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I Farnese. Architettura, arte, potere

A cura di Simone Verde

Milano, Electa, 2022, 480 pp., euro 52,00
ISBN 9788892821828

La mostra I Farnese. Architettura, Arte, Potere (Parma,  18 marzo-31 luglio 2022) è un progetto ambizioso. Organizzata secondo criteri perlopiù cronologici, ha abitato gli spazi del complesso monumentale della Pilotta, rinnovati nell’ambito del biennio Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21. La varietà degli oggetti in esposizione, se a un primo impatto può sembrare sinonimo di dispersività, rivela uno sforzo scientifico a più mani.

Il percorso parte dal 1534, anno in cui il cardinale Alessandro Farnese sale al soglio pontificio col nome di Paolo III. Parma e Piacenza, fino a quel momento territori della Chiesa, si trasformano in un nuovo unico ducato retto dal figlio del pontefice, Pier Luigi Farnese. L’insieme delle opere raccolte, dall’arte figurativa ai documenti d’archivio, dall’architettura al collezionismo, rendono l’idea della magnificenza farnesiana e raccontano una storia plurisecolare. Il catalogo, edito da Electa, si articola in due parti principali: nella prima si raccolgono i contributi di numerosi studiosi, organizzati tematicamente. La seconda parte consiste in una ricca riproduzione fotografica in alta definizione delle opere esposte. Tra le pagine introduttive leggiamo i nomi del Ministro della cultura Dario Franceschini, del curatore e Direttore della Pilotta Simone Verde e di Andrea Merlotti, che definisce il quadro storico-politico della dinastia Farnese.

Il primo capitolo è intitolato I committenti e la loro cerchia. Guido Rebecchini e Simone Verde si occupano del territorio romano di Paolo III; Barbara Agosti, Valentina Balzarotti e lo stesso Verde riflettono sulle personalità di spicco che ruotano attorno alla cerchia farnesiana, come Giorgio Vasari, Paolo Giovio e Fulvio Orsini. L’intervento di Marco Cavalieri mette in evidenza i progetti di scavo, mentre quello di Davide Domenici si concentra sul ruolo dei territori extraeuropei nelle collezioni dei Farnese.

Nel secondo capitolo, Il mecenatismo farnesiano e le sue forme, Agosti fa luce su Roma e sul Lazio, Carla Campanini prende in esame i territori di Parma e di Piacenza e Bruno Adorni si concentra sull’architettura tra la corte di papa Paolo III e quella del duca Ranuccio I. Carlo Mambriani propone invece uno sguardo più ampio, analizzando l’architettura farnesiana a partire dal mecenatismo del duca Odoardo Farnese (1612-1646), fino all’epoca di Elisabetta Farnese (1692-1766), consorte di Filippo V e regina di Spagna.

Seguono ben dodici contributi dedicati a Le collezioni. Alcuni passano in rassegna i disegni (Claire Van Cleave), gli inventari e i documenti (Giuseppe Bertini); altri spaziano tra numismatica (Paolo Parmiggiani), armi e armature (Antonio Tosini), glittica (Carlo Gasparri) e oggetti rari (Linda Martino). Simone Verde, Maria Cristina Quagliotti e Patrizia Piscitello mettono in rilievo, rispettivamente, la collezione presso il Campo de’ Fiori e il Museum Farnesianum, la Galleria del Duca a Parma, l’officina della Cassetta Farnese. Marco Cavalieri, Alessandra Rullo e Patrizia Piscitello approfondiscono il rapporto tra i Farnese e la città di Napoli.

Un capitolo più breve illustra Le carte conservate presso la Ducale Biblioteca Farnesiana (Paola Cirani) e gli archivi di interesse farnesiano (Marzio Dall’Acqua), pubblicate sulla «Gazzetta di Parma» a partire dal 20 giugno 1728 (Claudio Rinaldi). Non poteva mancare uno spazio destinato allo spettacolo: Teatri della memoria e della società; il saggio di Luigi Allegri sul teatro Farnese di Parma è sintetico – per ragioni di spazio – ma di piacevolissima lettura e dotato di tutti i riferimenti essenziali. Francesco Luisi e Andrea Torre trattano invece della musica e della letteratura presso la corte farnesiana. Infine, La colonizzazione del territorio riflette, con Pietro Zanlari, Bruno Adorni e Carlo Mambriani, sui territori ducali, sull’architettura militare e sull’importanza politica del paesaggio e dei giardini farnesiani. Segue il ricco catalogo che riproduce la vasta gamma di arti e oggetti collezionati dai Farnese nel periodo del loro splendore.


di Benedetta Colasanti


I Farnese. Architettura, arte, potere

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