Il volume di Caterina Piccione, per Guida Editori, indaga
gli scritti di Antonin Artaud al
fine di ricostruire le tappe del suo profilo biografico e teorico. Le opere del
regista francese, che nel secondo Novecento è stato oggetto di una intensa
riscoperta da parte di numerosi artisti del teatro internazionale, sono
considerate dalla studiosa come dei veri e propri «autoritratti».
Lo sguardo teorico, autoriflessivo e
visionario di Artaud, mediante il quale mise in scena la sua vita e la sua
visione del mondo, era animato da unincessante ricerca de Il teatro e il
suo doppio. Lo studio si propone di mettere in luce questo autoritratto
senza organi che coinvolge, in rapporto dialettico, la parola, il corpo, il
mondo e il teatro.
Trascriviamo di seguito lIndice del
volume:
Introduzione. Autoritrarsi
1. Una scrittura del corpo. Jai un
esprit qui littérairement existe
1.1. Scrivere su di sé
1.2. Je suis dit ętre né
1.3. Una corrispondenza
1.4. Vuoto incandescente
1.5. Surrealtà
1.6. Quanto pesano i nervi
2. Il corpo della parola. Pour
retrouver lair de la scène
2.1. Il corpo contro lo spettacolo
2.2. Un gioco di luce
2.3. Dalla luce alla materia
2.4. Linguaggio e corpo
2.5. Una scena efficace
2.6. Attore-geroglifico
3. Farsi corpo-teatro. Qui est-ce qui
parle?
3.1. E il suo doppio
3.2. Rifarsi un corpo
3.3. Il teatro di Dioniso
3.4. Artaudioniso: attraverso lo specchio
3.5. Cruor
3.6. Come la peste
4. Il pensiero del corpo. La vie est en
perpétuelle exaltation
4.1. Cenci di teatro
4.2. Quale metafisica
4.3. Luniverso come autoritratto
4.4. In terra rossa
Intermezzo: i cervi neri di Lascaux
4.5. Una rivoluzione totale
4.6. Lanarchico incoronato
5. Corpo senza Organi. Moi, le corps
5.1. Viaggio di (non) ritorno
5.2. Lei è folle, Monsieur Artaud
5.3. I chiodi di Rodez
5.4. Glossolalie
5.5. Lultima scena
5.6. Corpo dellimmensità
Conclusione. Follia e opera
Apparato iconografico
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