Apre questo
numero di «Theaterheute» un servizio dedicato a “Rap und Theater”: un
genere musicale hip-hop molto diffuso in Germania, portatore di istanze di
libertà ed espressione di crude denunce di antisemitismo, che trova ampi
consensi culturali, tanto che diversi concerti si tengono in importanti sale
teatrali. È il caso, tra i tanti esempi, di Marteria & Casper
allOpenair-Bühne di Amburgo, oppure di Farid Bang, Aykut Anhan, Bushido, Melbeatz-Kool
Savas e Samy Deluxe applauditi sui palcoscenici berlinesi.
In Szene Corona si leggono due
pregevoli articoli che introducono questioni e analisi legate alla situazione
pandemica: Christophe Slaghmuylder, direttore artistico delle Wiener Festwochen, prima illustra il
clima di incertezza condiviso da artisti e pubblico, poi presenta i progetti in
cantiere per ledizione 2021 soffermandosi sui limiti degli spettacoli in streaming.
Luci e ombre sulla faticosa ripresa dello
spettacolo in Baviera emergono dalle dichiarazioni di Sibylle Broll-Pape
(curatrice della programmazione artistica dellETA Hoffmann Theater di
Bamberg), Bernd Sibler (assessore provinciale), Andrè Brücker (direttore dello
Stadttheater di Augsburg), Barbara Mundel (intendente dei Kammerspiele di Monaco)
e Andreas Beck (intendente del Bayerischen Staatsschauspiel). Oltre a
denunciare una situazione di grave deficit economico e di forti
perplessità sullorganizzazione della ripartenza, gli interessati condividono
una valutazione negativa circa il trasferimento delle rappresentazioni teatrali
sui canali delle piattaforme on line.
Malgrado i tre lockdown e i mancati sostegni governativi, il teatro in
Israele ha ridimensionato ma non interrotto la propria attività, come si legge
in un contributo firmato da Avishai Milstein – Chefdramaturg del Teatro
Beit Lessin di Tel Aviv – che ricorda, tra laltro, lAkko-Festival e
soprattutto i progetti del Nissan Nativ Acting Studio in cui primeggia la
shakespeariana Sommernachtstraum per
la luminosa regia dello stesso Milstein.
Le pagine di Inklusiv ospitano
unintervista a Peter Radtke, autore-attore diversamente abile scomparso nel 2020.
Emergono i disagi ma anche i riconoscimenti artistici di un interprete afflitto
da nanismo che ha lavorato nella compagnia del Burgtheater di Vienna,
distinguendosi, tra i tanti, in spettacoli tratti da Kafka quali Unruhige Träume (1992) e Ein Bericht für eine Akademie per la
regia di George Tabori (1998).
In Gesellschaft un acuto contributo di Wilhelm
Heitmeyer, docente delluniversità di Bielefeld, approfondisce obiettivi e
contraddizioni delle manifestazioni di protesta contro i provvedimenti
governativi in materia di pandemia, considerati non sempre coerenti con i
principi della democrazia liberale.
Il volume di Milo Rau, NTGent. Why Theatre? (Berlino, Verbrecher Verlag, 2020), in cui sono raccolte dichiarazioni sul significato
di fare teatro rilasciate dallo stesso autore e regista affiancato da suoi
collaboratori e artisti, è recensito in Theaterbuch da Franz Wille,
storico redattore della rivista berlinese.
Il testo del mese (Das Stück),
pubblicato in versione integrale in questo numero di «Theaterheute», è Wounds Are Forever di Sivan Ben Yishay,
autrice di commedie allestite al Nationaltheater di Mannheim e al Maxim Gorki
Theater di Berlino. Nellintervista la drammaturga approfondisce le caratteristiche
linguistiche e il taglio ideologico delle sue principali opere, dalle quali emerge la funzione civile del teatro.
In Aufführungen/Streams si parla di
progetti on line promossi da
prestigiosi teatri tedeschi per fronteggiare la nota interruzione dellattività
in presenza causata dal Coronavirus. Il Thalia Theater di Amburgo diretto da Joachim
Lux ha organizzato la rassegna Stories from Europe, includendo nel
programma anche Antigone in Molenbeek
di Stefan Hertmans, il pirandelliano Così
è (se vi pare) per la regia di Filippo Dini, Idioten (Lidiota) di Dostoevskij
affidato alla cura di Mattias Andersson.
Diaspora Europa è il titolo del festival digitale organizzato
dalla berlinese Volksbühne incentrato sui temi dellinclusione/esclusione e del
rispetto dei diritti umani nella nostra società. Tra i tanti interpreti si sono
distinti Dor Aloni con Hitler Baby One
More Time e Oxana Chi con Layla Zami Zuckermann in Durch Gärten. Eine Hommage an Tatjana Barbakoff. Di rilievo sono gli
spettacoli filmati al Deutsches Theater a partire dalla novità Woyzeck Interrupted che Mahin Sadri e Amir
Reza ricavano da Büchner, per proseguire con Nepski-Prospekt di René Pollesch.
INHALT
FOYER
Eva Behrendt Laut und deutlich
Speaking-up: 185 LGBTIQ-Schauspieler*innen outen sich, und «unständig»
Beschäftigten wird etwas geholfen
RAP UND THEATER
Tobi Müller
Deutschlands größte Schauspielschule
Hip-Hop und Theater haben mehr gemeinsam, als man denkt – ein gern übersehenes
Fels der darstellenden Kunst
SZENE CORONA «Wir müssen das Tempo rausnehmen»
Christophe Slagmuylder im Gespräch über die ungewisse
Planbarkeit der Wiener Festwochen
Silvia Stammen
Stimmungsbilder aus dem Trockendock
Ein Blück hinter die kulturpolitischen Kulissen und in
den Inntendanzbüros bayerischer Bühnen
INTERNATIONAL
Avishai Milstein
Im Jahr der Finsternis Auch nach drei Lockdowns behauptet sich das Theater in
Israel
THEATERARCHITEKTUR
Nikolaus Müller-Schöll
Welches Theater für welche Stadt? In Frankfurt/Main fließen stehen wichtige Entscheidungen zu Theaterbauten
an – und man sollte vorher grundsätzlich nachdenken, bevor man Entscheidungen
in Beton gießt
Falk Schreiber
Die innere Mitte Die Freie Szene in Hamburg bekommt eine «Mittelbühne»
INKLUSION
«Ich will nicht vor meiner Behinderung fliehen» Peter Radtke über ein Leben als Schauspieler mit
Glasknochen
GESELLSCHAFT
Wilhelm Heitmeyer
Wehret der Normalisierung! Autoritäre Bedrohungen der liberalen Demokratie und die
offene Gesellschaft im Ausnahmezustand
THEATERBUCH
Franz Wille
Kompaktes Legitimationsmenü Über 100 Künstler*innen beantworten die Frage «Why
Theatre»
DAS STÜCK
«Können wir bitte mal aufhören und reden» Sivan Ben Yishai über ihr neues Stück Wounds Are Forever
AUFFÜHRUNGEN/STREAMS
Falk Schreiber
Aus dem zersplitterten Europa Das Hamburger Thalia Theater verlegt das Festival
Lessingtage ins Netz
Anna Fastabend
Wenn Orangen wie Seifenblasen zerplatzen Das Digitalfestival «Diaspora Europa» an der Berliner
Christian Rakow
Wer hat die dicksten Pelze? Das Deutsche Theater Berlin streamt Amir Reza Koohestanis Digitalprojekt Woyzeck interrupted frei nach Büchner und
René Pollesch Theaterfilm Nepski-Prospekt
Wolfgang Kralicek
Kein Wort zu Viel Teresa Doplers Das
weiße Dorf in Wien
DATEN
Theater mit Online-Angeboten
TV-Theater
MAGAZIN
Die Dramaturgische Gesellschaft tagt mit Avataren
Zum Tod von Lars Norén: Das Massaker von Anröchte
Die Programmauswahlen des Berliner Theater-treffens – und
der Mülheimer Stücke
Werkausgabe Hermann Sinsheimer
Ein Nachruf auf Ludwig Fels
Vorschau
Impressum
di Massimo Bertoldi
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