La chiusura a
novembre dei teatri tedeschi, per fronteggiare la nuova ondata di Coronavirus,
ha compromesso lavvio della nuova stagione e costretto a trasferire le produzioni
sulle piattaforme on line. Se ne parla nella sezione Streams & Start
di questo numero di «Theaterheute». Lapertura spetta a Der Zauberberg: tratto dallomonimo
romanzo di Thomas Mann e affrontato da Sebastian Hartmann che lo
aveva già allestito dieci anni fa a Lipsia, sul palcoscenico del Deutsches
Theater di Berlino va in scena uno spettacolo onirico affidato
allinterpretazione di Linda Pöppel, Manuel Harder, Niklas
Wetzel.La versione livestream
caratterizza anche gli altri allestimenti tedeschi: il Deutsches Schauspielhaus
di Amburgo ha realizzato la messinscena di Geschichten
aus dem Wiener Wald di Ödön von Horvàth a cura di Heike Marianne
Goetze che dirige una compagnia formata da Simon Brussis, Julia
Wieninger, Eva Maria Nikolaus, Maximilian Scheidt, Josef
Ostendorf e Daniel Hoevels.
Alle dichiarazioni
dei direttori dei principali teatri dellarea tedesca in merito alle difficoltà
incontrate a livello organizzativo, segue la recensione di Liebe. Eine argumentative Übung di Silvan Ben Yishai in
scena ai Kammerspiele di Monaco. La regia di Heike Marianne Goetze affronta un
testo incentrato sulla figura di Olivia, la pigra compagna di Braccio di Ferro con
le sue problematiche di stampo femminista legate soprattutto al desiderio di
indipendenza, come bene ha interpretato la voce monologante di Johanna
Eiworth.
Nello stesso
teatro sono stati applauditi Habitat/München
(pandemic version) della coreografa Doris Uhlich e Touch di Falk Richter condiviso
con la coreografa Anouk van Dijk: corpi avvolti nel nylon danzano nel
rispetto delle distanze anti-Covid per comunicare le insicurezze della nostra
società e lisolamento affettivo delle persone. Eine Jugend in Deutschland, che
si ispira allomonimo romanzo di Ernst Toller, è il titolo dello spettacolo
ideato da Jan-Christoph Gockel sui tentativi rivoluzionari di oggi, a partire
dalle esperienze in Bielorussia. Di spessore è risultata la prova degli
interpreti, tra i quali figurano Andre Benndorff, Sebastian Brandes,
Julia Gräfner, Walter Hess, Leoni Schutz, Martin Weigel.
Compete ad Antù
Romero Nunes la messinscena di Metamorphosen
di Ovidio secondo una linea di regia propensa allambientazione
contemporanea, per sottolineare leternità dellopera latina consegnata alle
competenze di una compagnia di giovani attori, tra i quali emergono Michael
Klammer, Marie Löcker, Aenne Schwarz e Paula Beer, che
si sono esibiti sul palcoscenico dello Stadttheater di Basilea.
Allo stesso
pubblico è stato proposto il dramma Das
Ende der Welt, wie wir es kennen, novità di David Lindermann
allestita da Jörg Pohl anche protagonista, assieme a Gala Othero
Winter, di una storia con al centro una comunità che, consapevole della
imminente fine del mondo, decide di essere più equa e solidale.
Il nuovo direttore
dello Schauspielhaus di Dresda, Alexander Kohlmann, ha impostato la
programmazione del teatro sulla riflessione del ruolo della scienza. In merito
spicca la novità Nachts im Ozean di Michel
Decar, al debutto come regista che si avvale del contributo attorale di Niklas
Herzberg, Laura Eichten e Roman Weltzien.
Mission Mars di Björn SC Deigner è una visione
inquietante del pianeta terra visto dallo spazio, con il suo degrado
ambientale. Stefan Korves, Cara-Maria Nagler e Nicole Widera
sono i nomi degli interpreti mossi dalla meticolosa regia di Kevin Barz.
In Parkbank-Gespräche
si leggono due interessanti interviste rilasciate da Alexander Karschnia
– drammaturgo e studioso – e dal regista teatrale Stephan Kimmig. Gli
argomenti affrontati ruotano intorno ai cambiamenti della funzione del teatro
nelletà della pandemia, nella certezza di un possibile ritorno alla situazione
preesistente, da cui nasce una condivisa tensione per la rigenerazione anche
dei linguaggi.
La sezione Akteure
della rivista berlinese è dedicata al profilo di Taner Sahintürk, attore
di primo piano del Gorki Theater di Berlino a partire dalla stagione 2013-2014
dove si è distinto, tra laltro, in In My
Room di Falk Richter, in Yes
but No di Yael Roven e nel cechoviano Der Kirschgarten (Il giardino
dei ciliegi). In precedenza figura nelle compagnie del National Theater di
Mannheim dello Stadttheater di Düsseldorf. Di non trascurabile importanza
artistica è la sua partecipazione a numerose produzioni cinematografiche e
televisivo.
In Burning
Issues si dà notizia dellomonimo forum che riunisce artisti e
professionisti dei media di tutta la Germania per rendere il settore più democratico
e funzionale. Attraverso lezioni, discussioni, interventi artistici e
performances in rete, si affrontano problematiche piuttosto complesse, come il
peso del sessismo e le varie discriminazioni che decidono carriere nel mondo
dello spettacolo.
Il testo del mese,
pubblicato in versione integrale nelle pagine di Das Stück, è Deinen Platz in der Welt di Dominik Busch, che ha debuttato
allo Stadttheater di Bielefeld per la regia di Dariusch Yazdkhasti e
linterpretazione di Cornelius Gebert, Brit Dehler e Leona
Grundig.
di Massimo Bertoldi
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