Theaterheute, Nr. 4, April 2023
Spetta a Vaterland dal romanzo di Robert Harris l'apertura di Aufführungen, lo spazio di «Theaterheute» in cui si raccolgono le recensioni delle principali produzioni dell'area tedesca. In scena allo Staatsschauspiel di Dresda, la commedia è ambientata in Germania nel 1964 in un contesto storico di fantasia, che capovolge l'esito della Seconda Guerra Mondiale attribuendo la vittoria al Terzo Reich; guidati dalla regia di Claudia Bauer si sono distinti Yassin Trabelsi, Nadia Stübiger, Kaya Loewe e Viktor Tremmel.
Anche Johann Holtrop deriva da un romanzo, nello specifico quello di Rainald Goetz (2012) che, in versione iperrealistica, racconta l'ascesa e la caduta di una manager narcisista e maniacale, truffatrice e visionaria, affidata alle competenze della talentuosa Melanie Kretschmann intorno alla quale si muovono Nicola Gründel, Rebecca Lindauer, Lea Ruckpaul, secondo le linee di regia tracciate da Stefan Bachmann sul palco dello Schauspiel di Colonia.
Dalla scena berlinese emergono tre spettacoli uniti dalla condivisione di problematiche legate alle dinamiche interne alla famiglia: Das Ereignis, dall'omonimo romanzo di Annie Ernaux, è la storia, con riferimenti autobiografici, di una giovane donna che vuole abortire ma contro la legge in vigore nella Francia degli anni Sessanta. Lo spettacolo, cupo e intenso, in bilico tra umorismo e crudeltà, ha riscosso applausi al Berliner Ensemble grazie alla prova di Pauline Knof, Kathrin Wehlisch e Nina Bruns (regia di Laura Linnenbaum). Nella programmazione dello stesso teatro figura la messinscena di Totentanz di August Strindberg nella versione di Kay Foges, con Marc Oliver Schulze, Gerrit Jansen e Claude de Demo protagonisti di un allestimento dagli effetti e atmosfere a tratti futuribili.
Il Deutsches Theater ha proposto Am Strand der weiten Welt di Simon Stephen in cui si susseguono scene che sviluppano la ramificazione di un fallimento generazionale e trasversale, dai nonni ai nipoti, secondo quanto ha modellato la regia corale pensata da Daniela Löffner per l'esibizione, tra i tanti, di Agnes Mann, Barbara Schnitzler, Alexander Khuon, Niklas Wetzel, Katrin Wichmann.
Si prosegue con due proposte dello Schauspielhaus di Amburgo: The Mushroom Queen è una commedia onirica, in bilico tra scienza e finzione, di Liz Ziemska di cui è protagonista la Regina dei Funghi (Ute Hannig) alla ricerca del vero amore; assembla invece materiali da Franz Kafka – precisamente estratti di diari, lettere, schizzi e frammenti letterari – Die acht Oktavhefte allestito da Thom Luz e affidato alle abilità espressive di Lars Rudolph, Bettina Stucky, Eva Maria Nikolaus, Michael Weber.
Due sono i titoli legati al mito di Antigone: Antigone. Sophokles in Leichter Sprache intreccia la tragedia sofoclea con la riscrittura di Jean Anouilh del 1946, per poi avviare una riflessione sul senso e la pratica della tolleranza odierna; la produzione dei Kammerspiele di Monaco spetta alla regia di Nele Jahnke e all'interpretazione di Johanna Kappauf nel ruolo del titolo, Sebastian Brandes, Dennis Fell-Hernandez.
Nel vicino Residenztheater la regista slovena Mateja Koležnik presenta Antigone in due versioni: quella di Sofocle e Die drei Leben der Antigone del filosofo Slavoj Zizek, con Vassilissa Reznikoff doppia protagonista. Nello stesso teatro Pia Händer si misura con Archiv der Tränen di Magdalena Schrefel, un testo incentrato sulle declinazioni delle lacrime umane quali segni metaforici di molteplici sfaccettature dell'interiorità.
Infine Alles ist aus, aber wir haben ja uns (Unterwasser) di Bonn Park e Ben Roessler popola il palcoscenico del Volkstheater di attori-ballerini che raccontano la storia di una città in fondo al mare abitata da uomini in armonia con la natura fino a quando tutto sembra compromesso, per poi ritrovare il regno della pace per effetto della scoperta dell'amore.
Il confine tra rabbia costruttiva e furore distruttivo in età adolescenziale costituisce il filo conduttore di Ich chan Zündhölzli azünde di Fatima Moumouni e Laurin Buser (regia di Suna Gürler, produzione Schauspielhaus di Zurigo); l'ensemble è composto da giovani attori professionisti e dilettanti.
Completati nel 2011 gli studi presso la Hochschule für Schauspielkunst Ernst Busch, poi attiva nel Deutsches Theater di Berlino e successivamente nella compagnia del Maxim Gorki Theater dal 2011 al 2013 e in quella del Burgtheater di Vienna (2013-2019), per poi stabilirsi al Theater di Basilea: è questo il percorso di Aenne Schwarz come si legge nelle pagine di Akteure, in cui si ricordano i titoli di successo quali Antigone al Burgtheater nel 2015 (regia di Jette Steckel) e soprattutto le prove offerte a Basilea in Philoktet di Heiner Müller per la regia di Jan Bonny nel 2021, in Penthesilea di Heinrich von Kleist l'anno successivo (regia di Eva Trobisch) e nel recente Sommernachtstraum di Shakespeare a cura di Antù Romero Nunes.
Le pagine di Nachruf sono dedicate a Jürgen Flimm, regista e direttore di diversi teatri – tra cui lo Schauspielhaus di Colonia (1979-1895) e il Thalia Theater di Amburgo (1985-2000) – recentemente scomparso. Di lui si ricordano soprattutto gli allestimenti di Leonce e Lena di Georg Büchner nel 1981 allo Schauspiel di Colonia e del cechoviano Platonov ad Amburgo nel 1989. Flimm si è distinto come sovrintendente di prestigiose manifestazioni quali il Festival di Salisburgo e Ruhrtriennale.
Berlinale propone un'analisi dei film iscritti nel cartellone della manifestazione giunta all'edizione numero settantatré. Si parla di Music (regia di Angela Schanelec), Wanna wird es wieder so, wie es nie war dall'omonimo romanzo di Joahim Meyerhoff (regia di Sonja Heiss), Das Lehrenzimmer (regia di Ilker Catak), Roten Himmel (regia di Christian Petzold), Inside (regia di Vasilis Katsoupis), Sisi & ich (regia di Franke Finsterwalder).
La situazione del teatro londinese post Brexit e post Covid è l'argomento di International. Si avvertono i segni di una ripresa caratterizzata da attenzione verso la drammaturgia contemporanea e dalla considerazione del repertorio classico. Ne sono esempio il sontuoso allestimento di Lick & Mühlhahn di Roby Thomas all'Hampstead Theatre per la regia di Owen Horsley, con Helena Wilson, Maggie Bain, Lucky Black e Leigh Quinn applauditi protagonisti; Trouble in Butetown di Diana Nneka Atouna adattato da Tinuke Craig al Doumar Warehuose; spicca infine la rappresentazione di Phaedra di Euripide, Seneca e Racine per mano di Simon Stone al National Theatre.
Il dialogo tra Alexander Kerlin, dramaturg del viennese Burgtheater, e la storica Lucile Dreidemy, pubblicato nella sezione Gespräch Stück, analizza il fascismo in Austria come trattato nel romanzo di Maria Lazar Die Eingeborenen von Maria Blut da cui Lucia Bihler e lo stesso Kerlin hanno realizzato la rielaborazione teatrale che si può leggere in versione integrale in Das Stück di questo numero di «Theaterheute».
Theaterheute, Nr. 4, April 2023
Indice
Die bösen Zahlen
Ein tiefer Blick in die Statistik des Deutschen Bühnenvereins zeigt die Abgründe der Corona-Spielzeit 2020/21.
Trotzdem: glücklich, wer damals ins Theater ging
AUFFÜHRUNGEN
Kunst und Lüge
In Dresden inszeniert Claudia Bauer Robert Harris kontrafaktischen Krimi «Vaterland», in Köln erzählt Stefan Bachmann Rainald Goetz Managerroman «Johann Holtrop» als Sprechoper
Alles nicht so gemeint
Jonathan Meeses «Die Monosau» bekommt einen garantiert regiefreien Auftritt in der Berliner Volksbühne
Familienszenen
Konzentration aufs Überschaubare in Berlin: Annie Ernaux «Das Ereignis» und Strindbergs «Totentanz» am Berliner Ensemble, Simon Stephens «Am Strand der weiten Welt» im Deutschen Theater
Ein Auslaufmodell
Theater vom Ende des Anthropozäns: Marie Schleef inszeniert am Hamburger Schauspielhaus Liz Ziemskas «The Mushroom Queen», Thom Luz Franz Kafkas «Die acht Oktavhefte»
Im Wohlfühlzauber
Zweimal «Antigone»: doppelt verspiegelt am Residenztheater und in Leichter Sprache an den Münchner Kammerspielen, dazu lustvolle Weltflucht mit Bonn Parks «Alles ist aus, aber wir haben ja uns (Unterwasser)» und geteiltes Leid mit Magdalena Schrefels «Archiv der Tränen»
Reale Schicksale
Mehr als Wokeness am Schauspielhaus Zürich: Suna Gürler thematisiert in «Ich chan es Zündhölzli azünde» Systemgewalt, Christiane Jatahy setzt ihre Arbeit zur Vertreibung der Indigenen aus dem Amazonasgebiet in «Depois do silêncio» fort
AKTEURE
Das Dritte im Spiel
Berlin, Wien, Basel. Preise über Preise. Aenne Schwarz ist fast ein Star. Auf der Bühne und vor der Kamera hat sie gelernt, aus ihren Ängsten Kraft zu ziehen
NACHRUF
Der Theatermacher
Erinnerungen an Jürgen Flimm, den Regisseur, Intendanten, Kulturpolitiker und großen Kommunikator
Wir Vatermörder
Mit Jürgen Flimm konnte man sich gut streiten
BERLINALE
Ausbruch aus der Kunst
Die 73. Berlinale dockte an vielen Stellen ans Theater und seine Diskurse an – mit Schauspieler:innen, Repräsentationsfragen und kanonischen Stoffen
INTERNATIONAL
Ups and Downs im Empire
Das Theater in London post Brexit, post Pandemie und nach dem Cut von Staatsgeldern bemüht sich um sein Publikum: am Hampstead Theater, Donmar Warehouse und am National Theatre. Auch dabei: Simon Stone mit einer «Phaedra»-Überschreibung
REPORT
Tankstelle und Therapie
Der ukrainische Autor und Dramaturg Pavlo Arie und die «Odyssee» aus weiblicher Perspektive am Düsseldorfer Schauspielhaus
START MÜNSTER
Zornige Blicke voraus
Das neue Team am Theater in Münster um Remsi Al Khalisi hat schnell Fahrt aufgenommen
DAS STÜCK
Faschismus made in Austria
Ein Gespräch zwischen Burgtheater-Dramaturg Alexander Kerlin und der Historikerin Lucile Dreidemy zu den historischen Hintergründen von Maria Lazars Roman «Die Eingeborenen von Maria Blut» (der voll- ständige Abdruck der Bühnenfassung liegt diesem Heft bei)
CHRONIK
Graue Gastlichkeit
nach Ariane Koch «Die Aufdrängung» am Theater Basel
Diva der Niederlage
Tennessee Williams «Endstation Sehnsucht» am Anhaltischen Theater Dessau
Zart und hart
nach Fatma Aydemir «Dschinns» (U) am Maxim Gorki Theater Berlin
Schuld und Heldentum
Schiller «Wilhelm Tell» am Schauspielhaus Düsseldorf
Verführerische Gewaltspiralen
Saar Magal/ Dresden Frankfurt Dance Company «10 Odd Emotions» am Schauspielhaus Frankfurt
Arena der Bösen
Thomas Köck «vendetta vendetta» am Schauspiel Nürnberg
Keine Bühne für Täter
Frei nach Georg Büchner «Woyzeck» am Theater an der Ruhr Mülheim
Teenage Dirtbags
Matthias Köhler & Ensemble nach Musil «Die Krise des Törleß» (U) am Schauspiel Nord in Stuttgart
Jugend im Schnelldurchlauf
Hendrik Bolz «Nullerjahre» (U) im Mecklenburgischen Staatstheater Schwerin
Schuld in Schuld
Friedrich Hebbel «Die Nibelungen» am Deutschen Nationaltheater Weimar
Parents terribles
Alexander Stutz «Die Entfremdeten» (U) am Theater St. Gallen
Familienausflug ins KZ
nach Yasmina Reza «Serge» am Akademietheater Wien
DATEN
Premieren 4/23
Suchlauf 4/23
TV-Hinweise und Streaming für April
Showroom 4/23
Aktuelle Ausstellungen
MAGAZIN
Offener (Schlag-)Austausch
Zum 125. Geburtstag erfindet sich das Augsburger Brechtfestival – mal wieder – neu
Im Archiv der aussterbenden Dinge
Das Cargo-Theater aus Freiburg und das Teatro Yuyachkani aus Lima machen sich gemeinsam ernsthafte Gedanken über Kulturaustausch und Klimasünden
Theater seiner Zeit
Zum Tod des Schauspielers und Regisseurs Friedo Solter
Geschichten vom Gelingen
Kolumne Nicola Bramkamp
IMPRESSUM
Vorschau/Impressum 4/23
DAS STÜCK
Maria Lazar: Die Eingeborenen von Maria Blut
Fassung für das Akademietheater von Lucia Bihler und Alexander Kerlin
Premierenfassung 20. Jänner 2023