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Pietro Metastasio. Lettere a Giuseppe Bettinelli, a cura di Pietro Giulio Riga, Genova, GUP, 2021 Libri

Il volume, pubblicato con il contributo del DIRAAS (Università degli Studi di Genova) e del MIUR (PRIN 2017 La costruzione delle reti europee nel “lungo” Settecento: figure della diplomazia e comunicazione letteraria), inaugura la collana “I carteggi di Metastasio. Testi e studi”, diretta da Luca Beltrami, Matteo Navone e Duccio Tongiorgi dell’Università di Genova.

Questo primo tomo, a cura di Pietro Giulio Riga, si concentra sul carteggio con l’editore veneziano Giuseppe Bettinelli (1708-1786) al quale Pietro Metastasio concede per la prima volta di pubblicare una raccolta organica della propria produzione poetica e teatrale: cinque raffinati volumi di Opere drammatiche, stampati a tiratura limitata tra il 1733 e il 1745 e affiancati, a partire dal 1735, da una più modesta edizione in dodicesimo. Una collaborazione avviata sotto i migliori auspici. Nello scambio di lettere con Bettinelli il poeta cesareo detta le linee generali del piano editoriale che di lì a poco avrebbe visto la luce. Incantato dall’altissima qualità raggiunta dall’editoria veneziana in quegli anni, Metastasio ha ceduto all’insistenza del giovane editore, decidendo di sostenerlo a patto che il «disegno» dell’opera si sovrapponga al proprio: «raccogliere, rivedere, ed ordinare tutte le [...] composizioni poetiche, scrivere un trattato sopra il dramma italiano [...] e poi farne una pulita impressione» (Lettera n. 1 del 14 giugno 1732, pp. 42-45). Le lettere inaugurano un versante significativo dell’attività epistolare metastasiana, in cui il drammaturgo esercita un “controllo” meticoloso sulla diffusione dei propri testi.

 

L’impresa di Bettinelli si inserisce rapidamente nei circuiti culturali cittadini. Conquista uno spazio importante nel panorama editoriale grazie alla realizzazione di stampe di buona fattura, stimate per la loro correttezza tipografica e redazionale. Si distingue per la capacità di intrattenere, e volgere a proprio favore, rapporti con letterati (Apostolo Zeno, Carlo Goldoni e Pietro Chiari) ed eruditi, primo tra tutti Angelo Calogerà. Tra il 1750 e il 1757 dedica la sua attività alla pubblicazione delle commedie di Goldoni, di cui licenzia nove tomi, entrando in aperto contrasto con il drammaturgo veneziano, che con l’editore ingaggia una lunga vertenza a difesa dei propri diritti autoriali. Anche Chiari si avvalse di Bettinelli (1756-1762), facendosi promotore di pubblicazioni periodiche quali almanacchi, strenne e giornali (noto è il «Giornale Istorico Veneto», 1732-1755), opuscoli antigesuitici, romanzi e drammi teatrali.

 

La corrispondenza di Metastasio con Bettinelli mette in risalto anche i passaggi che presiedono alla storia e alla messa in scena dei testi teatrali. Si pensi alla missiva del 1° giugno 1733 (pp. 50-53), che apre uno scorcio importante sulle fasi compositive dell’Olimpiade. L’editore si preoccupa di curare gli interessi del drammaturgo perfino sul fronte delle associazioni per l’acquisto agevolato di libri di pregio in preparazione o in corso di stampa, come si desume dall’interesse rivolto a un’edizione veronese delle opere di Battista Guarini (1737-1738; lettera del 15 aprile 1740, pp. 106-107).

 

L’iniziale fiducia verso l’editore inizia a venire meno quando, negli anni seguenti, si consolida una prassi editoriale – quella dell’Ancien Régime typographique – schiacciata da rigorosi vincoli economici e dinamiche concorrenziali. Agli occhi del poeta, Bettinelli si conforma colpevolmente, appagando soltanto le proprie esigenze imprenditoriali, alla consuetudine deplorevole degli stampatori settecenteschi.

 

Purtroppo, rispetto a questa corrispondenza, non si hanno tracce delle responsive bettinelliane, a causa della nota abitudine metastasiana di distruggere tutte le lettere che gli pervenivano. La quasi totalità della corrispondenza tra il poeta cesareo e l’editore è caratterizzata da un’esclusiva trasmissione a stampa all’interno di raccolte epistolari edite postume e non sottoscritte dall’autore. A una più breve riflessione, il carteggio rappresenta la prima testimonianza di un lungo e complesso rapporto con il mondo dell’editoria che avrebbe contraddistinto, tra entusiasmi, ripensamenti e sconfessioni, l’intera carriera di Metastasio, lasciando tracce estese e profonde tra le pagine dell’epistolario.

 

di Stefania Prisco

 



Trascriviamo di seguito l’indice del volume:

 


Introduzione


Nota ai testi


Criteri di trascrizione


Siglario


Lettere


Indice dei nomi




 
La copertina

126 pp., euro 15,00



ISBN: 978-88-3618-077-6 (versione eBook)


ISBN: 978-88-3618-076-9 (versione a stampa)


L’edizione è disponibile in open access sul sito dell'Università di Genova



 
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