«Il
corpo delle parole» è il tema di fondo della nuova stagione del Piccolo di
Milano. Una parola “fisica”, tangibile: «non idea astratta o concetto, dunque,
ma flatus vocis: respiro che accarezza
e solletica, grido che scortica, riso che vezzeggia e sbeffeggia, gemito che
scioglie e intenerisce», come scrive il direttore Claudio Longhi. Parola che annienta e fonda, parola che in ogni
caso smuove e che, scavalcando la drammaturgia, tocca la letteratura, la danza,
la performance, invadendo i tre palcoscenici
del teatro Grassi, del teatro Strehler, del Teatro Studio Melato (e oltre).
Parole
e cose, parole del romanzo. Nella cornice della riflessione su questo primo,
sterminato tema, fioriscono innumerevoli deflagrazioni sulla scena del Piccolo,
ricchissime per numero e varietà. Riccardo
Frati cura la regia del Barone
rampante di Italo Calvino (27
settembre-8 ottobre). Toni Servillo
dà voce al testo di Giuseppe Montesano,
Tre modi per non morire. Baudelaire Dante
I greci (8-12 novembre). Fabrizio
Gifuni ritorna sulla figura e lopera di Carlo Emilio Gadda con Galline
Autolesioniste Declamano Dubitazioni Amletiche (La sublime follia del mondo di
Carlo Emilio Gadda) (10 novembre). Dallopera della scrittrice ungherese Ágota Kristóf, Luigi De Angelis dirige Trilogia
della città di K. (23 novembre-21 dicembre). In prima assoluta dall11
gennaio all11 febbraio per la regia di Claudio Longhi, Dramaturg Lino Guanciale,
va in scena Ho paura torero dal
romanzo omonimo di Pedro Lemebel del
2001, mentre dallomonimo romanzo di Camilleri,
Giuseppe Dipasquale cura la regia de
La concessione del telefono (30
gennaio-4 febbraio). Roberto Andò
adatta invece Clitennestra, dal
romanzo La casa dei nomi dello scrittore
irlandese Colm Tóibín, con
protagonista Isabella Ragonese (6-11
febbraio). In prima assoluta anche il nuovo spettacolo scritto e diretto da Emma Dante, Re Chicchinella, con il quale la regista palermitana chiude la
trilogia di lavori (dopo La Scortecata
e Pupo di zucchero) dedicati a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (8-28 marzo). Chiude,
liberamente ispirato a Fahrenheit 451
di Ray Bradbury, Il fuoco era la cura del collettivo Sotterraneo
(21-26 maggio).
E
poi la parola peculiare e necessaria del teatro, ovviamente. Da La pulce nellorecchio di Georges Feydeau adattato da Carmelo Rifici e Tindaro Granata in prima nazionale (14-26 novembre), a due testi
goldoniani, Un curioso accidente per
la regia di Gabriele Lavia (28
novembre-6 dicembre) e La locandiera
nellallestimento di Antonio Latella
con Sonia Bergamasco (20 febbraio-3
marzo), passando per il teatro di Thomas
Bernhard portato in scena dalla coppia Glauco
Mauri - Roberto Sturno (Il riformatore del mondo e Minetti, ritratto di un artista da vecchio,
29 novembre-6 dicembre) e il Beckett
di Theodoros Terzopoulos e Massimiliano Civica, che affrontano
rispettivamente Aspettando Godot
(5-10 marzo) e Giorni felici (12-17
marzo). Umberto Orsini e Franco Branciaroli sono I ragazzi irresistibili di Neil Simon per la regia di Massimo Popolizio (16-28 gennaio). Liberamente
ispirato a Il gabbiano di Anton Čechov è Come tremano le cose riflesse nellacqua (čajka) di Liv Ferracchiati (27 gennaio-25
febbraio). Ancora Massimo Popolizio riporta in scena Lalbergo dei poveri di Maksim
Gorkij, opera inaugurale del Piccolo nel 1947, con la riduzione teatrale
di Emanuele Trevi (7-28 marzo). Valerio Binasco dirige La ragazza sul divano del drammaturgo
norvegese Jon Fosse (9-14 aprile)
mentre dal 16 al 21 aprile è in programma lo Zio Vanja di Leonardo Lidi,
seconda tappa del Progetto Čechov.
Non mancano García
Lorca e Shakespeare con Nozze di
sangue con Lina Sastri, adattato
e diretto da Lluís Pasqual (28
maggio-1° giugno), e Antonio e Cleopatra
con protagonisti Valter Malosti e Anna Della Rosa (4-9 giugno). Chiude
questa abbondante sezione il nuovo Arlecchino
servitore di due padroni rimodellato da Stefano de Luca, con gli
allievi diplomati alla Scuola di Teatro del Piccolo, in prima assoluta il 24
luglio.
Folta
anche la proposta delle voci della drammaturgia italiana e straniera
contemporanea. Stefano Massini porta
in scena Linterpretazione dei sogni
dagli scritti di Freud (10-22
ottobre) al Teatro Studio Melato. In programma anche Ottantanove con drammaturgia e regia di Elvira Frosini e Daniele
Timpano, vincitore del Premio Ubu 2022 come Miglior nuovo testo italiano
(25-29 ottobre). In prima assoluta, Bidibibodibiboo scritto e
diretto da Francesco Alberici,
premio Ubu 2021 come miglior attore/performer under 35 (20 febbraio-3 marzo) al
teatro Grassi. Il duo RezzaMastrella porta allo Strehler Fotofinish dal 4 al 7 aprile. Filippo
Nigro e Fabrizio Arcuri propongono
la versione italiana di Every Brilliant
Thing (le cose per cui vale la pena vivere), scritto nel 2013 da Duncan Macmillan e Johnny Donahoe (27 maggio-1° giugno).
Interessanti
anche le proposte di teatro civile, dattualità e “dindagine”. Due serate
ricordano la tragedia della diga del Vajont: VajontS 23 (9 ottobre), «narrazione per coro popolare» curata da Marco Martinelli e Marco Paolini, e Il racconto
del Vajont (16 ottobre) rimesso in scena dallo stesso Paolini. Ispirato a
una notizia di attualità è Il ministero
della solitudine di lacasadargilla (12-17 dicembre). Dentro. Una storia vera, se volete, scritto e diretto da Giuliana Musso, porta in scena dal 14
al 18 febbraio loccultamento di una violenza tra le mura domestiche. Infine Emanuela Giordano e Giulia Minoli portano in scena Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo,
opera-dibattito sulla legalità (27 febbraio-3 marzo).
Completano
questo già ricchissimo programma Boomers,
frutto della collaborazione tra Marco
Paolini e la cantautrice Patrizia
Laquidara (11-22 ottobre), il debutto di Nanni Moretti nella regia teatrale con Diari damore. Fragola e panna / Dialogo (due commedie di Natalia Ginzburg, 14-26 novembre), Naturae di Armando Punzo, fresco Leone doro alla carriera alla Biennale
Teatro di Venezia 2023, in scena allo Strehler il 17 e 18 febbraio e il secondo
testo del trittico realizzato per il Piccolo dal regista francese Pascal Rambert, Durante (6 aprile-5 maggio).
Numerosi
in cartellone anche gli omaggi. Per Giovanni
Testori e Manzoni nei rispettivi
centenari di nascita (1923) e morte (1873) sono in programma I Promessi sposi alla prova rimesso in
scena da Andrée Ruth Shammah (12-22
ottobre), il progetto di Antonio Latella
sulla trilogia “amletica” testoriana, BAT_Bottega
Amletica Testoriana. Esercizi per gli attori (27-29 ottobre, 3-5 novembre)
e infine Spartiti manzoniani, una
serata antologica di letture in collaborazione con Casa Manzoni e la consulenza
scientifica del suo presidente, Angelo
Stella, con Laura Marinoni e Roberto Latini (20 novembre). Il 9
novembre va in scena Vita immaginaria di
Antonio Neiwiller 1948>1993>ꝏ nel trentennale della scomparsa
dellattore, regista e drammaturgo Antonio
Neiwiller, a cura di Agenzia Teatri e Casa del contemporaneo. Il
quarantesimo anniversario dalla morte di Eduardo
de Filippo (1984) è celebrato in anticipo da Larte della commedia per la regia di Fausto Russo Alesi (24 ottobre-5 novembre) per continuare poi nel
2024 con La tempesta allestita dalla Carlo
Colla & Figli, tradotta e interpretata da Eduardo De Filippo per il teatro
delle marionette, che torna in scena al Grassi dal 18 al 30 giugno. Cento anni
anche dalla morte di Giacomo Puccini
(1924), omaggiato da Toni Servillo e dallOrchestra Sinfonica di Milano che daranno
vita al melologo Puccini, Puccini, che
cosa vuoi da me? scritto da Giuseppe Montesano (22-26 maggio).
Quattro
gli appuntamenti “natalizi”: da Lo
schiaccianoci per la coreografia di Frédéric
Olivieri con la Scuola di ballo dellAccademia Teatro alla Scala (13-21
dicembre) al Canto di Natale di Dickens adattato dalla Compagnia
Marionettistica Carlo Colla & Figli (28 dicembre-7 gennaio), passando per
il San Francesco di Ascanio Celestini
(Lasino e il bue, 23 dicembre) e il
mimo russo Slava Polunin con il suo SLAVAS SNOWSHOW (28 dicembre-14
gennaio).
La
parola non esclude altri linguaggi e si allarga anche alla danza classica e
contemporanea. Il cartellone del Piccolo ospita, oltre a Lo schiaccianoci, un secondo appuntamento con gli allievi della
Scuola di ballo dellAccademia, diretti sempre da Frédéric Olivieri, dal 26 al 28
aprile. Sul versante contemporaneo, Marco
DAgostin e Chiara Bersani
ricreano Jérôme Bel, opera
dellomonimo coreografo francese (17-21 aprile).
Al
confine con la performance si collocano infine i due spettacoli del progetto
europeo UNLOCK THE CITY!: in prima assoluta sia Bucolica, ideato da Marta
Cuscunà, al parco Cassinis (18-19
novembre) che Limited Edition, spettacolo
site-specific ideato da Davide Carnevali per larea Nosedo –
Porto di mare, nella periferia meridionale di Milano (9-11 maggio). Come vero e
proprio “viaggio teatrale” si configura Paesaggi
condivisi. Sette pièce tra campi e foreste, itinerario tra sette
micro-drammaturgie, allinterno del progetto europeo Performing Landscape,
ideato e curato da Caroline Barneaud
e Stefan Kaegi (8-9, 15-16 giugno). di Italo Papandrea
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