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Arte Veneta, 2019, n. 76
Rivista di storia dell’arte fondata nel 1947

253 pp., euro 95,00

Il settantaseiesimo numero della rivista promossa dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini propone otto Saggi che indagano aspetti poco studiati o del tutto inediti dell’arte veneta tra XV e XVIII secolo. 

Marco Scansani rilegge la storia della scultura padovana nell’età compresa tra le ultime esperienze donatelliane e l’attività matura di Andrea Riccio alla luce della misteriosa figura di Antonio Antico, il cui operato è qui ricostruito mediante una puntuale campionatura di opere disseminate tra chiese locali e importanti musei internazionali. Adriano Ghisetti Giavarina mette in valore l’apporto di artisti veneti quali Girolamo Pittoni nella realizzazione di rilevanti brani architettonici e scultorei aquilani in età rinascimentale. Roberta Battaglia e Anna Pizzati analizzano la Crocifissione di Tintoretto, attualmente custodita alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, riportandola nel suo contesto originario, quello della chiesa lagunare di San Severo associata alla confraternita del Sacramento.


Jacopo Tintoretto, Crocifissione. Venezia, Gallerie dell’Accademia

Giuseppe Sava tratteggia il profilo del figlio d’arte Pietro Macetti, scultore ingiustamente trascurato, attivo tra Genova, Torino e l’estremo entroterra veneto sul crinale del Seicento. Partendo dai risultati di una mostra monografica tenutasi a Verona nel 2016-2017, Andrea Tomezzoli aggiunge nuovi tasselli alla conoscenza di Antonio Balestra e di uno dei suoi migliori allievi, quel Pietro Antonio Rotari ritenuto il più internazionale tra i pittori veronesi del Settecento. Bożena Anna Kowalczyk pubblica diciannove missive che l’erudito e incisore veneziano Anton Maria Zanetti di Girolamo scambiò tra il 1720 e il 1730 con Ralph Howard, consulente d’arte di William Cavendish, secondo duca di Devonshire. Bernardina Sani identifica il Ritratto d’uomo di Rosalba Carriera conservato a Barcellona in collezione privata (ante 1734) con l’effigie dello scienziato Isaac Newton, mentre Stefania Cretella attribuisce a Marco Marcola parti rilevanti delle decorazioni ad affresco delle grandi sale al piano nobile di palazzo Fè d’Ostiani a Brescia.


Marco Marcola, Aurora e Titone, particolare. Brescia, palazzo Fè d’Ostiani

Per le Segnalazioni, Luca Siracusano ascrive un San Sebastiano mutilo proveniente da collezione privata al catalogo dell’opera scultorea del cremasco Giovanni de Fondulis. Piermario Vescovo raccoglie alcune riflessioni sulla recente scoperta di un disegno in sanguigna con nota manoscritta relativa alla morte di Giorgione all’interno di un incunabolo della Commedia dantesca conservato alla Sydney University Library. Rosa Barovier Mentasti e Cristina Tonini richiamano l’attenzione su un calice di manifattura rinascimentale veneziana esposto nelle vetrine del Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck. Vittoria Romani apporta nuovi elementi al dibattito degli studi vasariani per la Terza Ora, collegabili alla decorazione della sala veneziana in cui, nel carnevale del 1542, fu messa in scena la Talanta di Pietro Aretino. Dei ritratti dello stesso Aretino si occupa Vincenzo Mancini, mentre Stefano Pierguidi offre una lettura iconografica delle tre tele di Paolo Veronese oggi custodite nella cappella del Rosario della basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia. Due marine “bislunghe” con vedute di Venezia di Gaspar van Wittel sono rese note da Carolina Trupiano. Chiude la sezione Chiara Lo Giudice ricostruendo le vicende intorno a una lettera inedita inviata dal pittore Jacopo Amigoni al cantante Farinelli presso la corte madrilena il 27 agosto 1747.


Nelle Carte d’archivio, Anne Markham Schultz porta alla luce documenti su Jacobello e Pierpaolo Dalle Masegne, Filippo di Domenico, Tullio Lombardo rinvenuti nel fondo della Cancelleria inferiore dell’Archivio di Stato di Venezia, mentre Valentina Sapienza pubblica il testamento del pittore rinascimentale Rocco da San Silvestro (11 settembre 1602). 

Si segnala, infine, che è scaricabile on line gratuitamente la consueta Bibliografia dell’arte veneta, a cura di Sarah Ferrari.



di Gianluca Stefani


La copertina

cast indice del volume


 

























Rosalba Carriera, Ritratto di Isaac Newton. Barcellona, Collezione privata

























Giovanni e Agostino de Fondulis (?), San Giovanni Evangelista, particolare. Padova, Musei Civici agli Eremitani

Giorgio Vasari, Studio per la Terza Ora. Collezione privata


 
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