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Santa Subito, regia di Alessandro Piva Eventi

Dopo trenta anni dal femminicidio della giovane attivista cattolica Santa Scorese, SkyArte ripropone il documentario Santa Subito di Alessandro Piva, premiato nel 2019 alla XIV edizione della Festa del cinema di Roma con il BNL People’s Choice Award. La giovane Santa, fotografata in figura intera, guarda verso il mare in tempesta, con un cappotto rosso, con un viso sereno, volgendo le spalle allo spettatore. Già nella stupenda locandina, il regista sembra indicare un percorso che lentamente si dipanerà per tutti i sessanta minuti, tra testimonianze e ricostruzioni: il mare agitato non fa paura; il mare in tempesta, anche se catastrofico, verrà affrontato con serenità, consapevolezza, dedizione.

Fin dal suo folgorante esordio nel 1999 con LaCapaGira (scritto dal fratello, Andrea, e completamente in dialetto barese), Piva si è diviso tra puro e forte cinema di finzione e lavori documentaristici che si caratterizzano per la precisione nella ricostruzione dei fatti e della messa in ombra dell’oggettività autoriale, che rende il rapporto documentario-spettatore stranamente più fluido, quasi invisibile, ponendo in seria questione il fine del lavoro, che deve rientrare in quella schiera di pellicole etichettabili con la dicitura di docu-film.

In quello che è il suo quarto documentario Piva (che qui scrive, dirige regia e fotografia, monta e produce) alza in “punta di dita” il velo del “fatto” e cerca di guardare al profondo, scavando nei ricordi dei familiari e gli amici più stretti della giovane Santa. Il viaggio (fisico, mentale, metaforico, visivo, sonoro) diventa occasione di domande, forse tra gli scopi principali di quel prodotto cinematografico che è il documentario, creando situazioni di “dubbio”, riflessione, introspezione sui massimi sistemi del “giusto” e dello “sbagliato”, di religione e ateismo.

La cura per la costruzione dell’inquadratura, attraverso un uso originale di location e fotografie che sembrano prendere vita, lascia a bocca aperta; la strabiliante, estraniante colonna sonora curata dal ventunenne Mattia Vlad Morleo viaggia di pari passo con il montaggio; la lettura degli scritti di Santa, tramite la suggestiva voce di Federica Torchetti, mette i brividi. Piva si sposta, si mette da parte e racconta: sta a noi decidere cosa ascoltare.

 

di Pietro Ammaturo




 
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