Questo numero di «Theaterheute» si apre con le
pagine di Akteure dedicate a Lucy Wilke, attrice, cantante,
scrittrice e regista. Nata a Monaco nel 1984, Wilke è protagonista della scena
indipendente distinguendosi, tra laltro, nel 2017 in Fucking Disabled
per la regia di David von Westphalen in scena al Pathos Atelier della
città bavarese e, nel 2014, in Phädra di Monster Truck sul
palcoscenico delle Sophiensälen di Berlino. Brevi e appropriate schede critiche
riferiscono il contenuto e le valutazioni relative a Berliner Theatertreffen, il
prestigioso festival che iscrive nel cartellone le dieci produzioni in lingua
tedesca più importanti della recente stagione. Come la precedente, anche questa
edizione si è svolta on line con
i seguenti spettacoli: Reich des Todes di Rainald Goetz
(Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, regia di Karin Beier), Graf Öderland
di Max Frisch (Stadttheater di Basilea e Residenztheater di Monaco,
regia di Stefan Bachmann), Maria Stuart di Friedrich Schiller
(Deutsches Theater di Berlino, regia di Anne Lenk), Einfach das Ende
der Welt da Jean-Luc Lagarce (Schauspielhaus di Zurigo, regia di Christopher
Rüping), Das Automatenbüfett di Anna Gmeyner (Akademietheater
di Vienna, regia di Barbara Frey), Name her di Marie Schleef
(Ballhaus Ost di Berlino), Medea del regista Leonie Böhm (Schauspielhaus
di Zurigo), Scores that shaped our friedship di Lucy Wilke e Pawel
Dudus (Schwere Reiter di Monaco), Der Zauberberg da Thomas Mann (Deutsches Theater di
Berlino, regia di Sebastian Hartmann) e infine Show Me A Good Time del
collettivo Gob Squad.
Anche lannuale rassegna di Mülheim, come
si legge nelle pagine di Mülheimer Stücke, si è svolta interamente on
line. Il dato emergente è la pregevole qualità dei testi inediti firmati
in parte da autori emergenti. Tra i tanti spiccano Tragedienbastard di Florian
Fischer, in cui si
incrociano i destini di tre generazioni che si rapportano a questioni
migratorie; e Stummes Land, dramma di Rebekka Kricheldorf che
analizza criticità e positività del processo di riunificazione delle due
Germanie.
Pregevoli sono Und sicher ist mir die
Welt verschwunden, novità
della qualificata Sybille Berg,
e Reich des Todes di Rainald Goetz. Lattentato terroristico
di matrice neonazista successo a Monaco di Baviera nel settembre 1980, con i
suoi tredici morti e oltre duecento feriti, è largomento dominante di Das
Oktoberfestattentat di Christine Umpfenbach. Anche il programma
rivolto al teatro ragazzi, secondo quanto emerge in Mülheimer Kinderstücke,
ha offerto spettacoli di pregevole frattura estetica e contenutistica: da Das
Leben ein Wunschkonzert di Esther Becker a Time Out di Christina
Kettering, da Bär im Universum di
Dea Loher a Löwenherz di Nino Haratischwili.
Si rimane nellattualità della pandemia
con le interessanti riflessioni di Streaming
sugli effetti della drammaturgia digitale, evidenziando in modo particolare
i mutamenti subentrati nel linguaggio della prosa e nelle caratteristiche e nelle
dinamiche del nuovo pubblico. Seguono le interviste a Jan Speckenbach e
a Andreas Morell su analoghe questioni affrontate dal punto di vista della
figura del regista.
Laudatio è un omaggio alla
recente scomparsa di Martin Crimp, drammaturgo inglese molto apprezzato
e rappresentato in Germania. Si ricordano le sue posizioni contro la guerra e
il suo teatro di denuncia, cui si affianca la menzione degli spettacoli di
maggior successo, da Auf dem Land per la regia di Luc Bondy con August
Zirner e Anna Böger a Angriffe auf Anne allestito da Stefan
Otteni, con Carmen Dalfago protagonista.
Il disagio della scena londinese causato
dalla chiusura dei teatri e dal conseguente trasferimento degli spettacoli
sulle piattaforme Internet è largomento trasversale affrontato da personaggi
di spicco quali Roxana Silbert, Mark Ravenhill, Dennis Kelly,
Kate Bassett, Simon Stephens. Le loro voci sono raccolte nella
sezione International.
Il testo (Das Stück) scelto dalla
redazione di «Theaterheute» è Automatenbüfett, dramma di Anna Gmeyner
scritto nel 1932-1933. Lautrice, stretta collaboratrice di Erwin Piscator,
compose canzoni musicate da Hans Eisler prima di emigrare a Parigi.
Lopera in questione, scritta al tempo del nazismo, è stata recentemente
allestita da Barbara Frey allAkademietheater di Vienna con la partecipazione
di Katharina Lorenz, Robert Reinagl, Daniel Jesch, Maria
Happel.
di Massimo Bertoldi
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