È dedicato alla festa e allo spettacolo agli albori dellEuropa moderna il
sesto numero della rivista «Arti dello Spettacolo / Performing Arts». Il
volume, curato da Margaret Shewring e Leila Zammar, raccoglie una
corposa serie di contributi incentrati sugli spettacoli allestiti nei grandi
palazzi e nei tessuti urbani in occasioni festive. Messinscene sontuose e
composite – comprendenti danza, musica, tornei e meraviglie scenotecniche – dai
fini politici, economici e culturali.
Donatella Gavrilovich
introduce la raccolta di saggi omaggiando il lavoro trentennale di Ronnie
Mulryne. Nei contributi che seguono si analizza, più o meno approfonditamente,
la spettacolarità europea in un arco diacronico di lunga durata (dal XV al
XVIII secolo). Allinsegna della multidisciplinarietà si pone laccento sulla
cultura materiale, cogliendone le tracce in diari, lettere, resoconti,
incisioni e opere di drammaturghi, compositori, coreografi, architetti.
Procedendo per esempi, Bram Van Leuveren confronta
feste e spettacoli di corte nella prima età moderna, superando i confini fra gli
stati. Nel corso del Cinque e Seicento varcano le frontiere maestranze,
competenze e mode. Carlo Fanelli si sofferma sulla Calandria di Bernardo
Dovizi da Bibbiena, messa in scena per la prima volta a Urbino nel 1513 ed
esportata a Lione nel 1548. Lo spettacolo supera anche i muri del palazzo,
articolandosi tra strade e piazze addobbate a festa: Iain Fenlon
illustra lingresso cerimoniale a Brescia del Cardinale Giovan Francesco
Morosini nel 1591, mentre Marie-Claude Canova-Green si occupa più in
generale dei trionfi nella Francia del XVII secolo.
Tobias C. Weibmann
legge lo spettacolo come strumento per costruire unidentità nazionale, osservando
in particolare lesempio di Roma. La festa è – tra laltro – occasione di
incontro; lo attesta H. Neville Davies attraverso il caso di Enrico VIII
e Anna Bolena, riflettendo sulla messinscena di Shakespeare e sullopera
pittorica di Thomas Stothard. Matteo Tamborrino presenta un contesto
diverso, quello della Siena repubblicana (prima dellannessione medicea nel
1559), caratterizzato da una vivacità culturale e spettacolare che vede in
primo piano la Congrega dei Rozzi e lAccademia degli Intronati.
Di fondamentale importanza il ruolo di
ingegneri e architetti: Francesca Bortoletti getta luce sulla cosiddetta
“festa del Paradiso”, allestita dal poliedrico Leonardo da Vinci presso
la corte milanese di Ludovico Sforza. Osservando alcuni disegni
conservati al Metropolitan Museum di New York, Leila Zammar reinterpreta
il progetto incompleto di Francesco Romanelli per un boccascena: lo
stemma della famiglia Barberini induce a collocare lartista nellambito
dellofficina romana. Esther Merino aggiunge un contributo sulla
scenografia e sulla scenotecnica a Firenze nella seconda metà del Seicento,
concentrandosi su figure del calibro di Giulio e Alfonso Parigi, Ferdinando
Tacca e Stefano della Bella, senza prescindere dalleredità
brunelleschiana e vasariana. Interessante anche il capitolo dei fuochi
artificiali e degli spettacoli acquatici, trattato in questa sede da Nikola
Piperkov e Felicia M. Else. Il primo affronta largomento attraverso
lesempio di Claude-François Ménestrier, mentre Else si concentra
sulla naumachia rappresentata a Palazzo Pitti (Firenze) nel 1589 in occasione
del matrimonio di Ferdinando I de Medici e Cristina di Lorena.
Gli interventi di Margaret M. McGowan, Valentina
Panzanaro e Monique Chatenet riguardano danza e balletto. A partire
dagli esperimenti compiuti presso lAcadémie de Poésie et de Musique – fondata
nel 1571 a Parigi –, McGowan ipotizza un filo rosso tra i balletti allestiti
presso le corti francesi alla fine del Cinquecento e leredità della danza
greca. Panzanaro passa in rassegna la drammaturgia ballettistica alla corte di Lorenzo
Onofrio Colonna nel secondo Seicento. Infine Monique Chatenet traccia un excursus sulle
sale da ballo progettate da importanti architetti nelle residenze dei Valois,
ispirate in parte alla tradizione medievale. Su
feste e spettacoli in Francia, in particolare presso la corte di Francesco I
(1515-1547), è focalizzato anche il saggio di Richard Cooper.
Sydney Anglo ripercorre
brevemente la storia del torneo cavalleresco, pratica scenica che conosce uno
sviluppo discontinuo in Europa; la studiosa propone un nuovo approccio al tema
a partire dalla varietà (e talvolta dalla discordanza) delle fonti. Fernando
Matos Oliveira e Maria Luisa Malato compiono un salto temporale
prendendo in esame feste e spettacoli organizzati in occasione
dellinaugurazione della statua equestre di Giuseppe I re del Portogallo
nel 1775.
Il volume si conclude con la ricerca work
in progress di Melanie Zefferino attorno al rapporto fra spettacolo
e rito devozionale in epoca medievale.
di Benedetta Colasanti
Di
seguito lindice del volume:
History of
the Chivalric Tournament: A New Approach
SYDNEY
ANGLO
Crossing
Borders: Comparative and Transnational Approaches to Court and Civic Festivals
in Early Modern Europe
BRAM VAN
LEUVEREN
Dancing in
Late Sixteenth-Century France: The Greek Legacy
MARGARET
M. McGOWAN
“Con
sinfonia e balli superbi”. Drammaturgia dei balletti alla “magnifica corte” di
Lorenzo Onofrio Colonna (Roma 1659-1689)
VALENTINA
PANZANARO
Celebrating
as a Nation. The Festival Life of Foreign Communities and Identity Building in
Early Modern Rome
TOBIAS
C. WEIBMANN
Tra
festa e spettacolo: un “Sacrificio” accademico per il Carnevale senese
MATTEO
TAMBORRINO
Stretching
the truth: festivity, re-enactment and creative invention
H. NEVILLE
DAVIES
Performance
in French Court Festivals under François Ier
RICHARD
COOPER
La “grande
salle du bal” et son role dans la formation de la salle de théatre
rectangulaire ò la française
MONIQUE
CHATENET
“LArt du
luxe”: Claude-François Ménestrier et la rhétorique du feu dartifice
NIKOLA
PIPERKOV
La
messa in scena della “Calandria” di Bibbiena a Lione il 27 settembre 1548
CARLO
FANELLI
Il
“Paradiso” di Leonardo da Vinci. Politica, astrologia e teatro
FRANCESCA
BORTOLETTI
A political
interpretation of a proscenium arch designed by Francesco Romanelli for the
opera “San Bonifazio” (1638)
LEILA ZAMMAR
Spectacles
of Fire and Water: Performing the Desctructive Forces of Early Modern Naval
Battles
FELICIA
M. ELSE
“Ecce
Sacerdos Magnus”: The Entry of Giovan Francesco Morosini, Brescia 1591
IAIN FENLON
Sense et
fonction de lornament dans lentrée royale en France au XVIIe
siècle
MARIE-CLAUDE
CANOVA-GREEN
Teatro
y Escenografia en Florencia en la seguenda mitad del Seicento. Mutaciones
fin de siglo
ESTHER
MERINO
Performance
and Intelligentsia around the Inauguration of an Equestrian Statue in the
Eighteenth Century
FERNANDO
MATOS OLIVEIRA
MARIA
LUISA MALATO
Work in
progress
Prayer and
Performance in the Middle Ages: Two Unpublished Processional and Animated
Sculptures of the Crucified Christ from Piedmont
MELANIE
ZEFFERINO
Focus
JRM:
inspirational colleague, teacher, scholar and friend
MARGARET
SHEWRING
An
all-round master of arts: working with Ronnie Mulryne
IAN
BROWN
LOrizzonte
europeo di J.R. Mulryne. Ventanni di rinnovamento dei Festival Studies
MARIA
INES ALIVERTI
|