Il Teatro del Maggio Musicale
Fiorentino ha di recente inaugurato un nuovo spazio archivistico per il suo
patrimonio artistico e culturale. In queste stanze è racchiusa, come dichiarato
dal sovrintendente Cristiano Chiarot,
Ğuna storia incredibilmente ricca e sfaccettata, che unisce e celebra tutte le
artiğ. Un luogo accessibile a tutti, Ğaperto alla città, alluniversità, ai
giovani e agli studiosi che fino ad oggi, con fatica, riuscivamo ad ospitare in
piccole stanze. Oggi queste persone hanno la possibilità di studiare e di
rivivere le rappresentazioni musicali e teatrali allinterno di uno dei più
importanti archivi di storia del teatro italianoğ.
Al suo interno, in un ambiente di
duecentoquarantacinque metri quadrati, si possono finalmente consultare quasi
tredicimila tra bozzetti e figurini, oltre cinquanta modelli scenici, circa quarantamila
fotografie di scena. Senza contare manifesti, cimeli, pellicole, registrazioni,
edizioni a stampa che ripercorrono i novantanni di vita dello storico teatro
fiorentino. Tra le opere più notevoli troviamo la viola appartenuta al maestro Giulini, i costumi di scena donati da Renata Tebaldi, Ebe Stignani e Karl
Lagerfeld, un autografo di Igor
Stravinskij con dedica a Vittorio
Gui (1932), le lettere e i telegrammi di Carlos Kleiber e Franco
Zeffirelli per la messinscena di Traviata
(1983-1984) e molto altro ancora.
Il nuovo archivio del Teatro del
Maggio è il frutto di una fortunata sinergia con la Soprintendenza Archivistica
e Bibliografica della Toscana, nonché con lOpificio delle Pietre Dure che ha
provveduto al restauro di una prima parte dei modellini scenici.