Spetta
ai due principali teatri di Monaco lapertura di Aufführungen, lo spazio
di «Theaterheute» riservato alle recensioni degli spettacoli più importanti
realizzati nei paesi dellarea tedesca. Il Residenztheater ha iscritto nella
propria programmazione Der Riss durch die Welt, novità di Roland
Schimmelpfennig costruita sulla base di dialoghi tra una coppia borghese e
una giovane artista immigrata con il suo uomo, in un crescendo di tensioni e
spaccature laceranti interpretate in scena, secondo le linee di regia di Tilmann
Köhler, da Caroline Conrad, Cathrin Störmer, Oliver
Stokowski, Lisa Stiegeler e Benito Bause. Spicca inoltre Lulu
di Frank Wedekind per la cura di Bastian Kraft che nella
rielaborazione del testo sviluppa un incontro “reale” tra la protagonista (Juliane
Köhler) e due attrici (Liliane Amuat e Charlotte Schwab), mentre
i personaggi maschili appaiono video proiettati.
Martin
Kušej attinge
dal repertorio di Heinrich von Kleist Die Hermannsschlacht
impegnando sul palcoscenico del Burgtheater di Vienna oltre quaranta attori
vicino ai protagonisti Bibiana Beglau e Markus Scheumann, per
contestualizzare il dramma in una generica contemporaneità cui non mancano
allusioni alla politica reazionaria di Trump. Sebastian Nübling
prende spunto da un saggio di Navid Kermani (Das Buch der von Neil
Young Getöteten del 2003) per antologizzare le canzoni del celebre
cantautore canadese in uninstallazione teatral-musicale ricca di citazioni
della cultura underground degli anni Sessanta e Settanta. Felix Knopp è
il principale interprete della accattivante performance Die Nacht der von
Neil Young Getöteten prodotta dal Thalia Theater di Amburgo.
I
cinque personaggi di Eines langen Tages Reise in die Nacht di Eugene
ONeill rimangono isolati nelle proprie stanze-prigioni secondo il progetto
di regia elaborato da Luk Perceval per lo Schauspielhaus di Colonia,
condiviso da una compagnia di pregio formata da André Jung, Astrid
Meyerfeldt, Sean Mc Donagh, Nikolay Sidorenko, Maria
Shulga. Al Théâtre Vidy di Losanna Frank Kastorf porta in scena
Bajazet di Racine con estratti da Das Theater und die Pest di
Antonin Artaud. Tra i protagonisti si riconoscono Jean-Damien Barbin
nel ruolo del titolo e Jeanne Balibar nella parte di Roxane. La regia di
Robert Icke attualizza il cechoviano Iwanow (produzione
Schauspielhaus di Stoccarda): calato nella Germania odierna, accompagnato da
musiche di Bill Callahan e Coldplay, lo spettacolo sottolinea la
depressione e linteriorità malata dei personaggi affidati alle competenze di Benjamin
Grüter, Michael Stiller e Felix Strobel.
In Neue
Stücke si leggono le recensioni di allestimenti inediti contemporanei quali
Rewitching Europee di Yael Ronen in scena al Maxim Gorki Theater
di Berlino il cui fulcro narrativo è costituito da una sorta di Halloween Party
metafora del capitalismo contemporaneo; in scena si sono distinti Sesede
Terziyan, Orit Nahmias, Riah May Knight. Pubblico e critica
della Schaubühne hanno applaudito Die Anderen di Anne-Céciilie
Vandalem: un inaspettato gesto criminale compiuto in un piccolo paese
produce leffetto di mettere in discussione lidentità dei suoi abitanti e di
alimentare atteggiamenti pregiudiziali nel contatto con gli “altri”. In Oder:
Du verdienst deinen Krieg (Eight
Soldiers Moonsick) Sivan Yishai raccoglie crudeli e veritiere
testimonianze di giovani donne soldato africane e le consegna alla lettura
espressiva di Elena Schmidt, Catherine Hmeidan e Abak
Safael-Rad, abilmente guidate dalla regia di Sasha Marianna Salzmann.
Infine cè Geteilt di Maria Milisavljevis, dramma attento allanalisi
delle inquietudini sentimentali prossime ad alimentare la depressione affidate
alla recitazione di Angelika Fornell e Marius Ahrendt.
Le
pagine di Akteure sono dedicate al profilo di Gina Haller,
attrice nata nel 1987 a Basilea e formatasi prima a Parigi poi a Berna, per poi
essere scritturata dalla compagnia dello Stadtheater di Magonza e
successivamente in quella dello Stadttheater di Brema e dello Schauspielhaus di
Bochum. Importanti le collaborazioni con registi prestigiosi quali Sebastian
Nübling, Alice Buddeberg, Johan Simon che nel 2019 lha
guidata in una delle sue esibizioni artistiche più accreditate quale la parte
di Ofelia in Hamlet. “Tanz-und Musiktheater" ospita
un interessante contributo relativo al rapporto tra il teatro e gli altri
linguaggi dello spettacolo. Il materiale analitico è offerto dalla nuova
performance Tanz di Florentina Holzinger che intreccia prosa,
balletto classico, teatro danza, body art
e circo; e da Howl, omaggio di David Marton ad Allen Ginsberg,
leggendario poeta della beat generation,
con Thei Trebs, Marie Goyette e Hassan Akkouch
protagonisti della Volksbühne di Berlino.
Il
testo del mese pubblicato integralmente nella sezione Das Stück è Die
Abschaffung der Familie di Nicoleta Esinencu. Come lautrice e
regista spiega nellintervista, la novità proposta racconta le vicende di una
famiglia nella cornice storica della Perestrojka, con le relative conseguenze
politiche e sociali.
In Essay
si legge un lungo interessante estratto da Das Ende der Illusionen. Politik,
Ökonomie und Kultur in der Spätmoderne di Andreas
Reckwitz (Berlin, Suhrkamp, 2019).
di Massimo Bertoldi
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