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Hystrio, a. XXXVI, n. 2, 2021


100 pp., euro 12,00

Il numero primaverile di «Hystrio» si apre con la consueta Vetrina. Valeria Brizzi e Arianna Lomolino fanno il punto sulla situazione dei teatri un anno dopo la chiusura per pandemia, rilevando la debolezza degli interventi governativi e il «vuoto di obiettivi concreti» (p. 3).

Nata a Brescia nel 2004, la Compagnia Teatro19 svolge la propria attività artistica in spazi urbani periferici seguendo strategie finalizzate all’educazione, alla cittadinanza e alla convivenza, come raccontano le due fondatrici – Valeria Battaini e Roberta Moneta – nell’intervista rilasciata a Elena Scolari. Matteo Tamborrino ci fa conoscere Spazio Kov di Asti. La sede è una chiesa sconsacrata e poi convertita in «laboratorio abitato» (p. 5).

Vetrina prosegue con la Compagnia Lenz di Parma, ora proiettata – secondo Laura Bevione – nella realizzazione di un progetto triennale sulle Sacre Scritture e, come scadenza più imminente, nella messinscena di La vita è un sogno di Pedro Calderón de la Barca e di #3 Pupilla da Le Eumenidi rilette in chiave contemporanea.

Spetta a Mario Bianchi tracciare il profilo di Teatro dell’Orsa, associazione di promozione sociale fondata a Reggio Emilia nel 2003 che si caratterizza per il coinvolgimento di attori migranti, l’attenzione verso il teatro per l’infanzia, la realizzazione di importanti eventi.

Nostos è il nome di un piccolo teatro off attivo ad Aversa dal 2014 e aperto alla ricerca, come si legge nel contributo di Alessandro Toppi. Attira l’attenzione Write - Residenza Internazionale di Drammaturgia in quanto unica residenza italiana interamente dedicata alla scrittura teatrale. Il progetto è condotto dal messinese Tino Caspanello e, come spiega Filippa Ilardo, è punto di incontro di autori di nazionalità e culture teatrali diverse.

La Vetrina si conclude con il contributo di Giuseppe Liotta e Roberto Rizzente sul gioco degli scacchi – inteso come metafora di tensioni e di conflitti – nel teatro: si rilevano pochi esempi di rilievo artistico che trovano il punto apicale nel beckettiano Finale di partita.

Albarosa Camaldo firma l’articolo di apertura di Speciale Archivi, entrando nella ricca biblioteca e nell’archivio, ora anche consultabile on line, del Piccolo Teatro di Milano, nonché nel Museo teatrale alla Scala dove è conservata la prestigiosa Biblioteca Livia Simoni. Bevione ci introduce al Centro Studi Teatro Stabile di Torino, nato a seguito dell’acquisizione dell’Archivio Storico di Lucio Ridenti e successivamente arricchito dall’innesto del fondo Febo e Misa Mordeglia Mari. Presso la veneziana Fondazione Giorgio Cini, come spiegano Roberto Canziani e Federico Bellini, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma diretto dal 2007 da Maria Ida Biggi conserva l’Archivio Eleonora Duse e gli importanti fondi di Luigi Squarzina e di Santuzza Calì. Da non trascurare è l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee a Porto Marghera.

Il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, aperto nel 1966, oltre a raccogliere la documentazione relativa al Teatro Stabile della città, si distingue per l’organizzazione di mostre e convegni. Tale istituto possiede i fondi Silvio d’Amico, Ermete Zacconi, Ruggero Ruggeri, Alessandro Fersen, ecc., come ci informa Gianni Poli. Molti sono gli archivi consultabili a Bologna: dalla mappatura compilata da Giuseppe Liotta emergono la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, la Casa di Riposo per Artisti Drammatici Italiani “Lyda Borelli”, il DAMS con l’Archivio Leo de Berardinis e quello di Kazou Ohno.

Speciale Archivi si sposta in Toscana dove Francesco Tei segnala l’imponente Archivio Andres Neumann di Pistoia, il Centro di Documentazione della Pergola, impreziosito dalle donazioni di Arnoldo Foà, Orazio Costa e Paolo Emilio Poesio, e l’Archivio del Teatro Metastasio di Prato in cui si possono leggere le corrispondenze di Luca Ronconi. Lucia Medri presenta il patrimonio di Roma, distribuito tra la prestigiosa Biblioteca e Museo Teatrale del Burcardo, l’Archivio storico-culturale della Siae con i suoi 2.600 documenti e il recente Fondo Le Pera. Stefania Maraucci presenta la mappatura degli archivi teatrali napoletani, tra i quali primeggia la sezione Lucchesi Palli della Biblioteca Nazionale con i suoi materiali relativi a Viviani, Eduardo De Filippo, Giuseppe Patroni Griffi. Non secondarie sono la Biblioteca della sezione teatrale della Certosa e Museo di San Martino e la Biblioteca Teatrale della Siae “Gino Caprioli”.

Il viaggio in Sicilia compiuto da Giuseppe Montemagno inizia dall’Archivio dell’istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, continua nella Biblioteca-Museo regionale Luigi Pirandello a Caos, vicino a Agrigento, in cui sono raccolti oltre 5.000 documenti, e si conclude al Museo internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo, punto di riferimento per i pupi siciliani, il teatro di figura e di tradizione popolare. Infine, con il contributo di Giuseppe Montemagno ci si sposta nell’ambito dell’opera: gli archivi solitamente legati alle attività dei principali enti lirici sono dal 2012 oggetto di un ambizioso progetto ministeriale di recupero e valorizzazione.

La sezione Anniversari della rivista milanese ricorda, grazie al contributo di Giuseppe Liotta, il centenario del debutto di Sei personaggi in cerca d’autore al Teatro Valle di Roma assieme alle successive e fondamentali interpretazioni, da Pitoeff a Reinhardt, da Costa a Strehler, fino a Scaparro, Latini e Sinisi. Poli omaggia Aldo Trionfo (1921-1989), personaggio eclettico e solitario nella sua azione culturale, a partire dagli inizi al Teatro della Tosse di cui è stato cofondatore. Doveroso è il ricordo di Turi Ferro (1921-2001) nell’esposizione temporanea Turi Ferro e il Teatro Stabile di Catania - Storia di un amore a cura di Sarah Muscarà e Enzo Zappulla, di cui dà notizia Giuseppe Montemagno.

Teatromondo offre un esaustivo, importante contributo di Riccardo Corcione e Maddalena Giovannelli relativo a un report realizzato da Margherita Laera sullo stato della drammaturgia europea nell’ambito del progetto Fabulamundi Playwriting Europe: Beyond Borders? (2017-2020), focalizzando l’attenzione sulle fucine creative di Germania, Spagna, Romania, Austria, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Inghilterra.

Dalle ceneri ormai trentennali del crollo della ex Jugoslavia è maturata nel tempo una generazione di scrittori attenti alla realtà dei conflitti bellici e identitari. Nel suo articolo Franco Ungaro cita Goran Stefanovski, Dejan Dukovski, Almir Imširević, Bibljana Srblianovic.

Gli spettacoli della nostra vita è la nuova rubrica di «Hystrio» in cui si raccolgono i “racconti” dei collaboratori della rivista dedicati agli allestimenti ritenuti fondamentali per la loro formazione di osservatori dei fatti del palcoscenico. Fabrizio Sebastian Caleffi ricorda La classe morta di Kantor vista nel 1978 al Crt di Milano. Lo spettacolo rivelazione di Sandro Avanzo è il musical Priscilla, la regina del deserto di Elliott e Scott applaudito nel 2010 al Palace di Londra. Hamletas di Eimuntas Nekrošius è l’evento narrato da Nicola Arrigoni che lo vide a Parma nel 1997 e lo ritrovò integro nella sua bellezza venti anni dopo al Teatro Grande di Brescia. Infine, Carmelo Antonio Zapparrata si concentra sui Carmina Burana di Carl Orff proposti dal coreografo Shen Wei al Teatro San Carlo di Napoli nel 2013.

Come il mondo dello spettacolo si è rapportato alla pandemia è l’oggetto del Dossier Teatro on line curato da Claudia Cannella, Ilaria Angelone e Arianna Lomolino. Nell’articolo introduttivo di Angelone e Lomolino si delinea una panoramica aperta agli eventi in streaming (prassi in precedenza collaudata da diversi teatri italiani), ai vari siti e canali YouTube, ai nuovi spazi scenici che concorrono alla definizione di appropriate e inedite drammaturgie verbali.

Anche la danza, spiega Lorenzo Conti, ha incrementato il live stream proponendo agli appassionati pregevoli rassegne, come il Festival Interplay Diffuso 2000 oppure il progetto Residenze Digitali. Altrettanto attiva si dimostra la lirica: secondo Giuseppe Montemagno oltre alla divulgazione degli spettacoli impediti dal Coronavirus, si sono realizzate nuove produzioni concepite per le piattaforme on line come Cassandra, in te dormiva un sogno di Marco Podda.

Non meno attivo è il settore Teatro ragazzi, capace di allargare il bacino dell’utenza – rileva Mario Bianchi – attraverso il ricorso alla creazione di web serie e podcast originali, nonché alla radio con programmi specifici. Compete a Laura Santini l’approfondimento delle iniziative intraprese dalle residenze soffermandosi, tra l’altro, sulla seconda edizione di Residenze Digitali con i suoi 178 progetti.

Di grande utilità il vocabolario proposto da «Hystrio» (realizzato da Nicola Arrigoni, Matteo Brighenti, Marco Menini, Laura Santini, Diego Vincenti e Giusi Zippo) in cui si raccoglie la terminologia web: da follower a keyword, da podcast a zoom.

Puntuale ed esaustiva è la ricostruzione del rapporto tra teatro e televisione firmata da Paola Abenavoli: avviato nel 1954, proseguito dai vari Strehler, Ronconi, Bene, fino alle recenti proposte di Andò, Martone ecc., in esso rimangono aperte le questioni circa la sua adeguatezza comunicativa e l’autenticità del suo valore artistico.

Spetta a Claudia Cannella fare luce sul progetto di una piattaforma culturale, una “Netflix della Cultura” poi denominata ITsART sostenuta dal ministro Dario Franceschini, poi caduta nel silenzio.

Nelle pagine di Pro & Contro Giuseppe Montemagno e Fausto Malcovati sollevano dubbi e perplessità sulla resa streaming di Lucia di Lammermoor al Teatro alla Scala per la regia di Davide Livermore; mentre Gerando Guccini e Diego Vincenti sottolineano le ambiguità e la patina di retorica del programma Ricominciamo da Rai3 di Felice Cappa, Stefano Massini e Massimo Romeo Piparo. Cosa bolle in pentola, in attesa della riapertura dei teatri, è il tema di Sara Chiappori, Laura Bevione e Stefania Maraucci, che rispettivamente si occupano di Milano, Torino, Napoli.

Conclude questo esaustivo e interessante Dossier Teatro on line una ricognizione internazionale sullo stato delle cose interne a Regno Unito (Jacopo Panizza), Francia (Montemagno), Spagna (Pino Tierno), Germania e Austria (Irina Wolf), Romania (Wolf), Stati Uniti (Laura Caparrotti).

Due sono i soggetti artistici immortalati nei Ritratti. Alessandro Toppi ripercorre il lavoro creativo di Teatrodilina salito alla ribalta nel 2009 con L’asino d’oro da Apuleio e seguito da spettacolo attenti alle sfumature della vita quotidiana, da Le vacanze dei signori Lagonia (2015) a Quasi Natale (2019). Della compagnia Biancofango, formata da Francesca Macrì e Andrea Trapani, si occupa Bevione proponendo la ricostruzione delle loro produzioni basate sulla sperimentazione delle arti figurative, come si ricava dall’iniziale Trilogia dell’inettitudine del 2006 al progetto Romeo e Giulietta, ovvero la perdita dei Padri / prove di drammaturgia dello sport con gli adolescenti realizzato nel 2014.

In Drammaturgia si legge un’intervista di Rita Frongia e Claudio Morganti rilasciata a Michele Pascarella, in cui si parla della Trilogia del tavolino, delle collaborazioni con Libero Gruppo di Studio d’arti Sceniche e con Maria Lai con la quale hanno realizzato nel 2020 l’opera radiofonica La maledizione. Piccolo viaggio senza ritorno, guardando da lontano il Rigoletto di Giuseppe Verdi.

Controcanto Collettivo occupa le pagine di Nati ieri. Attivo dal 2010, come ricorda Matteo Brighenti, il gruppo esplora i disagi del vivere civile con sapiente leggerezza fin dal primo spettacolo, NO-Una giostra sui limiti dei limiti imposti, per arrivare all’ultimo lavoro Settanta volte sette.

Nella ricca e aggiornata Biblioteca Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo raccolgono le schede relative alle novità editoriali italiane legate alla cultura dello spettacolo.

In Testi è pubblicato in versione integrale il libro La gloria. Paesaggio di ragazzi verso l’alba di Fabrizio Sinisi. Vincitrice di Forever Young 2020 - La Corte Ospitale, l’opera è ispirata alle vicende del giovane Hitler al tempo della bocciatura di ammissione all’Accademia delle Belle Arti di Vienna.

Le tante e utili informazioni de la società teatrale sono offerte da Roberto Rizzente.


di Massimo Bertoldi


Hystrio, a. XXXVI, n. 2, 2021

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