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Il suono dell’abbraccio. Stagione 2021-2022 del Teatro Metastasio di Prato Cartelloni

Inizia con una prima assoluta la ricca stagione 2021-2022 del Teatro Metastasio di Prato. Dal 20 al 24 ottobre verrà presentata l’originale riscrittura di Roberto Latini de L’armata Brancaleone: un personale elogio alla «leggerezza» e allo «scalmanato disordine dell’opera» interpretato da una compagnia di attori del calibro di Elena Bucci, dello stesso Latini e di Ciro Masella. A seguire un’altra prima assoluta: Otello, un progetto di Kinkaleri liberamente ispirato all’omonima tragedia shakespeariana (28-31 ottobre).

La sempre ottima programmazione pratese proseguirà con ventiquattro spettacoli distribuiti nelle quattro sale del Met – Metastasio, Fabbricone, Magnolfi, Fabbrichino – ed è il risultato del progetto culturale portato avanti negli ultimi anni dal direttore Franco D’Ippolito e dal consulente artistico alla direzione Massimiliano Civica. Si tratta per altro dell’ultima azione congiunta di questa coppia dirigenziale prima dello scadere del secondo mandato di D’Ippolito a fine ottobre e dell’insediamento di Civica come nuovo direttore (già nominato dal Cda lo scorso febbraio). Una collaborazione che si è rivelata proficua e che ha fatto del Metastasio un punto di riferimento per la drammaturgia contemporanea, anche grazie alle numerose produzioni e coproduzioni. 


Diciannove quelle allestite nelle due annualità scorse, mai andate in scena a Prato, o addirittura rimaste a livello progettuale a causa dell’emergenza sanitaria e ora riproposte per una stagione che vuole essere un «abbraccio» al pubblico «al suono di un applauso». Così nel comunicato stampa di presentazione della stagione. Tra le proposte Family Game VR di Mimosa Campironi, uno dei primi spettacoli teatrali in realtà virtuale al mondo (16-21 novembre); Le Gattoparde. L’ultima festa prima della fine del mondo delle straordinarie Nina’s Drag Queens (8-12 dicembre); Avremo ancora l’occasione di ballare insieme, progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini liberamente ispirato al film Ginger e Fred di Fellini (10-13 febbraio); Giulio meets Ramy / Ramy meets Giulio, una riflessione di Valeria Raimondi e Enrico Castellani (Babilonia Teatri) che parte dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo il 25 gennaio 2016 (23-27 febbraio). 


Da segnalare anche le riproposte e riletture in chiave moderna dei classici come I due gemelli veneziani di Goldoni nell’adattamento di Angela Demattè e Valter Malosti (16-19 dicembre); Giorni Felici di Beckett, ripreso da Civica con Roberto Abbiati e Monica Demuru (16-20 marzo); Il complice di Dürrenmatt diretto da Renato Carpentieri (21-24 aprile); Antonio e Cleopatra. Anche perdere il mondo, riscrittura di Federico Bellini e Roberto Romei dell’originale shakespeariano con alcuni inserti tratti da All for Love di Dryden (11-15 maggio). Non manca neanche l’omaggio a Dante nel settimo centenario della morte con Il purgatorio. La notte lava la mente di Mario Luzi riletto da Sandro Lombardi e Federico Tiezzi: prima tappa di un progetto triennale con cui Tiezzi teatralizzerà il poema dantesco riallestendo in modo nuovo tre spettacoli basati sulle drammaturgie create trenta anni fa da Edoardo Sanguineti, Mario Luzi e Giovanni Giudici (26-30 gennaio).


                                                                     di Lorena Vallieri




 
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