Theaterheute, Nr. 1, Januar 2020
Martin Kušej attinge dal repertorio di Heinrich von Kleist Die Hermannsschlacht impegnando sul palcoscenico del Burgtheater di Vienna oltre quaranta attori vicino ai protagonisti Bibiana Beglau e Markus Scheumann, per contestualizzare il dramma in una generica contemporaneità cui non mancano allusioni alla politica reazionaria di Trump. Sebastian Nübling prende spunto da un saggio di Navid Kermani (Das Buch der von Neil Young Getöteten del 2003) per antologizzare le canzoni del celebre cantautore canadese in un'installazione teatral-musicale ricca di citazioni della cultura underground degli anni Sessanta e Settanta. Felix Knopp è il principale interprete della accattivante performance Die Nacht der von Neil Young Getöteten prodotta dal Thalia Theater di Amburgo.
I cinque personaggi di Eines langen Tages Reise in die Nacht di Eugene O'Neill rimangono isolati nelle proprie stanze-prigioni secondo il progetto di regia elaborato da Luk Perceval per lo Schauspielhaus di Colonia, condiviso da una compagnia di pregio formata da André Jung, Astrid Meyerfeldt, Sean Mc Donagh, Nikolay Sidorenko, Maria Shulga. Al Théâtre Vidy di Losanna Frank Kastorf porta in scena Bajazet di Racine con estratti da Das Theater und die Pest di Antonin Artaud. Tra i protagonisti si riconoscono Jean-Damien Barbin nel ruolo del titolo e Jeanne Balibar nella parte di Roxane. La regia di Robert Icke attualizza il cechoviano Iwanow (produzione Schauspielhaus di Stoccarda): calato nella Germania odierna, accompagnato da musiche di Bill Callahan e Coldplay, lo spettacolo sottolinea la depressione e l'interiorità malata dei personaggi affidati alle competenze di Benjamin Grüter, Michael Stiller e Felix Strobel.
In Neue Stücke si leggono le recensioni di allestimenti inediti contemporanei quali Rewitching Europee di Yael Ronen in scena al Maxim Gorki Theater di Berlino il cui fulcro narrativo è costituito da una sorta di Halloween Party metafora del capitalismo contemporaneo; in scena si sono distinti Sesede Terziyan, Orit Nahmias, Riah May Knight. Pubblico e critica della Schaubühne hanno applaudito Die Anderen di Anne-Céciilie Vandalem: un inaspettato gesto criminale compiuto in un piccolo paese produce l'effetto di mettere in discussione l'identità dei suoi abitanti e di alimentare atteggiamenti pregiudiziali nel contatto con gli “altri”. In Oder: Du verdienst deinen Krieg (Eight Soldiers Moonsick) Sivan Yishai raccoglie crudeli e veritiere testimonianze di giovani donne soldato africane e le consegna alla lettura espressiva di Elena Schmidt, Catherine Hmeidan e Abak Safael-Rad, abilmente guidate dalla regia di Sasha Marianna Salzmann. Infine c'è Geteilt di Maria Milisavljevis, dramma attento all'analisi delle inquietudini sentimentali prossime ad alimentare la depressione affidate alla recitazione di Angelika Fornell e Marius Ahrendt.
Le
pagine di Akteure sono dedicate al profilo di Gina Haller,
attrice nata nel 1987 a Basilea e formatasi prima a Parigi poi a Berna, per poi
essere scritturata dalla compagnia dello Stadtheater di Magonza e
successivamente in quella dello Stadttheater di Brema e dello Schauspielhaus di
Bochum. Importanti le collaborazioni con registi prestigiosi quali Sebastian
Nübling, Alice Buddeberg, Johan Simon che nel 2019 l'ha
guidata in una delle sue esibizioni artistiche più accreditate quale la parte
di Ofelia in Hamlet. “Tanz-und Musiktheater" ospita
un interessante contributo relativo al rapporto tra il teatro e gli altri
linguaggi dello spettacolo. Il materiale analitico è offerto dalla nuova
performance Tanz di Florentina Holzinger che intreccia prosa,
balletto classico, teatro danza, body art
e circo; e da Howl, omaggio di David Marton ad Allen Ginsberg,
leggendario poeta della beat generation,
con Thei Trebs, Marie Goyette e Hassan Akkouch
protagonisti della Volksbühne di Berlino.
Il testo del mese pubblicato integralmente nella sezione Das Stück è Die Abschaffung der Familie di Nicoleta Esinencu. Come l'autrice e regista spiega nell'intervista, la novità proposta racconta le vicende di una famiglia nella cornice storica della Perestrojka, con le relative conseguenze politiche e sociali.
In Essay si legge un lungo interessante estratto da Das Ende der Illusionen. Politik, Ökonomie und Kultur in der Spätmoderne di Andreas Reckwitz (Berlin, Suhrkamp, 2019).
di Massimo Bertoldi
Theaterheute, Nr. 1, Januar 2020
Indice
FOYER
Christopher Rüping
Mut zur Lücke
Voschläge für die Zukunft vom Regisseur des Jahres
AUFFÜHRUNGEN
Silvia Stammen
Projektionen, Projektionen
In Munchen geht Roland Schimmelpfennigs Riss durch die Welt
Karin Cerney
Politik der Gefühle
Martin Kušejs inszeniert Kleists Die Hermannschlacht
Franz Schreiber
Rauchen, Pilze essen. Brabbeln
Navid Kermanis Das Buch der von Neil Young Getöteten im Hamburger Thalia Theater
Cornelia Fiedler
Keine Nacht den Drogen
Luk Percevals Kölner Sicht auf Tennessee Williams' Eines langen Tages Reise in die Nacht
Andreas Klaeui
Eine Leiche mehr
Frank Castorf inszeniert Racine und Artaud im Théâtre Vidy-Lausanne
Verena Großkreutzer
Song des Jammerns
Robert Icke aktualisiert Tschechows Iwanow in Stuttgart
NEUE STÜCKE
Franz Wille
Yael Ronens Rewitching Europe im Berliner Gorki Theater, Anne-Cécile Vandalems Die Anderen in der Schaubühne
Eva Behrendt
Spiraldramaturgien
Sivan Ben Yishais Oder: Du verdienst deinen Krieg
(Eight Soldiers Moonsick) und Maria Milisavljevics in Berlin und Göttingen
AKTEURE
Dorothea Marcus
Die andere Ophelia
Gina Haller spielt schwache Frauen stark - ein Porträt
TANZ-UND MUSIK
Gerald Siegmund
Triumph der Illusion
Florentina Holzingers TANZ empwert Hexen und andere weibliche Luftgeister
Jürgen Otten
Last Exil Religion
David Marton Vertont Allen Ginsbergs Howl in der Berliner Volksbühne
INTERNATIONAL
Birthe Mühlhoff
Rassismus in der Paartherapie
Jeremy O. Harris Slave Play am New Yorker Broadway
DAS STÜCK
"Ich habe kein Vertrauen mehr in Politiker"
Ein Gespräch mit der Autorin und Regisseurin Nicoleta Esicencu über die Republik Moldau, die missglückte Transformation und ihr Stück Die Abschaffung der Familie
ESSAY
Andreas Reckwitz
Der neue Mensche
Erschöpfte Selbstverwirklichung: Das spätmoderne
Individuum und die Paradoxien seiner Emotionskultur Spätmoderne
CHRONIK
Basel - Sibylle Berg In den Gärten oder Lysistrata 2
Bremen - Nach Ibsen Schloss Rosmersholm
Cottbus - Peter Thiers Warten auf Sturm
Dresden - Thschechow Der Kirschgarten
Düsseldorf - Penelope Skinner Linda, Sophokles Antigone
Klagenfurt - Peter Handke Die Stunde da wir nichts voneinander wussten
Mannheim - Sivan Ben Yishay LIEBE/Eine argumentative Übung
Weimar - Birk Meinhardt Brüder und Schwestern
Wien - Gintersdorfer/Klaßen nach Horvàth Geschichten aus dem Wiener Wald
Zürich - Stemann Schneewittchen Beauty Queen
DATEN
Premieren im Januar
On Tour
TV-Theater
Hinweise
MAGAZIN
Das Münchner Spielart Festival unterneuer Leistung
She She Pop feiert postdramatischen Geburtstag mit Kanon
Im Berliner Theaterdiscounter treffen sich die Krisenmonologe
Ina Weisses Splielfilm Das Vorspiel
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