kentridge.
Si mantiene fedele al proprio statuto artistico incentrato sulla promozione della scena indipendente l'Impulse-Theaterfestival di Düsseldorf dove si sono esibiti una serie di artisti capaci di declinare con originalità i linguaggi di ricerca della scena contemporanea come Mariama Nzinga Diallo e Sandra Selinovic in Justitia! Identity Cases di Gin Müller, Boglàrka Börcsök impegnata in Figuring Age ideato da Andreas Bolm, Nadia Duesterberg nella sua performance Expect a Tiger ambientata intorno al tavolo di un ristorante, Turbo Pascal che in Verkehrte Welt si muove su una pista di autoscontri di un luna park.
Berlino diventa punto di riferimento teatrale degli esiliati alla luce dei continui cambiamenti globali e dei molteplici movimenti migratori: è quanto emerge dal programma del festival Performing Exil impreziosito da allestimenti di assoluto valore come Blind Runner di Amir Reza Koohestani con Mohammad Hosseinzadeh e Ainaz Azarhoush applauditi protagonisti, la novità Ancestral Visions of the Future / Pageantry of Wailing di Lemohang Jeremiah Mosese, Idiota di e con Marlene Monteiro Freitas.
Nella diciannovesima edizione del Körber Studio Junge Regie al Thalia Theater di Amburgo, rassegna rivolta a registi di ultima generazione, si sono distinti, tra i tanti, gli allestimenti firmati da Naemi Friedmann (Die Zofel da Jean Genet), Tanju Girişken con befristet/für immer, Puala Lynn Breuer a confronto con To Tell A Story In An Act Of Love da Wunder di Enis Maci.
In Akteure si legge il profilo di Josefine Israel: l'attrice si è formata nella compagnia dello Jugendtheater della Volksbühne di Berlino nel periodo 2000-2012 lavorando, tra gli altri, con Dimiter Gotschieff, per poi completare gli studi presso l'Universität der Künste. Dalla stagione 2014-2015 è attiva presso il Deutsches Schauspielhaus di Amburgo dove si è rivelata in Die Sorgosschlafenden, die Frischaufgeblühten del regista Christoph Marthaler, in Lärm. Blindes Sehen. Blinde sehen! di Elfriede Jelinek e nell'ultimo Der Mongerstern da Karl Ove Knausgård per la regia di Viktor Bodo.
Le pagine di Nachruf sono dedicate a Margit Carstensen, attrice di cinema e di teatro recentemente scomparsa, nota al pubblico italiano soprattutto per l'interpretazione con Hanna Schygulla del film Le lacrime amare di Petra von Kant di Rainer Werner Fassbinder che la impegnò anche in Chinesisches Roulette. Per molti anni attiva a Bochum e a Brema, si è dedicata al palcoscenico ottenendo pregevoli risultati artistici anche al Burgtheater di Vienna, impegnandosi come protagonista di Bambiland della Jelinek.
Theatergeschichte ospita una lunga e dettagliata recensione al libro Bertolt Brecht: «Unsere Hoffnung heute ist die Kriese. Interviewes 1926-1956», a cura di Noah Willumsen (Berlin, Suhrkamp, 2023, pp. 750).
Il testo del mese (Das Stück) è Antrag auf größtmögliche Entfernung von Gewalt di Felicia Zeller in cui si propongono significative biografie di donne vittime di violenza e ospiti del centro di accoglienza di Oberhausen. Nel teatro della stessa città, la commedia (che si può leggere in versione integrale in questo numero della rivista berlinese) ha debuttato per la regia di Eike Weinreich e l'interpretazione di Susanne Burkhard, Maria Lehberg, Anke Fonferek e Rosa Dahm.di Massimo Bertoldi
Theaterheute, Nr. 8-9, August-September 2023
Indice
FOYER
Tobi Müller
Rammsteindämmerung
Beobachtungen am Fall Till Lindemann
AUFFÜHRUNGEN
Valeria Heintges
Ein Berg namens Leben
In Basel übernimmt Anna Bergmann Die bitteren Tränen der Petra von Kant und Christoph Marthaler bittet zum Behördengang
Silvia Stammen
Fest überm Abgrund
Jette Steckel besucht in den Münchner Kammerspielen Tschechows Die Vaterlosen
Franz Wille
Das große Welttheater
In Berlin lachen Yael Ronen und Itai Reicher mit Planet B über das Menscheheitsende, und René Pollesch grüsst theatertheologisch mit Mein Gott, Herr Pfarrer!
FESTIVALS
Wolfgang Kralicek
Jetzt gehts los
Die letzten Wiener Festwochen von Christophe Slagmuylder sind die besten
Dorothea Marcus
Geisterbeschwörung beim Arbeitstreffen
Das Impulse-Theaterfestival der Freien Szene mit Schwerpunkt in Düsseldorf
Christian Rakow
Traumata unserer Tage
Das neue Berliner Festival Perfoming Exiles findet politische Resonanzräume
Katrin Ullmann
Um alles und mich
Das Körber Studio Junge Regie in Hamburger Thalia nimmt die Welt persönlich
AKTEURE
Katrin Ullmann
Behaupten, zweifeln, wiederholen und überprüfen
Die Schauspielerin Josefine Israel ahnt oft im Voraus, wohin es gegangen sein muss
NACHRUF
Carl Hegemann
Nichtigkeit und Lebenswut
Erinnerungen an die Schauspielerin Margit Carstensen
THEATERGESCHICHTE
Nikolaus Müller-Schöll
Ein Bombenfund
In Noah Willumsens Brecht-Gespräche-Buch lauert kulturpolitischer Sprengstoff, der zuerst in Heiner Müllers Kopf gezündet hat
INTERNATIONAL
Andrea Tompa
Die Waffen niederlegen?
Der Exodus der unabhängigen ungarischen Theater geht weiter – eine Momentaufnahme
DAS STÜCK
Christine Wahl
Fatale Muster
Felicia Zellers Antrag auf größtmögliche Entfernung von Gewalt im Theater Oberhausen
START
Eva Behrendt
In die Imagination gehen
Das neue Leitungsteam am Schauspiel Magdeburg nach der ersten Spielzeit
CHRONIK
Berlin - Nino Haratischwili Phädra, in Flammen
Dresden - Jaz Woodcock-Stewart Jason Medea Medley
Frankfurt/Main - Joanna Bednarczik nach Tove Ditlevsen Das Tove-Projekt
Hannover - Manuela Infante Was ihr nicht sehen könnt – eine Vampirgeschichte
Mannheim - Schiller Wilhelm Tell
Münster - Tugsal Mogul And now Hanau
Plauen-Zwickau - Christian Martin Zinnwald
Saarbrücken - Korso-op.Kollektiv Bang Bang Tender
DATEN
Premiere im August/September
Showroom
Festivals
Links
MAGAZIN
Charly Hübner inszeniert Sophia, der Tod und ich
Maria Happel tritt als Leiterin des Wieners Max Reinhardt Seminars zurück
Samuel Finzi schreibt seine Autobigraphie
Der Retzhofer Dramapreis wird 20
Zum Tod des theaterermöglichers Jochen Hahn
Altern in den Darstellenden Künsten
Kolumne Joy Kristin Kalu
Vorschau
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