Andrea Sani
Lo specchio della storia. Il grande cinema di ambientazione storica


Pisa, Edizioni ETS, 2019, 291 pp., euro 26,00
ISBN 9788846756015

Data di pubblicazione su web 04/05/2021

La copertina

Il dibattito sul cinema come fonte per la storia affonda le sue radici nei primissimi anni della diffusione del medium, dal cineoperatore polacco Boleslaw Matuszewski a Siegfried Kracauer, proseguendo con Marc Bloch, Lucien Febvre, Pierre Sorlin, fino al recentemente scomparso Marc Ferro. In questo corposo studio Andrea Sani riprende la metodologia delineata dagli studiosi citati indagando l'evoluzione del cosiddetto “film storico” attraverso una analisi della sua funzione, attitudine e forma nel raccontare e nel reinterpretare il succedersi dei secoli.

Nell'Introduzione viene dichiarato l'approccio storico-filologico, fondamentale per far luce su eventuali contraddizioni relative a definizioni presenti nel lessico comune (film storico, peplum, kolossal, war movie, ecc.) attribuendo a ciascun lemma una collocazione temporale ben definita. Delle singole produzioni viene evidenziata la propria funzione di strumento finalizzato ad allargare le conoscenze: sulla storia narrata; sulla storia del periodo in cui tali film sono stati realizzati; sulle ripercussioni che essi hanno esercitato sulla società e sulla Storia stessa.

La divisione del volume in cinque macro-sezioni consente al lettore di addentrarsi in un percorso diacronico non di tipo “produttivo” ma legato alle rispettive ambientazioni storiche: dall'Antica Roma alla guerra del Vietnam. Sani inizia con una rilettura del genere peplum partendo da Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone accennando alla proliferazione dei kolossal in Italia dagli anni Dieci agli anni Trenta –, ponendo in luce alcuni parallelismi con l'industria hollywoodiana, in particolare dalle opere di Cecil B. DeMille alla rinascita del genere con Il gladiatore (2000) di Ridley Scott e Troy (2004) di Wolfgang Petersen. Con un linguaggio semplice e accessibile anche ai non addetti ai lavori, l'autore pone alcune premesse sulla rappresentazione cinematografica del Medioevo sostenendo che «il cinema storico di ambientazione privilegia soprattutto l'ordine dei guerrieri, trascurando le figure dei chierici e dei contadini» (p. 56), riallacciando il discorso su varie figure eroiche come quelle di Robin Hood, Rodrigo Diaz de Bivar e Enrico II Plantageneto.

Giungendo all'Età Moderna, Sani si sofferma su alcune questioni connesse al territorio britannico, dagli eccessi di Enrico VIII, allo scisma anglicano, alle interpretazioni attuate sullo schermo delle opere shakespeariane, ragionando sul diritto alla manipolazione e sulla critica in caso di assoluta fedeltà, asserendo che in tal caso «una certa critica cinematografica è subito pronta ad accusar il regista di “piatta” e “inerte” trascrizione» (p. 104). Successivamente l'autore dedica un capitolo al Settecento europeo “visto” da Stanley Kubrick, in particolare in Barry Lyndon (1975), pellicola di inestimabile valore interpretata da un punto di vista filosofico e comparata con altre pellicole del regista, in particolare con 2001: Odissea nello spazio (1968).

Arrivando al XIX secolo si ritorna al filone bellico analizzando le libertà interpretative nei confronti della storia da parte di Peter Weir in Master & Commander (2003), nel quale viene messo in scena il conflitto tra Francia e Inghilterra all'epoca della battaglia navale di Trafalgar (1805). Topos cinematografico ricorrente nelle ambientazioni ottocentesche americane è sicuramente il Far West. A tal proposito Sani analizza sapientemente due opere di John Ford: The Horse Soldiers (1959) e Cheyenne Autumn (1964), rispettivamente sulla Guerra civile americana (1861-1865) e sul rapporto conflittuale degli statunitensi con i nativi. Secondo lo studioso, a un certo punto «l'invasione dei territori indiani da parte dei bianchi cresce in modo esponenziale, mossa dalla corsa all'oro, dal commercio delle pelli di bisonte, dall'espansione della rete ferroviaria e dall'allevamento» (p. 149). Completa la sezione una panoramica sul rapporto tra cinema italiano e Risorgimento, a partire dal 1905 fino a due opere emblematiche di Luchino Visconti: Senso (1954) e Il gattopardo (1963).

Chiude il volume la sezione Novecento, nella quale si ripercorrono le principali tappe storiche e sociologiche del secolo rimandando a pellicole di ambientazione bellica come Orizzonti di gloria (1957) di Kubrick, nella quale «la guerra è un grande gioco, in cui i soldati risultano delle pedine destinate a essere sacrificate» (p. 177). In queste pagine emerge con spessore un ragionamento esaustivo del concetto di “antimilitarismo” (per entrambi i conflitti mondiali) che permea anche film italiani come La Grande guerra (1959) di Mario Monicelli e Tutti a casa (1960) di Luigi Comencini. Ampio spazio viene dedicato al cinema di propaganda (incluso quello di animazione disneyana) e ai cosiddetti Viet-Movies come Il cacciatore (1978) di Michael Cimino e Apocalypse Now (1979) di Francis Ford Coppola.

Insomma, quello di Sani è un viaggio lungo più di duemila anni che incuriosisce soprattutto per la semplicità con la quale vengono intraprese letture filosofiche e per l'attenzione (doverosa) a quella Storia che, appunto, è forma, fonte e agente.



di Giuseppe Mattia

Lo specchio della storia. Il grande cinema di ambientazione storica

Indice


Edizioni ETS

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Indice

 

 

Introduzione. Le tre funzioni del cinema storico

Gli “ingredienti” del cinema storico

Il cinema storico come forma di scrittura del passato

Il cinema storico come fonte storica

Il cinema storico come agente di storia

 

 

PARTE I - ANTICHITÀ

 

Capitolo 1

Nascita, declino e trasformazione del peplum

      1.1. I kolossal sull’antichità

      1.2. Le età del peplum

      1.3. Il capolavoro: Ben-Hur di W. Wyler

      1.4. Una memorabile corsa dei carri

      1.5. I kolossal degli anni Sessanta: La caduta dell’Impero romano

      1.6. Morte e rinascita del peplum: Il gladiatore di R. Scott

      1.7. L’Antichità ritrovata

 

 

Capitolo 2

La Roma dei kolossal: Spartacus di Stanley Kubrick

      2.1. Spartacus da A. Mann a S. Kubrick

      2.2. L’eroe della libertà

      2.3. Verità e finzione

      2.4. Storia romana e lotta di classe

      2.5. Liste di proscrizione e maccartismo

      2.6. Nel segno di Stanley Kubrick

 

 

PARTE II - MEDIOEVO

 

Capitolo 3

Cinema e cavalleria: El Cid e Il principe guerriero

      3.1. La figura del cavaliere

      3.2. I cavalieri di Hollywood

      3.3. El Cid

      3.4. Il Principe guerriero

 

Capitolo 4

Il Medioevo smitizzato: Il Leone d’inverno e Robin e Marian

      4.1. Enrico II Plantageneto

      4.2. Il Leone d’inverno

      4.3. Il mito di Robin Hood

      4.4. Robin e Marian

 

Capitolo 5

Il ritorno dei cavalieri: Braveheart - Cuore impavido

     5.1. I cavalieri stellari

      5.2. William Wallace

      5.3. Cuore Impavido

      5.4. Robert Bruce re di Scozia

 

Capitolo 6

Le crociate secondo Ridley Scott

      6.1. La caduta di Gerusalemme

      6.2. Kingdom of Heaven

      6.3. Lo schematismo ideologico di Ridley Scott

      6.4. Gli anacronismi del film

      6.5. La potenza visionaria delle battaglie

      6.6. La magnanimità di Saladino

 

 

PARTE III – ETÀ MODERNA

 

Capitolo 7

Lo scisma d’Inghilterra: Un uomo per tutte le stagioni

      7.1. La Riforma in Inghilterra

      7.2. Un uomo per tutte le stagioni

      7.3. La gerarchia dei valori

      7.4. Imprecisioni storiche

 

Capitolo 8

L’antisemitismo nella Venezia del XVI secolo: Il mercante di Venezia

      8.1. Aggiornare Shakespeare?

      8.2. Il dramma della vendetta

      8.3. Tra Venezia e Belmonte

      8.4. Il punto di vista di Shakespeare (e di Radford)

 

Capitolo 9

Barry Lyndon e il Settecento secondo S. Kubrick

      9.1. Ascesa e caduta di un avventuriero

      9.2. Una visione tragica della storia

      9.3. La “filosofia” di Stanley Kubrick

      9.4. L’impassibilità dello sguardo

 

Capitolo 10

Il cinema e la Rivoluzione francese: Il Mondo nuovo e Danton

      10.1. Il cinema controrivoluzionario

      10.2. Il mondo nuovo di Ettore Scola

      10.3. La microstoria

      10.4. Danton di Andrzej Wajda

      10.5. Robespierre versus Danton    

 

 

PARTE IV – OTTOCENTO

 

Capitolo 11

Master & Commander: Sfida ai confini del mare e le battaglie navali napoleoniche

      11.1. Il cinema antinapoleonico

      11.2. Francia contro Inghilterra

      11.3. La supremazia navale inglese

      11.4. Due personalità a confronto

      11.5. Tra disciplina e umanità

 

Capitolo 12

Il valore storico del cinema western: Soldati a cavallo e Il Grande Sentiero

      12.1. Il Far West fra storia e mito

      12.2. L’incursione del colonnello Marlowe

      12.3. Un punto di vista super partes

      12.4. Autunno cheyenne

      12.5. Genocidio

      12.6. Dalla parte degli indiani

 

Capitolo 13

Un film maledetto di M. Cimino: I cancelli del cielo

      13.1. Un regista reazionario?

      13.2. The Johnson County War

      13.3. La crisi dell’American dream

      13.4. Storia di un fallimento

      13.5. Un capolavoro del western

 

Capitolo 14

Il Risorgimento come rivoluzione mancata: Il Gattopardo

      14.1. Cinema italiano e Risorgimento

      14.2. Il Gattopardo di Luchino Visconti

      14.3. Il gattopardismo

      14.4. Il dibattito storiografico sul Risorgimento

      14.5. Le due anime di Luchino Visconti

 

PARTE V – NOVECENTO

 

Capitolo 15

La Prima guerra mondiale sul fronte franco-tedesco: Orizzonti di gloria

      15.1. Il Formicaio

      15.2. Una partita a scacchi

      15.3. Antimilitarismo kubrickiano

      15.4. Un film “agente di storia”

 

Capitolo 16

La storia d’Italia secondo la “commedia all’italiana”: da La Grande guerra a Tutti a casa

      16.1. Il neorealismo e la commedia all’italiana

      16.2. La Grande Guerra

      16.3. La marcia su Roma

      16.4. Tutti a casa

 

Capitolo 17

La Seconda guerra mondiale e i prigionieri di guerra: Il ponte sul fiume Kwai

      17.1. La Ferrovia della Morte

      17.2. L’irriducibile colonnello Nicholson

      17.3. Due civiltà a confronto

      17.4. Un kolossal d’autore

 

Capitolo 18

L’immagine del nazismo nei disegni animati di Walt Disney

      18.1. La produzione disneyana per il Canada

      18.2. Propaganda and Entertainment

      18.3. The New Spirit e The Spirit of ’43

      18.4. Der Fuehrer’s Face, Education For Death, Reason and Emotion e Chicken Little

 

Capitolo 19

Il totalitarismo: Hannah Arendt e Le vite degli altri

      19.1. I regimi totalitari

      19.2. Hannah Arendt di Margarethe von Trotta

      19.3. La Repubblica Democratica Tedesca come sistema totalitario

      19.4. Le vite degli altri di Florian Henckel von Donnersmarck

 

Capitolo 20

Gli USA e la guerra del Vietnam: Il Cacciatore e Apocalypse Now

      20.1. La Guerra del Vietnam

      20.2. I Viet-movies

      20.3. Il Cacciatore

      20.4. La roulette russa

      20.5. Apocalypse Now

      20.6. Hearth of Darkness

      20.7. Un film antimilitarista

      20.8. Da Apocalypse Now Redux ad Apocalypse Now Final Cut

 

Appendice

Schede dei principali film storici

 

Bibliografia