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Theaterheute, Nr. 4, April 2021


64 pp., euro 17,00
ISSN 0040 5507

In Akteure, con cui si apre questo numero di «Theaterheute», si legge il profilo artistico di Lea Ruckpaul, giovane attrice formatasi presso la Hochschule für Musik und Theater “Felix Mendelsshon Bartholdy”. Cresciuta allo Staatsschuaspiel di Dresda (2011-2016) e allo Schauspielhaus di Stoccarda, si rivela nella compagnia dello Schauspielhaus di Düsseldorf partecipando a una serie di importanti spettacoli tra cui 1984 di Armin Petras dall’omonimo romanzo di Orwell, Fanny e Alexander di Stephan Kimmig dal film di Bergman e il brechtiano Mutter Courage und ihre Kinder per la regia di Sebastian Baumgarten. Oltre a esibire una rilevante attività cinematografica, la Ruckpaul annovera la stesura di apprezzati racconti e testi teatrali.

Carsten Brosda – presidente delle Deutschen Bühnenvereines – nell’intervista contenuta in Kulturpolitik approfondisce tematiche di stretta attualità come gli effetti della pandemia nel teatro, i finanziamenti e la digitalizzazione dello spettacolo. Si rimane nell’ambito della pandemia con Szene Corona, in cui si dà notizia dell’attività di alcuni teatri tedeschi. Allo Schauspielhaus sono in corso le prove di Peer Gynt per la regia di Dusan David Parizek e la partecipazione di Anna Drexler e Anne Rietmijev, e del sofocleo Ödipus, Herrscher a cura di Johan Simons. Der Besuch der alten Damen di Dürrenmatt è la produzione dello Schauspielhaus di Zurigo affidata alle competenze di Nicolas Stemann e all’interpretazione di Patrycia Ziolkowska e Sebastian Rudolf. Molto attiva è anche la Berliner Ensemble impegnata in Schwarzwasser di Elfriede Jelinek, per la regia di Christina Tscharyiski con Stefanie Reinsperger nel ruolo della protagonista, e in Fabian oder Der Gang vor die Hunde di Erich Käster, che si avvale della regia di Frank Kastorf e della partecipazione di Clara De Pin, Margarita Breitkreiz, Sina Mertens e Frank Büttner.

La sezione International ospita due pregevoli articoli. Kira Schmyrewa alza il drammatico sipario sui processi che oggi colpiscono gli artisti in Russia, come l’attivista Yulia Vladimirowna accusata di illecita attività pornografica per aver aperto la pagina web Vagina-Monologe, contenitore di istanze femministe. In Grecia la censura fortemente repressiva colpisce Dimitris Lignadis, intendente del Teatro Nazionale di Atene accusato di promuovere testi sovversivi.

Niels Bormann – attore collaboratore del Maxim Gorki Theater di Berlino già attivo nella compagnia dei Kammerspiele di Monaco – è coautore del Manifest#ActOut rivolto a lesbiche, gay, trans, ecc. contro le discriminazioni sessuali negli ambienti teatrali e culturali tedeschi, come lo stesso racconta nell’intervista pubblicata in Parkbank-Gespräche.

In attesa della imminente pubblicazione del terzo volume della monumentale storia del teatro tedesco compilata da Günther Rühle, «Theaterheute» pubblica nella sezione Theatergeschichte il capitolo dedicato a Einar Schleef, fondamentale figura di scenografo, regista e scrittore (1944-2001), stretto collaboratore, tra l’altro di Heiner Müller.

Le pagine di ufführungen/Streams raccolgono le recensioni dei principali spettacoli che hanno debuttato on line. Si inizia con Metamorphosen [overcoming mankind] da Ovidio quale produzione della Volksbühne di Berlino. La regia di Claudia Bauer disegna un allestimento arioso, movimentato da musiche dance, con gli attori impegnati in bizzarri atteggiamenti ginnico-acrobatici quando raccontano le origini del mondo.

Bekim Latifi e Leoni Schulz sono i protagonisti di Flüstern in stehenden Zügen di Clemens Setz nella versione streaming inserita nella programmazione dello Schauspiel di Graz. Si tratta di un testo incentrato sull’uso-abuso delle telefonate e delle email letto in chiave grottesca e a tratti demenziale. Si prosegue con le proposte dei Kammerspiele di Monaco. Centrale in Gespenster - Erika, Klaus und der Zauberer del collettivo Raum+Zeit è la famiglia dei celebri scrittori Mann, con quattro attori (Svetlana Belesova, Katherina Bach, Jochen Noch e Bernardo Arias Porras) chiusi in corrispettivi parallelepipedi di vetro impegnati in un intrigante gioco scenico di dialoghi e sedute spiritiche.

Niemand wartet auf dich di Lot Vekeman conosce la trasposizione cinematografica sulla base del copione elaborato da Clemens J. Setz e pubblicato in versione integrale nelle pagine di Das Stück di questo numero della rivista berlinese.

Vassilissa Reznikoff ha trasferito il suo confronto artistico con l’inquietante Fräulein Else di Schnitzler su Instagram grazie all’iniziativa del Nationaltheater di Mannheim e alla regia di Daniel Cremer. Lo Staatstheater di Mannheim ha lanciato la novità Isola di Philipp Löhle in cui, guidati dalla regia di Philipp Gloger, gli attori Tjark Bernau, Annette Büschelberger, Lou Strenger e Jusus Pfankuch hanno dato vita a un cupo dramma familiare moderno.


di Massimo Bertoldi


Theaterheute, Nr. 4, April 2021

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