Il numero primaverile di «Hystrio» si apre con la consueta Vetrina.
Valeria Brizzi e Arianna Lomolino fanno il punto sulla situazione
dei teatri un anno dopo la chiusura per pandemia, rilevando la debolezza degli
interventi governativi e il «vuoto di obiettivi concreti» (p. 3).Nata a Brescia nel 2004, la Compagnia Teatro19 svolge la
propria attività artistica in spazi urbani periferici seguendo strategie
finalizzate alleducazione, alla cittadinanza e alla convivenza, come
raccontano le due fondatrici – Valeria Battaini e Roberta Moneta
– nellintervista rilasciata a Elena Scolari. Matteo Tamborrino
ci fa conoscere Spazio Kov di Asti. La sede è una chiesa sconsacrata e poi
convertita in «laboratorio abitato» (p. 5).
Vetrina prosegue con la Compagnia Lenz di Parma,
ora proiettata – secondo Laura Bevione – nella realizzazione di un
progetto triennale sulle Sacre Scritture e, come scadenza più imminente, nella
messinscena di La vita è un sogno di Pedro
Calderón de la Barca e di #3 Pupilla da
Le Eumenidi rilette in chiave
contemporanea.
Spetta a Mario Bianchi tracciare il
profilo di Teatro dellOrsa, associazione di promozione sociale fondata a
Reggio Emilia nel 2003 che si caratterizza per il coinvolgimento di attori
migranti, lattenzione verso il teatro per linfanzia, la realizzazione di
importanti eventi.
Nostos è il nome di un
piccolo teatro off attivo ad Aversa dal 2014 e aperto alla ricerca, come si
legge nel contributo di Alessandro Toppi. Attira lattenzione Write - Residenza
Internazionale di Drammaturgia in quanto unica residenza italiana interamente
dedicata alla scrittura teatrale. Il progetto è condotto dal messinese Tino
Caspanello e, come spiega Filippa Ilardo, è punto di incontro di
autori di nazionalità e culture teatrali diverse.
La Vetrina si conclude con
il contributo di Giuseppe Liotta e Roberto Rizzente sul gioco
degli scacchi – inteso come metafora di tensioni e di conflitti – nel teatro:
si rilevano pochi esempi di rilievo artistico che trovano il punto apicale nel
beckettiano Finale di partita.
Albarosa Camaldo firma larticolo di apertura di Speciale
Archivi, entrando nella ricca biblioteca e nellarchivio, ora anche
consultabile on line, del
Piccolo Teatro di Milano, nonché nel Museo teatrale alla Scala dove è conservata
la prestigiosa Biblioteca Livia Simoni. Bevione
ci introduce al Centro Studi Teatro Stabile di Torino, nato a seguito
dellacquisizione dellArchivio Storico di Lucio Ridenti e successivamente
arricchito dallinnesto del fondo Febo e Misa Mordeglia Mari. Presso la veneziana
Fondazione Giorgio Cini, come spiegano Roberto Canziani e Federico
Bellini, lIstituto per il
Teatro e il Melodramma diretto dal 2007 da Maria Ida Biggi conserva lArchivio
Eleonora Duse e gli importanti fondi di Luigi Squarzina e di Santuzza
Calì. Da non trascurare è lArchivio Storico delle Arti Contemporanee a
Porto Marghera.
Il Museo Biblioteca dellAttore di Genova, aperto nel
1966, oltre a raccogliere la documentazione relativa al Teatro Stabile della
città, si distingue per lorganizzazione di mostre e convegni. Tale istituto
possiede i fondi Silvio dAmico, Ermete Zacconi, Ruggero
Ruggeri, Alessandro Fersen, ecc., come ci informa Gianni Poli.
Molti sono gli archivi consultabili a Bologna: dalla mappatura compilata da Giuseppe
Liotta emergono la Biblioteca Comunale dellArchiginnasio, la Casa di
Riposo per Artisti Drammatici Italiani “Lyda Borelli”, il DAMS con lArchivio
Leo de Berardinis e quello di Kazou Ohno.
Speciale Archivi si sposta in Toscana dove Francesco
Tei segnala limponente Archivio Andres Neumann di Pistoia, il Centro di
Documentazione della Pergola, impreziosito dalle donazioni di Arnoldo Foà,
Orazio Costa e Paolo Emilio Poesio, e lArchivio del Teatro
Metastasio di Prato in cui si possono leggere le corrispondenze di Luca
Ronconi. Lucia Medri presenta il patrimonio di Roma, distribuito tra
la prestigiosa Biblioteca e Museo Teatrale del Burcardo, lArchivio
storico-culturale della Siae con i suoi 2.600 documenti e il recente Fondo Le
Pera. Stefania Maraucci presenta la mappatura degli archivi teatrali
napoletani, tra i quali primeggia la sezione Lucchesi Palli della Biblioteca
Nazionale con i suoi materiali relativi a Viviani, Eduardo De Filippo,
Giuseppe Patroni Griffi. Non secondarie sono la Biblioteca della sezione
teatrale della Certosa e Museo di San Martino e la Biblioteca Teatrale della
Siae “Gino Caprioli”.
Il viaggio in Sicilia compiuto da Giuseppe Montemagno
inizia dallArchivio dellistituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa,
continua nella Biblioteca-Museo regionale Luigi Pirandello a Caos, vicino a
Agrigento, in cui sono raccolti oltre 5.000 documenti, e si conclude al Museo
internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo, punto di
riferimento per i pupi siciliani, il teatro di figura e di tradizione popolare.
Infine, con il contributo di Giuseppe Montemagno ci si sposta
nellambito dellopera: gli archivi solitamente legati alle attività dei
principali enti lirici sono dal 2012 oggetto di un ambizioso progetto
ministeriale di recupero e valorizzazione.
La sezione Anniversari della rivista milanese
ricorda, grazie al contributo di Giuseppe Liotta, il centenario del
debutto di Sei personaggi in cerca
dautore al Teatro Valle di Roma assieme alle successive e fondamentali
interpretazioni, da Pitoeff a Reinhardt, da Costa a Strehler,
fino a Scaparro, Latini e Sinisi. Poli omaggia Aldo Trionfo
(1921-1989), personaggio eclettico e solitario nella sua azione culturale, a
partire dagli inizi al Teatro della Tosse di cui è stato cofondatore. Doveroso
è il ricordo di Turi Ferro (1921-2001) nellesposizione temporanea Turi Ferro e il Teatro Stabile di Catania -
Storia di un amore a cura di Sarah
Muscarà e Enzo Zappulla, di cui dà notizia Giuseppe Montemagno.
Teatromondo offre un esaustivo, importante
contributo di Riccardo Corcione e Maddalena Giovannelli relativo
a un report realizzato da Margherita Laera sullo stato della
drammaturgia europea nellambito del progetto Fabulamundi Playwriting
Europe: Beyond Borders? (2017-2020), focalizzando lattenzione sulle fucine
creative di Germania, Spagna, Romania, Austria, Francia, Polonia, Repubblica
Ceca, Inghilterra.
Dalle ceneri ormai trentennali del crollo della ex
Jugoslavia è maturata nel tempo una generazione di scrittori attenti alla
realtà dei conflitti bellici e identitari. Nel suo articolo Franco Ungaro
cita Goran Stefanovski, Dejan Dukovski, Almir Imširević, Bibljana
Srblianovic. Gli spettacoli della nostra vita è la nuova rubrica
di «Hystrio» in cui si raccolgono i “racconti”
dei collaboratori della rivista dedicati agli allestimenti ritenuti
fondamentali per la loro formazione di osservatori dei fatti del palcoscenico. Fabrizio
Sebastian Caleffi ricorda La classe morta di Kantor vista nel 1978
al Crt di Milano. Lo spettacolo rivelazione di Sandro Avanzo è il musical Priscilla,
la regina del deserto di Elliott e Scott applaudito nel 2010 al Palace di Londra. Hamletas di Eimuntas Nekrošius è levento narrato da Nicola Arrigoni che lo vide a Parma nel 1997 e lo ritrovò integro
nella sua bellezza venti anni dopo al Teatro Grande di Brescia. Infine, Carmelo
Antonio Zapparrata si
concentra sui Carmina Burana di Carl
Orff proposti dal coreografo Shen
Wei al Teatro San Carlo di
Napoli nel 2013.
Come il mondo
dello spettacolo si è rapportato alla pandemia è loggetto del Dossier Teatro
on line curato da Claudia Cannella, Ilaria Angelone e Arianna Lomolino. Nellarticolo introduttivo di Angelone e Lomolino
si delinea una panoramica aperta agli eventi in streaming (prassi in precedenza collaudata da diversi teatri
italiani), ai vari siti e canali YouTube, ai nuovi spazi scenici che concorrono
alla definizione di appropriate e inedite drammaturgie verbali.
Anche la danza,
spiega Lorenzo Conti,
ha incrementato il live stream proponendo agli appassionati pregevoli
rassegne, come il Festival Interplay Diffuso 2000 oppure il progetto Residenze
Digitali. Altrettanto attiva si dimostra la lirica: secondo Giuseppe
Montemagno oltre alla
divulgazione degli spettacoli impediti dal Coronavirus, si sono realizzate
nuove produzioni concepite per le piattaforme on line come Cassandra, in
te dormiva un sogno di Marco Podda.
Non meno attivo è
il settore Teatro ragazzi, capace di allargare il bacino dellutenza – rileva Mario
Bianchi – attraverso il
ricorso alla creazione di web serie e podcast originali, nonché alla radio con
programmi specifici. Compete a Laura Santini lapprofondimento delle iniziative intraprese dalle
residenze soffermandosi, tra laltro, sulla seconda edizione di Residenze
Digitali con i suoi 178 progetti.
Di grande utilità
il vocabolario proposto da «Hystrio» (realizzato da Nicola Arrigoni, Matteo Brighenti, Marco Menini, Laura Santini, Diego Vincenti e Giusi Zippo) in cui si raccoglie la terminologia web: da
follower a keyword, da podcast a zoom.
Puntuale ed
esaustiva è la ricostruzione del rapporto tra teatro e televisione firmata da Paola
Abenavoli: avviato nel 1954,
proseguito dai vari Strehler, Ronconi,
Bene, fino alle recenti
proposte di Andò, Martone ecc., in esso rimangono aperte le questioni circa
la sua adeguatezza comunicativa e lautenticità del suo valore artistico.
Spetta a Claudia
Cannella fare luce sul
progetto di una piattaforma culturale, una “Netflix della Cultura” poi
denominata ITsART sostenuta dal ministro Dario Franceschini, poi caduta nel silenzio.
Nelle pagine di Pro & Contro Giuseppe
Montemagno e Fausto
Malcovati sollevano dubbi e
perplessità sulla resa streaming di Lucia di Lammermoor al Teatro alla Scala
per la regia di Davide Livermore; mentre Gerando Guccini e Diego Vincenti
sottolineano le ambiguità e la patina di retorica del programma Ricominciamo da Rai3 di Felice
Cappa, Stefano Massini e Massimo Romeo Piparo. Cosa bolle in pentola, in attesa della riapertura
dei teatri, è il tema di Sara Chiappori, Laura Bevione e Stefania Maraucci, che rispettivamente si occupano di Milano, Torino,
Napoli.
Conclude questo esaustivo e interessante Dossier Teatro on line una ricognizione internazionale sullo stato delle
cose interne a Regno Unito (Jacopo Panizza), Francia (Montemagno), Spagna (Pino Tierno), Germania e Austria (Irina Wolf), Romania (Wolf), Stati Uniti (Laura
Caparrotti).
Due sono i
soggetti artistici immortalati nei Ritratti. Alessandro Toppi ripercorre il lavoro creativo di Teatrodilina salito
alla ribalta nel 2009 con Lasino doro
da Apuleio e seguito da spettacolo attenti alle sfumature della vita
quotidiana, da Le vacanze dei signori
Lagonia (2015) a Quasi Natale (2019).
Della compagnia Biancofango, formata da Francesca Macrì e Andrea Trapani, si occupa Bevione proponendo la ricostruzione
delle loro produzioni basate sulla sperimentazione delle arti figurative, come
si ricava dalliniziale Trilogia
dellinettitudine del 2006 al progetto Romeo
e Giulietta, ovvero la perdita dei Padri / prove di drammaturgia dello sport
con gli adolescenti realizzato nel 2014.
In Drammaturgia
si legge unintervista di Rita Frongia e Claudio Morganti rilasciata a Michele Pascarella, in cui si parla della Trilogia del tavolino, delle collaborazioni con Libero Gruppo di
Studio darti Sceniche e con Maria Lai con la quale hanno realizzato nel 2020 lopera
radiofonica La maledizione. Piccolo
viaggio senza ritorno, guardando da lontano il Rigoletto di Giuseppe Verdi.
Controcanto
Collettivo occupa le pagine di Nati ieri. Attivo dal 2010, come ricorda Matteo
Brighenti, il gruppo esplora
i disagi del vivere civile con sapiente leggerezza fin dal primo spettacolo, NO-Una giostra sui limiti dei limiti imposti,
per arrivare allultimo lavoro Settanta volte sette.
Nella ricca e aggiornata Biblioteca
Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo raccolgono le schede relative
alle novità editoriali italiane legate alla cultura dello spettacolo.
In Testi è pubblicato in versione integrale il
libro La gloria. Paesaggio di ragazzi
verso lalba di Fabrizio Sinisi. Vincitrice di Forever Young 2020 - La
Corte Ospitale, lopera è ispirata alle vicende del giovane Hitler al tempo
della bocciatura di ammissione allAccademia delle Belle Arti di Vienna.
Le tante e utili informazioni de la
società teatrale sono offerte da Roberto Rizzente.
di Massimo Bertoldi
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