«Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco», 2019, n. 25



209 pp., euro 40,00
ISSN 1126-0890, ISBN 978-88-3313-361-4

Data di pubblicazione su web 17/07/2020

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La rivista pubblicata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche con la collaborazione della casa editrice Viella è dedicata a un tema a lungo considerato secondario e per questo trascurato dagli studi. Quello del gioco e della dimensione ludica della vita sociale è invece un capitolo centrale della nostra storia, come si capisce anche solo scorrendo gli indici dei venticinque numeri di «Ludica»: i titoli raccolti restituiscono l'immediatezza e l'attualità di un soggetto interdisciplinare di lunga durata, strettamente connesso ai diversi contesti storici, politici, economici e culturali. 

L'annale del 2019 si apre con un contributo di Roberto Meloni sull'impiego spettacolare delle donne e dei nani nei ludi circensi durante i principati di Tito e Domiziano. Se le fonti letterarie e iconografiche sui munera femminili, attestati per la prima volta in Marziale, attribuiscono alle gladiatrici valore e autorevolezza, i combattimenti tra nani, che traevano spunto dagli intrattenimenti domestici dell'aristocrazia dove animavano i banchetti, assumono caratteri parodistici, quando non di gusto tragicomico e volgare (pp. 7-12).

Il mondo dei ludi e dei munera è al centro anche del saggio di Leonardo Sernagiotto, il primo della sezione dedicata alla terza edizione del Premio Gaetano Cozzi per saggi di storia del gioco. Vi si affronta il complesso rapporto del cristianesimo con il mondo tardoromano, dimostrando come la letteratura e l'arte abbiano attinto fin dagli arbori della nuova religione alle immagini dei giochi e degli spettacoli per costruire il proprio repertorio retorico, individuando nel mondo dei combattimenti e della competizione sportiva simboli che ben si adattavano al linguaggio salvifico cristologico (pp. 15-22). Tra i vincitori del premio, Andrea Baldan rintraccia il tema del Paese di Cuccagna in alcuni dei testi più significativi delle tradizioni francese e italiana dei secoli XIII e XIV, mettendo in evidenza sia le diverse rappresentazioni del denaro, sia le attività bandite dal paese dell'ozio (pp. 23-32). Mentre l'altra premiata, Naomi Lebens, rivolge la propria attenzione ai giochi ideati da Pierre Duval nella Francia del Seicento: simili a quello dell'oca o a un mazzo di carte, furono un valido strumento didattico per l'acquisizione di specifiche conoscenze e competenze geografiche e cartografiche (pp. 33-50).

Una seconda sezione tematica, introdotta da Alessandro Arcangeli e Elizabeth Claire (pp. 53-60), raccoglie alcuni interventi presentati al convegno annuale della International Society for Cultural History, tenutosi a New York nel settembre del 2018. Oggetto dell'incontro il rapporto tra Performance, Politics and Play indagato da Christian Biet in una prospettiva sociale ed estetica che molto deve all'eterotopia di Foucault (pp. 61-71). Andrey Gouy propone un nuovo approccio al problema delle performance politiche e, in particolare, della danza armata nell'Italia preromana (pp. 78-93); Jean Sénié studia il ruolo del gioco durante il soggiorno in Francia del cardinale Ippolito d'Este, tra il 1536 e il 1563 (pp. 94-104); Erika Carminati si concentra sulla ritualità pubblica nei domini veneziani di Terraferma e adriatico-mediterranei (pp. 105-117); Madison U. Sowell torna su un episodio centrale per la storia dello spettacolo: il matrimonio di Cosimo II de' Medici con Maria Maddalena d'Austria, celebrato a Firenze nel 1608 (pp. 118-124). E ancora: Valerio Zanetti esamina il ruolo dell'equitazione femminile nella cultura aristocratica della Francia del XVII secolo, rivelandone l'importanza come pratica ricreativa e strumento indispensabile per esercitare autorità in campo politico e militare (pp. 125-143); mentre Ecaterina Lung e Mariem Guellouz ci portano, rispettivamente, nella Romania degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, quando lo sport divenne parte integrante della propaganda comunista di Ceausescu (pp. 144-155), e in Tunisia, dove il corpo delle artiste è stato oggetto di dibattito politico (pp. 156-168).

L'annale, denso di suggestioni e spunti di riflessione, si chiude con una utile serie di Schede in cui vengono segnalate mostre, pubblicazioni, convegni e festival di particolare interesse, nonché le recensioni di libri sul tema del gioco.


di Lorena Vallieri

Indice

                                     Indice

 

Romeo Melloni, Nani gladiatori e donne gladiatrici in età imperiale

 

Premio Gaetano Cozzi 2019

Leonardo Sernagiotto, Martiri come gladiatori. Performance atletica e spirito agonistico nell’antichità cristiana

Andrea Baldan, Alla Cuccagna. Percezioni del guadagno nella letteratura cuccagnesca italiana e francese tra i secoli XII e XVI

Naomi Lebens, A world of play. Pierre Duval and printed games on a marketplace for maps in 17th-century Paris


Performance, Politics and Play 

Alessandro Arcangeli, Elizabeth Claire, Towards a cultural history of performance, politics and play

Christian Biet, Session, representation and performance. Perspectives at play in the theatre (17th-21st century) 

Audrey Gouy, Performances politiques en Italie préromaine. La danse armée dans l’iconographie funéraire étrusque (VIe-IVesiècle avant Jésus-Christ)

Jean Sénié, La politique du jeu d’Ippolito d’Este

Erika Carminati, La Repubblica in scena. Cerimonie e rituali politici nei domini veneziani

Madison U. Sowell, Performance, poetry, and politics. The 1608 marriage of Cosimo II de’ Medici and Maria Magdalena of Austria

Valerio Zanetti, Holding the reins. Female horseback riding and aristocratic authority in 17th-century France

Ecaterina Lung, Performing political propaganda. Sports in 1980s Communist Romania

Mariem Guellouz, Féminisme étatique et corps des artistes tunisiennes depuis l’indépendance 


Schede/Observations/Fiches/Karten

Francesca Aceto, Ludique: jouer dans l’Antiquité. Réflexions autour d’une exposition récente

Occasioni ludiche. Gioco e scrittura del gioco nella tradizione letteraria italiana:

Paolo Procaccioli, Il “Capitolo del lotto” di Quinto Gherardo

Ginette Vagenheim, Pirro Ligorio et la description du “Svolo del Turco” à Rome à l’origine de son dessin des Funambuli(1573)

Matteo Sartori, Il museo della stampa Remondini a Bassano del Grappa (Vicenza): edizioni e spazi ludici

Giochi tradizionali, a cura dell’Associazione Giochi Antichi di Verona: La kispetia e le altre “lotte unte”

Riitta Matilainen, How to further historical gambling research in conferences? A conference report from the 12th SNSUS conference in Tampere, Finland, 3-5 June 2019


Libri/Books/Livres/Bücher

The book of horsemanship by Duarte I of Portugal, compte rendu de John McClelland

Il gioco nel giardino e nel paesaggio, a cura di Laura Sabrina Pelissetti e Lionella Scazzosi, recensione di Gherardo Ortalli

Eleonora Belloni, Quando si andava in velocipede. Storia della mobilità ciclistica in Italia, recensione di Antonella Stelitano

Le Jeu de rôle sur table, un laboratoire de l’imaginaire, a cura di Danièle André e Alban Quadrat, recensione di Dario De Toffoli, Federico Colovini


Riassunti/Summaries/Résumés/Zusammenfassungen

Autori/Authors/Auteurs/Autoren