Theaterheute, Nr. 2, Februar 2020



72 pp., euro 15, 00
ISSN 0040 5507

Data di pubblicazione su web 31/08/2020

Theaterheute, Nr. 2, Februar 2020

Un lungo servizio dedicato al Musical apre questo numero di «Theaterheute»: un genere spettacolare caratterizzato dal rinnovamento del linguaggio in parallelo alla scelta dei repertori che si dimostrano aperti alla rappresentazione di personaggi e situazioni d'attualità. Il “classico” Oklahoma di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein (1943) allestito da Daniel Fish al Circle in The Square Theater di New York è ricco di piccanti situazioni. Hadestown di Anais Mitchell, moderna versione del mito di Orfeo ambientato in una cantina jazz, presenta velati, polemici riferimenti alla politica di Trump, in particolare al muro lungo il confine messicano: in scena al Walter Kerr Theatre, è diretto da Rachel Charkin e interpretato da Eva Noblezada, André De Shields e Reeve Carney. Il bullismo nelle scuole è affrontato in Dear Evan Hansen – musiche di Benj Pasek e liriche di Justin Paul) – frutto della limpida regia di Michael Greif e della prova corale di una compagnia di giovani attori impegnati sul palco del Music Box Theatre di New York. Problematiche legate all'Aids costituiscono il fulcro narrativo di Inheritance di Matthew Lopez di scena all'Ethel Barrymore Theatre per la regia di Stephen Daldry.

a ricca sezione di Aufführungen/Neue Stücke, in cui sono raccolte le recensioni delle principali produzioni dei teatri dell'area tedesca, inizia ai Kammerspiele di Monaco dove Toshiki Okada ha allestito il suo The Vacuum Cleaner, cupa storia di isolamento relazionale all'interno di un nucleo famigliare affidata alle competenze interpretative di Julia Windischbauer, Walter Hess, Damian Rebgetz, Annette Paulmann e Thomas Hauser. Nella programmazione del Residenztheater figura il molieriano Der eingebildete Kranke (Le malade imaginaire) affrontato dalla regia di Peter Licht e Claudia Bauer che declinano il testo nella parodia con sfumature talvolta macabre. Di rilievo è risultata la prova della compagnia formata da Thomas Lettow, Pia Händler, Max Rothbart, Myriam Schröder e Cornelius Borgolte.

Scrittore e drammaturgo quasi dimenticato, Karl Schönherr è riabilitato dalla messinscena di Glaube und Heimat, commedia da sempre considerata manifesto dell'identità spirituale e politica della tradizione contadina tedesca proposta al Berliner Ensemble secondo la lettura filologica di Michael Thalheimer che si avvale del contributo di pregevoli attori quali Tilo Nest, Andreas Döhler, Martin Rentzsch, Stefanie Reinsperger, Laura Balzer e Josefin Platt. La rappresentazione di Iphigenie in Aulis, progetto che accorpa le versioni di Goethe e Schiller, presenta toni aspri e forti tensioni tra i personaggi quale segno impresso dalla regia di Anne Lenk nello spettacolo in scena allo Staatsschauspiel di Hannover e interpretato da Seyneb Saleh, Philippe Goos, Sabine Orléans e Torben Kessler.

Secondo la riduzione drammaturgica operata dal regista Ersan Mondtag, Die Verdammten (La caduta degli dei) dall'omonimo film di Luchino Visconti (produzione Schauspielhaus di Colonia) diventa una amara riflessione sul crollo della democrazia al tempo del fascismo capace di sviluppare incisive traiettorie che si confondono nel nostro presente. Delirio e follia, violenza e intransigenza costituiscono la cifra espressiva dei ruoli consegnati a Margot Gödrös, Yvon Jansen, Merle Wasmuth, John Hoff.

Con Ode di Thomas Melle si apre la sezione Neue Stücke rivolta prevalentemente agli allestimenti di inediti testi contemporanei. Pubblicata in versione integrale in Das Stück, la commedia ha debuttato al Deutsches Theater di Berlino per la regia di Lilja Rupprecht e l'interpretazione di Juliana Götze, Katrin Wichmann, Jonas Sippel, Philipp Rohmer, Natali Seelig, alle prese con un testo in cui un gruppo di attori anima discussioni sulla funzione politica del teatro. Anche i teatri viennesi promuovono la nuova drammaturgia, come il Burgtheater in cui Kay Voges ha allestito Dies irae - Tag zum Zorn, immaginario viaggio intorno alla terra alla ricerca dell'uomo. Il controverso spettacolo, dall'impostazione molto tecnologica, è stato interpretato da Felix Rech, Elma Stefanìa Ágústsdóttir e Markus Meyer. Nella programmazione dell'Akademietheater, Der Henkel della viennese Maria Lazar, commedia ricca di suggestioni espressionistiche, mette in scena il dialogo tra un assassino e il suo boia, con Itay Tiran e Gunther Eckes e la regia di Mateja Koležnik. Infine c'è 1994 – Futuro al dente di Nele Stuhler e Jan Koslowski allo Schauspiel di Francoforte: una bizzarra avventura alla ricerca di umanità in una dimensione proiettata nel futuro ripensando alle origini dell'uomo, con Fridolin Sandmeyer, Samuel Simon, Melanie Straub, Altine Emini e Torsten Flassig.

Le pagine di Akteure sono dedicate al profilo di Sebastian Zimmler, attore del Thalia Theater di Amburgo allievo di Luk Perceval e al servizio di qualificati registi, da Stefan Pucher a Jonas Simon, da Lars-Ole Walburg a Christopher Rüping.

Internationale offre una lunga, dettagliata intervista a Akira Takayama, regista e visual artist giapponese che si sofferma sulla situazione del teatro dopo Fukushima (come esposto nel suo progetto Farm der Hoffnung - Happy Island), per poi presentare le caratteristiche di Call Center e di McDonald's Radio University, in cui si denunciano le contraddizioni e le miserie prodotte dal consumismo globalizzato. In un altro contributo ci si occupa della protesta degli attori del Katona Jòzsef Theater di Budapest contro i controlli-censura dello Stato. Contestazioni contro la politica culturale neoliberista e nazionalista a scapito del teatro indipendente animano anche il Belgio con ripetute manifestazioni a Bruxelles.


di Massimo Bertoldi

Indice

INHALT

FOYER
Patricia Benecke
Last Orders, please
Londoner Theaterleute über den unabwendbaren Abschied aus der Europäischen Union

MUSICAL
Mathias Noack
Kein Autopilot. Nirgends
Aktuelle Musicals vom Broadway sind das neue amerikanische Gegenwartsdrama – ein Genre wandelt sich

AUFFÜHRUNGEN/ NEUE STÜCKE
Silvia Stammen
Angst als Universalmotor
Toshiki Okadas Vacuum Cleaner und Peter Lichts Molière- Überschreibung von Der eingebildete Kranke in München 
Franz Wille
Deutscher Geist
Im Berlin wagt sich Michael Thalheimer an Karl Schönherrs Glaube und Heimat, in Hannover unternimmt Anne Lenk ein Iphigenie-Projekt aus Goethe und Schiller
Gerhard Preußer
Wie Demokratie endet
Ersan Mondtag Kölner Version von Viscontis Die Verdammten
Eva Behrendt
Kampf um die Kunst
Die Uraufführung von Thomas Melles Ode in den Kammerspielen des Deutschen Theaters
Karin Cerny
Im freien Fall
Kay Voges bittet zu Dies iraeTag des Zorns, Mateja Koležnik entdeckt Maria Lazars Der Henker wieder
Esther Boldt
Amnesie im All
Nele Stuhlers und Jan Koslowskis 1994 – Futuro al dente (U) in Frankfurt

AKTEURE
Falk Schreiber
Spezialist für physisches Erzählen
Ein Porträt des Schauspielers Sebastian Zimmler 

INTERNATIONAL
«Die japanische Gesellschaft braucht keine kritische Form des Theaters»
Ein Gespräch mit dem japanischen Regisseur und Visual Artist Akira Takayama 
Klaus Dermutz
Hip-Hop-School of Wagner
Akira Takayamas Wagners Project im Frankfurter Künstlerhaus
Andrea Tompa
Im Dunkel der Dezembernacht
Ein neues Willkür-Gesetz bedroht die ungarischen Theater
Wouter Hillaert
Pro Kultur, contra Kunst
Die flämische Theaterszene protestiert gegen die Pläne von Ministerpräsident Jan Jambon 

CHRONIK
Berlin - Ronald M. Schernikau legende
Bremen - nach Horváth Jugend ohne Gott
Düsseldorf - Wilson nach Kipling Dschungelbuch
Jena - Annelies Verbeke Geht das schon wieder los – White Male Privilege
Karlsruhe - Lutz Hübner/Sarah Nemitz Frauensache
Nürnberg - Peter Handke Kaspar
Saarbrücken: Korso-op.Kollektiv Tristesse Royale
Schwerin - Helge Schmidt Wildes Land – der große Dreesch
Stuttgart - nach Anke Stelling Schäfchen im Trockenen
Wien - nach Édouard Louis Im Herzen der Gewalt», Wer hat meinen Vater umgebracht
Zürich - Yana Ross nach Tschechow Kirschgarten

DATEN
Premiere im Februar
On Tour
Freie Szene
Hinweise

MAGAZIN
Das «Nordwind»- Festival auf Kampnagel in Hamburg
Valeska Gerts Ich bin eine Hexe neu aufgelegt
Gären als Kunst: Ferment: Mutterkorn in den Berliner Uferstudios
Volker Pfüllers Theaterbuch Bilderlust