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Theaterheute, Nr. 12, December 2022


72 pp., euro 18,50
ISSN 0040 5507

Questo numero di «Theaterheute» si apre con Internationale in cui Mehdi Moradpour – drammaturgo iraniano emigrato in Germania nel 2001 – racconta e analizza le manifestazioni di protesta di Teheran, interpretandole come punto di arrivo di un percorso di dissensi progrediti nell’ultimo decennio.

Si presenta ricca di spettacoli piuttosto interessanti Aufführungen, la sezione dedicata alle produzioni dei principali teatri dell’area tedesca. Dalla scena berlinese emergono proposte di rilievo come Der Theatermacher allestito al Berliner Ensemble da Oliver Reese che legge il dramma di Thomas Bernhard come cupa metafora della condizione e delle difficoltà del teatro attuale, come hanno interpretato Stefanie Reinspergen, Dana Herfurth e Adrian Grünewald. In un’atmosfera molto spettrale si cala la messinscena di Minna von Barnhelm di Gotthold Ephraim Lessing, secondo il taglio di regia impresso da Anne Lenk finalizzato a trasformare i personaggi in figure sinistre e grottesche, affidate alle competenze artistiche degli attori del Deutsches Theater tra cui Natali Seelig nel ruolo del titolo, Seyneb Saleh, Lorena Handschin, Max Simonischek e Jeremy Mockridge.

Drei Schwestern di Anton Čechov in scena al Maxim Gorki Theater è trasferita da Christian Weise in una generica contemporaneità che però banalizza lo spessore psicologico dei personaggi assunti da interpreti maschili quali Oscar Olivo, Karim Daoud, Emre Aksızoğlu. Nel programma dello stesso teatro figura anche Mutter Courage und ihre Kinder di Bertolt Brecht, dramma emblematico delle guerre di ieri e di oggi come ha evidenziato la regia di Oliver Frlìc; tra gli attori spiccano Maryam Abu Khaled, Kenda Hmeidan e Yanina Ceròn.

La Schaubühne della capitale tedesca ha proposto Kindheitarchive, un testo della regista Caroline Guiela Nguyen sul tema delle adozioni di bambini orfani. 

Leben und Schicksal, novità del regista Armin Petras ricavata dall’omonimo romanzo di Vasilij Grossmann ambientato al tempo dello stalinismo nella sua fase bellica, diventa una riflessione sulle attuali atrocità della guerra in Ucraina. Sul palco del Theater di Brema hanno recitato Ferdinand Lehmann, Patrick Balaraj Yogarajan, Matti Weber e Julischka Eichel.

Aufführungen prosegue con le proposte viennesi: il Burgtheater ospita la messinscena di Nebenan, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Daniel Brühl da parte di Martin Kušej: in un pub tedesco iperrealistico si consumano storie di tradimenti e di soprusi animati in scena da Florian Teichtmeister, Norman Hacker, Katharina Pichler

Al Volkstheater, Kay Voges si confronta con il goethiano Faust e affida i ruoli principali a Gitte Reppin (Mefistofele) e Andreas Beck (Faust), per uno spettacolo dalle atmosfere ora cupe ora hollywoodiane. Sebastian Baumgarten cura la messinscena di Der Würgeengel-El Angel Exterminator dal celebre film di Buñuel, privilegiando un linguaggio surreale che ha evidenziato la bella e convincente esibizione di Lavinia Nowak e Elias Eilinghoff.

Non passa inosservata la scena di Monaco dominata dalle tre produzioni dei Kammerspiele. Les statues rêvent aussi. Vision einer Rückkehr, ideazione del coreografo Serge Aimé Coulibaly e del regista Jan-Christoph Gockel era in visione contemporaneamente anche a Lomé in Togo perché il tema dominante è il declassamento dei beni artistici africani oggi depositati nelle cantine di molti musei europei. Figure femminili risultano centrali in due importanti allestimenti: alla ibseniana Nora rivisitata da Sivan Ben Yishai e allestita da Felicitas Brucker con particolare attenzione ai tormenti psicologici dei personaggi affidati alle competenze di Katharina Bach, Svetlana Belesova, Vincent Redetzki e Thomas Schmauser, segue Die Freiheit einer Frau dall’omonimo romanzo di Édouard Louis: si tratta del racconto di un viaggio-percorso esistenziale di una donna impegnata nella lotta per la sua emancipazione, partendo da un paesino dominato dal maschilismo per poi arrivare a Parigi e fumare un a sigaretta liberatoria con Catherine Deneuve. La regia precisa e creativa di Felicitas Brucker mette in evidenza le pregevoli doti espressive di Katharina Bach, Thomas Schmauser, Edmund Telgenkämper.

In Akteure si legge il profilo di Paul Zichner, attore formatosi alla Hochschule für Musik und darstellende Kunst di Francoforte, per poi maturare importanti esperienze a Magonza, Darmstadt e Heidelberg. È con la compagnia del Berliner Ensemble che ottiene lusinghieri consensi di pubblico e di critica grazie alla partecipazione a spettacoli firmati da prestigiosi registi, da Pamkherz curato da Oliver Reese a Wagner – Der Ring des Nibelunges allestito da Ersan Mondtag

Segue la laudatio per Gina Haller, attrice svizzera prematuramente scomparsa e ricordata soprattutto per l’attività svolta con lo Schauspielhaus di Bochum a partire dal 2018 (in precedenza aveva recitato a Treviri e a Brema). Tra le sue tante interpretazioni spiccano il doppio ruolo di Ofelia e Orazio in Hamlet per la regia di Johan Simon e la presenza nel cast di Ivanov di Čechov e di Noise. Das Rauschen der Mange della regista Manuela Infante.

Der Triumph der Waldrede in Europa, novità di Clemens J. Setz recentemente vincitrice del prestigioso Premio Büchner, è pubblicata in versione integrale nella sezione Das Stück. Recentemente allestito allo Schauspiel di Stoccarda (regia di Nick Hartnagel, con Therese Dörr, David Müller, Camille Dombrowsky e Elias Krischke), il dramma ruota intorno al rifiuto dei genitori di accettare la morte del figlio di otto anni in un incidente stradale, tantoché lo tengono in vita attraverso i social.

In Bücher la redazione di «Theaterheute» propone schede analitiche e illustrative di libri di recente pubblicazione. Tra questi: Blutbuch di Kim de l’Horizon (Dumont, 2022), Dürrst di Simon Froehling (bilger, 2022), Theater’ in quereem Alltag und Aktivismus der 1970er und 1980er Jahre, a cura di Jenny Schrödl e Eike Wittrock (Neofelis, 2022), Wenn ich euch verraten könnte di Lea Draeger (hanserblau, 2022), Spes heißt Hoffnung Amanda Lasker-Berlin (Frankfurter Verlagsanstalt, 2022), Hausers Ausflug di Steffen Mensching (Wallstein Verlag, 2022), Ethik der Appropriation di Jens Balzer (Malthes und Seitz, 2022). 



di Massimo Bertoldi


Theaterheute, Nr. 12, December 2022

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