Bernardo Bertolucci, Il mistero del cinema, a cura di M. Guerra, Milano, La Nave di Teseo, 2021
Dato alle stampe in occasione degli ottant'anni
dalla nascita di Bernardo Bertolucci, Il mistero del cinema,
edito da La nave di Teseo e GEDI, è la trascrizione della Lectio Magistralis
tenuta dallo stesso regista nel 2014, quando, proprio al Regio di Parma filmato
in Prima della rivoluzione, ricevette la Laurea Honoris Causa in Storia
e critica delle arti e dello spettacolo. Il titolo non solo si rifà in parte
alla sua prima raccolta di poesie, In cerca del mistero (1962), ma
ancora di più alla consapevolezza di «non
essere riuscito a comprenderlo quel mistero e di aver rinunciato alla sua
soluzione» (p. 84).
In copertina il regista fissa il lettore, in
posa provocatoria, quasi un cowboy contemporaneo, emblematico e chiarissimo,
proprio come i suoi personaggi, racchiusi sempre in una doppia identità. La lectio del regista di Novecento è
composta da piccolissimi paragrafi che sono tuffi continui nel suo vissuto
personale e artistico: il ricordo del padre Attilio, che detta al
telefono le recensioni dei film; il rapporto di odio-amore e padre-figlio con Pier
Paolo Pasolini; il racconto della cena con il suo mito Jean-Luc Godard,
che lo invogliava a mollare tutto, partire per il mondo e realizzarne un
documentario; i film ribattezzati Miura, che cozzano con
l'interpretabilità spettatoriale, comprensibili, paradossalmente, solo al
regista. E poi i rapporti con i produttori sempre difficili e a tratti
paradossali, la costruzione e la ricerca del luogo di un film; una quanto mai
recente riflessione sullo stile: «Il
momento stilistico è anche il momento in cui ti sembra di sentire la vita del
film» (p. 68).
Il cinema per Bertolucci è un'esperienza soprattutto
fisica, che non può non staccarsi dalla scrittura e dalla capacità di stupirsi
nel guardare le cose con occhio diverso, capace di cambiare le cose, creando un
ponte tra materia e sogno, tra visione e rappresentazione, chiosando in un
paragrafo: «Il cinema è accecante» (p. 44). Impreziosiscono il volume l'appassionata
introduzione della moglie di Bernardo, Clare Peploe e la precisa postfazione
a cura di Michele Guerra. Insieme al documentario No End Travelling
(2019) e il volume La mia magnifica ossessione (2010), le pagine de Il
mistero del cinema diventano un'ulteriore interessante fonte di riflessione
sull'arte di un maestro che ha lasciato un'impronta ancora vivissima nel cinema
italiano (e non solo).
di Pietro Ammaturo
Di seguito l'indice del volume:
Sommario
Prefazione di Clare Peploe
Il mistero del cinema
La mia magnifica ossessione
Casarola
Pier Paolo
La commare secca
Produttori
Attilio
Crisi
Miura
Luoghi
Camerasutra
Stile
Niente
Finale
L'ultimo Bertolucci Postfazione di Michele Guerra