Lapertura
della rivista milanese spetta allo Speciale Hystrio Festival, dedicato al
teatro under 35 e svolto al Teatro Elfo Puccini di Milano. Il dettagliato
resoconto di Giuseppe Montemagno si sofferma sugli otto spettacoli
vincitori, le cinque letture sceniche, le mise en espace del testo che
si è aggiudicato il Premio Hystrio-Scritture di Scena 2023 e la premiazione dei
vincitori dellultima edizione del Premio Hystrio che sono: Lino Musella
(Premio Hystrio allinterpretazione), Lisa Ferlazzo Natoli (Premio
Hystrio alla regia), Emanuele Aldrovandi (Premio Hystrio alla drammaturgia),
Nuovo Teatro Società (Premio Hystrio-Altre Muse), Les Moustaches (Premio
Hystrio-Iceberg), Zaches Teatro (Premio Hystrio-Corpo a Corpo), Supplici di
Euripide, regia di Serena Sinigaglia (Premio Hystrio-Twister). Seguono
i nomi dei vincitori e dei segnalati rispettivamente del Premio
Hystrio-Scritture di Scena e del Premio Hystrio alla Vocazione. La Vetrina festeggia i dieci anni di
attività di Teatro la Ribalta di Bolzano, compagnia professionale di attori in
situazione di disagio psichico e fisico fondata da Antonio Viganò e Paola
Guerra; si è affermata a livello nazionale e internazionale, come ricorda Massimo
Bertoldi, attraverso spettacoli basati sul codice espressivo del teatro
danza. Marco
Menini approfondisce
il laboratorio su Edipo condotto da Marco Baliani allinterno di
Bottega XNL. Vi hanno partecipato venti giovani attori e in merito afferma il
Maestro: «Lavorando come un work in progress, le varie intuizioni degli
attori, le loro visioni e i loro gesti diventano materia organica dello
spettacolo e del percorso formativo» (pag. 13). Si intitola
Don Chisciotte ad ardere da Cervantes il nuovo spettacolo di
Teatro delle Albe scelto per avviare un progetto triennale pensato per la città
di Ravenna, spiega Nicola Arrigo; avviato questanno a Palazzo Malagola proseguirà
nel centro storico e si concluderà al Teatro Rasi. Alla Trilogia
composta da Ulisse o i colori (2021), Metamorfosi da Ovidio
(2022) e Una tempesta da Shakespeare (2023), ideata e diretta da Gianfranco
Pedullà con i detenuti del carcere di Gorgona, guarda con attenzione Laura
Caretti. Il viaggio
di Teatromondo inizia a Londra, dove Sandro
Avanzo ha assistito a diversi musical tra i quali spiccano A Strange
Loop di Michael R. Jackson al Barbican, loriginale adattamento di The
Third Man al Menier Chocolate Factory con Nathalie Dunne e Simon
Bailey (applauditi protagonisti) e il classico The Wizard of Oz al Palladium.
Roberto Canziani ci guida al festival portoghese di Almada per
soffermarsi sulla luminosa messinscena de Il compleanno di Pinter da
parte di Peter Stein e le altrettanto applaudite Everywoman di Milo
Rau (coadiuvato da Ursina Lardi) e Minuit del coreografo
francese Yoann Bourgeìos. Dal ricco
programma compilato dal direttore artistico Markus Hinterhäuser per lannuale Festival di Salisburgo, Irina Wolf
approfondisce due spettacoli: Nathan il saggio di Lessing per la
regia di Ulrich Rasche, che non trascura la controversa questione della
presenza antisemita nel testo; Amour di Karin Henkel,
dallomonimo e celebre film di Michael Haneke, approfondisce tematiche
legate allamore e alla sofferenza, alla morte e alleutanasia, e affida a Katharina
Bach la parte della protagonista. Ancora la Wolf offre un contributo
indirizzato alla 34a edizione del Festival di Teatro di Piatra Neamț,
città della Moldavia occidentale in cui si sono dati appuntamento artisti
nazionali e internazionali capaci di raccontare problematiche e soggetti
contemporanei, come le badanti dellest (37 fiammiferi per una vita rubata
di Zdrava Kamenova e Gergana Dimitrova) o la violenza domestica
(il testo collettivo Lapocalisse delle casalinghe per la regia della
moldava Nicoleta Esinencu). In Exit Francesco Tei ricorda la
grandezza artistica di Roberto Sturno, attore recentemente scomparso, così
come il soprano Renata Scotto e Pierluca Donin menzionati in
questa rubrica. Due sono i Ritratti proposti dalla rivista
milanese: quello di Franco Branciaroli affidato a Roberto Canziani, il
quale prima racconta la serata donore organizzata in occasione
dellassegnazione del Premio Renato Simoni al Teatro Romano di Verona, poi
dialoga con lattore. In merito alla sua voce dice: «È un piacere erotico. Se
ce lhai e la sai usare, la voce è una cosa da brividi, coinvolge tutto il
corpo, dalla testa ai piedi» (p. 24). Seguono i cinquantanni di carriera di Marco
Bernardi, regista e direttore del Teatro Stabile di Bolzano dal 1980 al
2015; cresciuto con Scaparro e sostenitore del teatro di parola, lartista si
racconta in un libro-intervista di recente pubblicazione (A. Limetti, Marco Bernardi.
Cinquantanni di teatro, Milano, Silvana Editoriale, 2023). Si intitola
Teatro e Natura il Dossier curato da Laura
Bevione e Roberto Rizzente al quale compete lapertura con
unintervista al filosofo Emanuele Coccia intorno ai mutamenti dellidea
di natura riscontrabili nel teatro, al rapporto con il mondo animale, al
paesaggio naturale in quanto elemento scenografico di spettacoli e festival. Con
lintervento di Giuseppe Liotta si entra nel vivo del teatro, dove la
presenza della Natura è «talmente sconfinata […] che ogni testo drammatico ne
rimane condizionato» (pag. 30), come emerge da questo brillante excursus
storico che parte dalla tragedia greca e arriva al Novecento con riferimenti a DAnnunzio,
Pirandello e Beckett. Laura
Budriesi indaga le
doti performative dello sciamano e il nesso con lanimalità. La trasformazione
dellanimale in metafora costituisce largomento affrontato da Federico
Bellini attraverso lanalisi della regia di Heiner Müller alla
brechtiana La resistibile ascesa di Arturo Ui, nonché quella di Alessandro
Gassmann per i Racconti disumani da Kafka, di Porcile
di Pasolini e La pace perpetua di Juan Mayorga. Luso delle
maschere, in particolare nel teatro di ricerca, spiega Diego Vincenti, rinvia al sogno e allinconscio
declinato in variegate sintassi sceniche secondo diverse versioni, tra cui
quelle di Tiezzi, Castellucci, Odin Teatret. La Natura come oggetto di
avventurose esplorazioni ispira, come bene argomenta Elena Scolari,
molta drammaturgia contemporanea che attinge soprattutto da Moby Dick di
Melville, Cuore di tenebra di Conrad e dai romanzi di Verne. Nellintervento
di Silvia Mei si parla della presenza in scena di animali veri o evocati
attraverso mezzi tecnologici secondo un percorso avviato nel 1985 dai Magazzini
Criminali con Genet a Tangeri, allestito nel mattatoio di Rimini e
proseguito da Rodrigo Garcia, Societas Raffaello Sanzio, Anagoor,
fino a incontrare Pascal Rambert. Riscrivere
il rapporto uomo-natura è lobiettivo di spettacoli localizzati in boschi e
parchi: di proposito Matteo Brighenti si sofferma sulla trentennale
esperienza artistica della compagnia O Thiasos TeatroNatura, del Teatro
dellOrsa, di Cantiere Obraz, per dimostrarne la progressiva diffusione. Porta la
firma di Maria Dolores Pesce il contributo per il Teatro della Tosse,
che si caratterizza «per il suo essere
geneticamente itinerante e capace di leggere i segni di quella natura […] nei
luoghi della cultura di una comunità, antichi o moderni che siano» (pag. 44). Laura
Bevione dialoga con Paola Berselli e Stefano Pasquini del Teatro
delle Ariette: si definiscono “teatranti-contadini”, per il doppio lavoro
realmente svolto. Sono
diffusi in tutta Italia i festival teatrali organizzati in ambienti naturali,
anche con obiettivi didattici per la tutela del paesaggio, come precisa Elena
Scolari; spiccano, tra i tanti, Paesaggi Oltre in Piemonte e il Giardino delle
Esperidi in Lombardia, affiancati dalle rassegne dedicate alla montagna, come
il Festival dei Tacchi in Sardegna e Rami doro in Valtellina. Nellintervista
di Teresa Vila a Manuela Infante, lartista cilena parla del suo percorso
creativo basato su un «teatro senza umani» (pag. 48) ed esplicato dal suono di
oggetti e pietre come in Cómo convertirse en piedra (2022). Dal
dialogo tra Marco Menini e Mariangela Gualtieri emerge la presenza continua
della Natura nei versi della poetessa e nella sua attività teatrale, da
Giovamenti (2017) al recente Paesaggio con fratello rotto con Valdoca. Leonardo
Delogu e Valerio Sirna illustrano a Francesca Serrazanetti progetti e
caratteristiche di DOM, da loro fondato nel 2013 con lintento di legare la
drammaturgia a paesaggi cosiddetti “residuali”, in una prospettiva di dualismo
tra città e campagna, centro e periferia. Ideatrice
e direttrice del Festival Naturalmente Arte, Lorenza Zambon racconta a Laura
Bevione il rapporto artistico (e non solo) che ha con le piante, declinato in
una serie di spettacoli realizzati a partire dal 1999 fino al recente La dama
degli Argonauti. La
Natura, come dimostra Mario Bianchi, risulta assai presente nel repertorio del
teatro per ragazzi, con allestimenti ambientati in giardini e boschi
frequentati da animali e soggetti avventurieri. Anche il circo, sin dalle sue
origini, è popolato di animali: di questo parla Alessandro Serena, offrendo un
interessante excursus storico dallantichità al Novecento, rappresentato dal
Circo Orfei, Cirque du Soleil e il gruppo francese Zingaro. Abbonda
la presenza di animali anche nel mondo del musical, come argomenta Sandro
Avanzi riferendosi, tra i tanti esempi, a La Bella e la Bestia, The Lion King,
I musicanti di Brema. Lo stesso si riscontra, come si legge nellarticolo
firmato da Giuseppe Montemagno, nel settore della lirica, dal barocco al Novecento. Nascono
dal contatto tra arte contemporanea e culture orientali molti progetti
finalizzati ad «attribuire a una pianta o a un animale un tempo storico», che
«significa ricollocare tale elemento dentro una storia relazionale, di
interdipendenza con altri ecosistemi» (pag. 59); molti sono i nomi offerti in
merito da Marco Scotoni: Jan Steklik, Groppo Oho, Zhang Huan. Il
Dossier si conclude con unindagine condotta da Sharzad Mohsenifar nellambito
della danza, dove si riconoscono molti artisti attenti al mondo animale,
allecologia e alla nudità del corpo. La
sezione Nati ieri, compilata da Mario Bianchi, si concentra sullultima
edizione del Premio Scenario rivolto ad artisti under 35, dedicato ai nuovi
linguaggi e allinclusione sociale. Il vincitore è il regista Leonardi Tomasi,
mentre il Premio Scenario Periferie è stato assegnato a Valentina Dal Mas con
Luisa. La
consueta e corposa sezione delle Critiche ordina le tante recensioni degli
spettacoli secondo criteri regionali e dedicando particolare attenzione ai
festival estivi. Seguono le pagine dedicate alla Danza e alla Lirica. Nella
ricca Biblioteca Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo raccolgono le schede
relative alle novità editoriali italiane legate alla cultura dello spettacolo. Il
testo pubblicato è Ma-Donna di Camilla Dania. La commedia è vincitrice del
Premio Hystrio Scritture di Scena 2023.
Le tante e utili
informazioni de la società teatrale sono offerte da Roberto Rizzente.
di Massimo Bertoldi
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