Theaterheute, Nr. 2, Februar 2020
a ricca sezione di Aufführungen/Neue
Stücke, in cui sono
raccolte le recensioni delle principali produzioni dei teatri dell'area
tedesca, inizia ai Kammerspiele di Monaco dove Toshiki Okada ha allestito il suo The Vacuum Cleaner, cupa storia di isolamento relazionale
all'interno di un nucleo famigliare affidata alle competenze interpretative di Julia Windischbauer, Walter Hess, Damian Rebgetz, Annette
Paulmann e Thomas Hauser. Nella
programmazione del Residenztheater figura il molieriano Der eingebildete
Kranke (Le malade imaginaire)
affrontato dalla regia di Peter
Licht e Claudia Bauer che
declinano il testo nella parodia con sfumature talvolta macabre. Di rilievo è
risultata la prova della compagnia formata da Thomas Lettow, Pia Händler,
Max Rothbart, Myriam Schröder e Cornelius
Borgolte.
Scrittore e drammaturgo quasi dimenticato, Karl Schönherr è riabilitato dalla messinscena di Glaube und
Heimat, commedia da sempre considerata manifesto dell'identità spirituale e
politica della tradizione contadina tedesca proposta al Berliner Ensemble
secondo la lettura filologica di Michael
Thalheimer che si avvale del contributo di pregevoli attori quali Tilo Nest, Andreas Döhler, Martin Rentzsch,
Stefanie Reinsperger, Laura Balzer e Josefin Platt. La rappresentazione di Iphigenie in Aulis, progetto
che accorpa le versioni di Goethe e Schiller, presenta toni aspri e forti
tensioni tra i personaggi quale segno impresso dalla regia di Anne Lenk nello spettacolo in scena
allo Staatsschauspiel di Hannover e interpretato da Seyneb Saleh, Philippe Goos,
Sabine Orléans e Torben Kessler.
Secondo la riduzione drammaturgica operata dal regista Ersan Mondtag, Die Verdammten (La caduta degli dei) dall'omonimo film di Luchino Visconti (produzione
Schauspielhaus di Colonia) diventa una amara riflessione sul crollo della
democrazia al tempo del fascismo capace di sviluppare incisive traiettorie che
si confondono nel nostro presente. Delirio e follia, violenza e intransigenza
costituiscono la cifra espressiva dei ruoli consegnati a Margot Gödrös, Yvon Jansen,
Merle Wasmuth, John Hoff.
Con Ode di Thomas Melle
si apre la sezione Neue Stücke
rivolta prevalentemente agli allestimenti di inediti testi contemporanei. Pubblicata
in versione integrale in Das Stück,
la commedia ha debuttato al Deutsches Theater di Berlino per la regia di Lilja Rupprecht e l'interpretazione di Juliana Götze, Katrin Wichmann, Jonas
Sippel, Philipp Rohmer, Natali Seelig, alle prese con un testo
in cui un gruppo di attori anima discussioni sulla funzione politica del
teatro. Anche i teatri viennesi promuovono la nuova drammaturgia, come il
Burgtheater in cui Kay Voges ha
allestito Dies irae - Tag zum Zorn, immaginario viaggio intorno alla
terra alla ricerca dell'uomo. Il controverso spettacolo, dall'impostazione
molto tecnologica, è stato interpretato da Felix
Rech, Elma Stefanìa Ágústsdóttir e Markus
Meyer. Nella programmazione dell'Akademietheater, Der Henkel della
viennese Maria Lazar, commedia ricca
di suggestioni espressionistiche, mette in scena il dialogo tra un assassino e
il suo boia, con Itay Tiran e Gunther Eckes e la regia di Mateja Koležnik. Infine c'è 1994 – Futuro al dente di Nele Stuhler e Jan Koslowski allo
Schauspiel di Francoforte: una bizzarra avventura alla ricerca di umanità in
una dimensione proiettata nel futuro ripensando alle origini dell'uomo, con Fridolin Sandmeyer, Samuel Simon, Melanie Straub, Altine Emini
e Torsten Flassig.
Le pagine di Akteure sono dedicate
al profilo di Sebastian Zimmler,
attore del Thalia Theater di Amburgo allievo di Luk Perceval e al servizio di qualificati registi, da Stefan Pucher a Jonas Simon, da Lars-Ole
Walburg a Christopher Rüping.
Internationale offre una lunga, dettagliata intervista a Akira Takayama, regista e visual artist giapponese che si sofferma
sulla situazione del teatro dopo Fukushima (come esposto nel suo progetto Farm
der Hoffnung - Happy Island),
per poi presentare le caratteristiche di Call Center e di McDonald's
Radio University, in cui si denunciano le contraddizioni e le miserie
prodotte dal consumismo globalizzato. In un altro contributo ci si occupa della
protesta degli attori del Katona Jòzsef Theater di Budapest contro i
controlli-censura dello Stato. Contestazioni contro la politica culturale
neoliberista e nazionalista a scapito del teatro indipendente animano anche il
Belgio con ripetute manifestazioni a Bruxelles.
di Massimo Bertoldi
Indice
INHALT
FOYER
Patricia Benecke
Last Orders, please
Londoner Theaterleute über den unabwendbaren Abschied aus der Europäischen Union
MUSICAL
Mathias Noack
Kein Autopilot. Nirgends
Aktuelle Musicals vom Broadway sind das neue amerikanische Gegenwartsdrama – ein Genre wandelt sich
AUFFÜHRUNGEN/ NEUE STÜCKE
Silvia Stammen
Angst als Universalmotor
Toshiki Okadas Vacuum Cleaner und Peter Lichts Molière- Überschreibung von Der eingebildete Kranke in München
Franz Wille
Deutscher Geist
Im Berlin wagt sich Michael Thalheimer an Karl Schönherrs Glaube und Heimat, in Hannover unternimmt Anne Lenk ein Iphigenie-Projekt aus Goethe und Schiller
Gerhard Preußer
Wie Demokratie endet
Ersan Mondtag Kölner Version von Viscontis Die Verdammten
Eva Behrendt
Kampf um die Kunst
Die Uraufführung von Thomas Melles Ode in den Kammerspielen des Deutschen Theaters
Karin Cerny
Im freien Fall
Kay Voges bittet zu Dies irae – Tag des Zorns, Mateja Koležnik entdeckt Maria Lazars Der Henker wieder
Esther Boldt
Amnesie im All
Nele Stuhlers und Jan Koslowskis 1994 – Futuro al dente (U) in Frankfurt
AKTEURE
Falk Schreiber
Spezialist für physisches Erzählen
Ein Porträt des Schauspielers Sebastian Zimmler
INTERNATIONAL
«Die japanische Gesellschaft braucht keine kritische Form des Theaters»
Ein Gespräch mit dem japanischen Regisseur und Visual Artist Akira Takayama
Klaus Dermutz
Hip-Hop-School of Wagner
Akira Takayamas Wagners Project im Frankfurter Künstlerhaus
Andrea Tompa
Im Dunkel der Dezembernacht
Ein neues Willkür-Gesetz bedroht die ungarischen Theater
Wouter Hillaert
Pro Kultur, contra Kunst
Die flämische Theaterszene protestiert gegen die Pläne von Ministerpräsident Jan Jambon
CHRONIK
Berlin - Ronald M. Schernikau legende
Bremen - nach Horváth Jugend ohne Gott
Düsseldorf - Wilson nach Kipling Dschungelbuch
Jena - Annelies Verbeke Geht das schon wieder los – White Male Privilege
Karlsruhe - Lutz Hübner/Sarah Nemitz Frauensache
Nürnberg - Peter Handke Kaspar
Saarbrücken: Korso-op.Kollektiv Tristesse Royale
Schwerin - Helge Schmidt Wildes Land – der große Dreesch
Stuttgart - nach Anke Stelling Schäfchen im Trockenen
Wien - nach Édouard Louis Im Herzen der Gewalt», Wer hat meinen Vater umgebracht
Zürich - Yana Ross nach Tschechow Kirschgarten
DATEN
Premiere im Februar
On Tour
Freie Szene
Hinweise
MAGAZIN
Das «Nordwind»- Festival auf Kampnagel in Hamburg
Valeska Gerts Ich bin eine Hexe neu aufgelegt
Gären als Kunst: Ferment: Mutterkorn in den Berliner Uferstudios
Volker Pfüllers Theaterbuch Bilderlust