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Il fil rose. Essere, esserci: la nuova stagione del Teatro Metastasio di Prato Teatro

In questo difficile momento per lo spettacolo dal vivo, tra limitazioni legate all’emergenza sanitaria e incertezze per il futuro, la presentazione della stagione 2020-2021 del Teatro Metastasio di Prato è una iniezione di fiducia. Ha il sapore incoraggiante dell’entusiasmo, della voglia di incontrarsi e dialogare con artisti e spettatori; di ripartire con un rilancio degno dei migliori giocatori d’azzardo, proponendo progetti artistici nuovi nella forma e nel contenuto. 

Spazi e forme del fare teatro sono stati ripensati. A cominciare dalle platee di Metastasio, Fabbricone e Magnolfi che, dovendo far rispettare il distanziamento fisico, avranno una limitata disponibilità di posti. Grazie alla consulenza di Giulia Reali sono state ridisegnate non come luoghi dell’emergenza, ma della accoglienza; salotti dove il pubblico potrà sentirsi a casa, benvoluto come un ospite gradito. Unico escluso il Fabbrichino: la sua capienza ridotta a dieci spettatori non è, comprensibilmente, sostenibile. 

La maggiore novità risiede però nel neonato Gruppo di lavoro artistico che riunisce alcune delle eccellenze del panorama teatrale italiano per lavorare insieme su una stagione in divenire. Le produzioni saranno infatti organizzate in modo da poter essere agevolmente adattate al mutare delle situazioni e delle limitazioni imposte. Il Gruppo sarà formato da dieci interpreti che, scritturati continuativamente per otto mesi, da ottobre 2020 a maggio 2021, parteciperanno a produzioni diversificate: dagli spettacoli di prosa al Metastasio e al Fabbricone alle registrazioni di radiodrammi, radio-melodrammi e trasmissioni radiofoniche che andranno in onda su Radio Toscana Classica con il coordinamento di Rodolfo Sacchettini, sino alla realizzazioni di miniserie video e di uno sceneggiato televisivo in bianco e nero a puntate che saranno trasmessi da TV Prato e sui canali web della Fondazione diretta da Franco D’Ippolito. Tra gli artisti che hanno aderito, e che saranno coordinati da Massimiliano Civica, Roberto Latini, Claudio Morganti e da una regista il cui nome non è ancora stato annunciato, spiccano i nomi di Roberto Abbiati e Oscar De Summa, affiancati da Monica Demuru, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Francesco Rotelli, Paola Tintinelli, Luca Zacchini e due giovani attrici in via di definizione. 

La stessa stagione teatrale è stata pensata all’insegna della agibilità e della flessibilità e propone due blocchi di programmazione: un Primo momento tra settembre e dicembre, che inizierà con il consueto festival Contemporanea per proseguire con prime come Naufragium di Sonia Antinori, Tutta la vita di Amor Vacui, Non tre sorelle di Enrico Baraldi, oltre a spettacoli quali Don Juan, creazione a serata intera per sedici danzatori, Ottantanove di Elvira Frosini e Daniele Timpano, Le gattoparde delle Nina drag Queens; e un Secondo momento, tra gennaio e maggio, che sarà illustrato a fine ottobre. 

Ultima ma non meno importante novità la nascita di una rivista di critica teatrale, ĞLa falenağ, che sarà pubblicata in versione cartacea e on line. Diretta da Alessandro Toppi affiancato da Lorenzo Donati, Maddalena Giovannelli e Rodolfo Sacchettini non è stata pensata come uno strumento di comunicazione e promozione del Teatro Metastasio, ma come occasione di approfondimento e riflessione sul teatro contemporaneo. Destinatari gli spettatori appassionati e curiosi, i giovani delle scuole e i loro insegnanti, l’intera comunità teatrale. Ogni numero sarà composto da una sezione monografica centrale e da una serie di rubriche fisse, affidate ad altri giornalisti e critici, ma anche a studiosi e agli stessi artisti. 

Non resta che dare il nostro “bentornati” a tutto lo staff del Metastasio e augurargli buon lavoro.

 

di Lorena Vallieri



 
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Per il calendario completo degli spettacoli:
 
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