È stato pubblicato per i tipi di Artem il sesto numero dellannuario curato dalla Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito. La nuova serie, nata nel 2012 in concomitanza con listituzione della Fondazione, prosegue la collana di studi sullarte napoletana del 600 promossa dallingegner De Vito già dal 1982, estendendone i confini cronologici a tutta letà moderna.
Il volume contiene dodici contributi che spaziano dalla ricerca documentaria a quella filologica, storica e iconologica, includendo aspetti tecnici relativi alle opere darte, alla loro conservazione e restauro.
La presentazione dellannuario avverrà il prossimo venerdì 1° febbraio presso la Sala Convegni della Fondazione Biblioteche della Cassa di Risparmio di Firenze. Levento vedrà la partecipazione di Giancarlo Lo Schiavo (presidente della Fondazione De Vito), Nadia Bastogi (direttrice scientifica), Andrea Zezza (professore di Storia dellArte Moderna allUniversità della Campania) e Arnaldo Morelli (professore di Musicologia allUniversità dellAquila).
Trascriviamo di seguito lIndice del volume:
Emanuele Zappasodi, Per Napoli tardogotica: il Maestro di Nola e il suo ambiente
Lucia Giorgi, Un “San Cristoforo” di Pietro Alemanno a Capua
Riccardo Naldi, Domenico Napolitano: un profilo e una nuova opera
Domenico Antonio DAlessandro, Un madrigale napoletano per Caravaggio. Novità sui “Music”i Del Monte
Giuseppe Porzio, Carlo Sellitto a San Martino d'Agri
Andrea Daninos, Azzolino scultore in cera il suo “doppio”
Giuseppe Porzio, Il soffitto della chiesa dell'Annunziata a Capua. Nuovi documenti e precisazioni (e una nota su Giovanni Bernardino Azzolino)
Alberto Cottino, Giuseppe De Vito e la natura morta napoletana
Eduardo Nappi, Il “Sant'Antonio da Padova” di Cerreto Sannita e nuove acquisizioni sugli argentieri Giovanni Maiorino e Aniello Treglia
Valter Pinto, Le molte “mani” di Luca Giordano: a proposito di una rotella del Museo di Dresda
Luigi Abetti, Le “ordinazioni” architettoniche di Francesco Barberini per gli alcantarini del regno di Napoli: dalle Case agli eremi
Christian de Letteriis, Aggiunte a Filippo Belliazzi, marmoraio livornese
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