LAteneo di Padova celebra Giuseppe (Bepi) Colombo (1920-1984), matematico, fisico, ingegnere e astronomo. Soprannominato “Meccanico del cielo” per i suoi fondamentali studi sulla meccanica celeste, ha modificato la storia dei viaggi spaziali grazie alle sue intuizioni. Studioso itinerante in continuo movimento, al tempo stesso rigoroso e geniale, solitario ed estroverso, percepiva la responsabilità della ricerca scientifica quale forma di arricchimento per lintero genere umano e, in piena Guerra Fredda, osava immaginare una maggiore collaborazione tra le potenze mondiali per rispondere alle sfide globali.
Lomaggio verrà reso attraverso Bepi Colombo, il pescatore di stelle, spettacolo del Teatro popolare darte scritto da Emanuela Agostini, per la regia di Gianfranco Pedullà, con Amerigo Fontani e Roberto Caccavo (musiche originali di Andrea Cincinelli, luci di Gianni Pollini, scenografia di Giovanna Mastantuoni, costumi di Veronica Di Pietrantonio). Ormai anziano e già colpito dalla malattia, lo scienziato si confida a un giornalista permettendo al racconto di dipanarsi lungo gli anni secondo un percorso a ritroso. Gli spettatori raggiungono i luoghi del lavoro di Colombo: dalluniversità patavina allo Smithsonian Institution in Massachuttes, dalla Parigi dellESA al JPL della NASA, dal chiuso del suo studio allo spazio cosmico.
Liniziativa, che rientra nel palinsesto dedicato alle celebrazioni dellottocentenario dellUniversità, è parte del progetto LUniversità di Padova e lo Spazio. Dallesplorazione robotica e umana dello Spazio alla Science Diplomacy coordinato da David Burigana, docente dellAteneo di Padova, con la consulenza scientifica di Enrico Lorenzini e realizzato con il patrocinio del Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali SPGI e del CISAS Centro di Studi e Attività Spaziali “Giuseppe Colombo”.
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