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Donatella Righini

Roberto Scarcella Perino


Milano, LoGisma editore, 2022. 142 pp., 16,00 euro
ISBN 978-88-94926-57-6

«L’opera in musica (r)esiste ancora? Ha un futuro?» (p. 7): è la domanda che si pone Donatella Righini presentando il suo nuovo volumetto della collana “Civiltà Musicale” dedicato al compositore italiano Roberto Scarcella Perino e in particolare alla sua ultima opera lirica, A Sweet Silence in Cremona.

Per contestualizzare questo compositore contemporaneo, la studiosa propone un breve ma preciso excursus della storia del melodramma italiano e del rapporto tra libretto e partitura, al fine di ricollegare il passato con il presente, attraverso il «connubio fra un genere “antico” e una realtà nuova» (p. 19).

Scarcella Perino, diplomatosi presso il Conservatorio della sua Messina ma ormai americano d’adozione, viene presentato attraverso una breve intervista. Le sue opere – composte principalmente su commissione di teatri sia italiani che americani – sono caratterizzate dall’attenzione alla vocalità, usufruendo sia della dodecafonia che dell’aleatorietà. Caratteristiche che si osservano anche nell’opera A Sweet Silence, il cui libretto è composto dal premio Pulitzer e Grammy Award Mark Campbell. Questi ha scritto il soggetto dell’opera ispirandosi a un’ordinanza del sindaco di Cremona del 12 gennaio 2019 che richiedeva il silenzio per campionare i suoni di alcuni Stradivari. Righini riporta l’intero articolo (uscito sul «The New York Times» nel gennaio 2019) che ha ispirato Campbell per la sinossi del suo lavoro, dimostrando quanto la contemporaneità sia motivo d’ispirazione per l’opera lirica d’oltreoceano e per il libretto stesso (che troviamo trascritto in lingua originale nel capitolo seguente).

A partire dall’ordinanza cremonese, Campbell crea un libretto su una scena quotidiana dove i personaggi, che risiedono vicino al palazzo in cui deve essere campionato il suono dello Stradivari, vivono questo silenzio surreale con ansia, ad eccezione del fattorino algerino Yassine, che canta l’amore per la città che lo ha adottato. Solo lui riesce a portare a ciascun personaggio un po’ di pace, anche attraverso le parole «Imagine the music»; proprio quella musica che sentiamo nel finale d’opera, nel quale il Liutaio canta al Violino, che a sua volta «esegue un’aria virtuosistica, un vocalizzo» (p. 49). La scena finale dello Stradivari, rappresentato da un soprano, diventa un esempio di musica assoluta, nel quale la voce della cantante «si fonde con quella del violino dell’orchestra e infine con quella di tutti gli altri personaggi» (p. 71). Scarcella Perino racconta che «ogni personaggio ha una sua aria, ogni aria è una storia, ogni storia è come se fosse una micro-opera a sé stante» (p. 70), ciascuna delle quali è creata grazie al lavoro collaborativo tra compositore e librettista.

Il nono capitolo descrive la sicilianità del compositore, attraverso la descrizione di due opere da lui composte: l’incompiuta Gli amori di Paolo e Virginia costituita da cinque arie, eseguite ormai più di dieci anni fa presso la Casa Italiana Zerilli Merimò di New York – tratta dal testo originale Paul et Virginie dello scrittore settecentista Jacques Henri Bernardin de Saint-Pierre, nel quale Scarcella Perino rivede il mare messinese e l’isola siciliana; la seconda ancora in fieri, su Enrico IV di Luigi Pirandello, scelta ispirata dal centenario dalla prima rappresentazione.

Nel capitolo successivo si registra il catalogo ragionato delle opere del compositore. Troviamo le trame, i personaggi e gli organici orchestrali di A caval donato (fiaba lirica sull’Iliade), Verdi, Merli e Cucù – commissionata dalla Fondazione Toscanini sulla vita del compositore di Busseto, nonché Blackout, storia di un incontro tra uno scienziato e un angelo. Si prosegue con Furiosus (opera cavalleresca sull’Orlando di Ludovico Ariosto) e infine i tre citati lavori Gli Amori di Paolo e Virginia, A Sweet Silence in Cremona e l’Enrico IV. Nell’appendice conclusiva, completano il volume la traduzione italiana del libretto di A Sweet Silence (per opera dello stesso Scarcella Perino) e una breve biografia del compositore messinese.


di Isabella Rossi


La copertina

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