Il numero estivo
della rivista milanese si apre con lo Speciale premio Hystrio 2018. Spetta a Renata
Savo il resoconto dettagliato della manifestazione attiva dal 1989 che ha
riconosciuto il talento di nove finalisti scelti tra quasi duecento candidati,
poi ridotti a quaranta da una giuria formata da registi e direttori artistici.
È doveroso segnalare uninteressante novità: la duplice collaborazione con il
Premio Scenario e il progetto Forever Young della Corte Ospitale di Rubiera per
dare visibilità a giovani compagnie come è successo in occasione della
messinscena di Un eschimese in Amazzonia
della compagnia The Baby Walk e Lea R.
di Michele Ruol. Seguono le motivazioni della giuria che riguardano Massimiliano
Speziani (Premio Hystrio allinterpretazione), Massimiliano Civica
(Premio Hystrio alla regia), Davide Carnevali (Premio Hystrio alla
drammaturgia), Zona K (Premio
Hystrio-Altre Muse), Compagnia Òyes (Premio Hystrio-Iceberg), Fattoria
Vittadini (Premio Hystrio-Corpo a corpo), lo spettacolo Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo
De Filippo per la regia di Mario Martone (Premio Hystrio-Twister). Al
citato Ruol è stato attribuito il Premio Hystrio-Scritture di scena, mentre Federica
Rosellini e Giuseppe Sartori si sono aggiudicati il Premio Hystrio
Mariangela Melato.
Nella Vetrina Francesca Serrazanetti
parla di nuovi teatri irlandesi che si caratterizzano per la polifunzionalità
artistica e per unintegrazione armonica nel tessuto urbano. Roberto
Canziani si occupa del Festival Flux di Roma dedicato al teatro lituano nellattuale
fase di crescita e di fermento come emerso dagli spettacoli proposti dalle compagnie
Low Air e Operomaija. Con Laura Santini ci si sposta a Genova, dove
lArchivolto e il Teatro Stabile hanno recentemente ottenuto il riconoscimento
di Teatro Nazionale.
Il viaggio di Teatromondo inizia con il resoconto
della primavera londinese redatto da Sandro Avanzo che rileva una
situazione generalmente poco creativa ad eccezione della messa in scena di The Grinning Man per la regia di Carl
Grose al Trafagar Studio 1 e di Brief
Encounter di Noël Coward curato da Emma Rice allEmpire
Cinema Haymarke. A Parigi, racconta Giuseppe Montemagno, accanto alla
rilettura dei classici (LOuiseauvert
di Carlo Gozzi con la regia di Laurent Pelly, LAvare di Molière con la regia di Ludovic Lagarde) si distinguono
allestimenti firmati da autori-registi come Ondes
magnetiques di David Lescot e Poussiére
di Lars Norén.
Davide Carnevali si
occupa della rassegna berlinese Theatertreffen
riservata ai dieci spettacoli più interessanti prodotti in area tedesca. Emerge
un quadro di pregevole sostanza artistica soprattutto per quanto riguarda
lestro degli attori tra i quali si segnalano Wiebke Puls, Benny
Claessens, Nicola Mastroberardino, Nina Hoss. Tematiche legate alla guerra e ai
fenomeni migratori, alla ricerca di nuove certezze e di stabilità, hanno
animato i palcoscenici viennesi. Irina Wolf si sofferma su Mothersong delliracheno Mokhallad
Rasem, su Homohalal e Heimwärts del siriano Ibrahim Amir,
e su Gutmenschen di Yael Ronen.
È in crescita la scena bulgara e in modo particolare quella di Sofia con la sua
decina di teatri e spazi indipendenti, secondo Franco Ungaro. Lo stesso Ungaro poi si sposta a
Timişoara con il Festival Fest-Fadr che ha visto la partecipazione di artisti e
compagnie internazionali.
Teatromondo si conclude in India
dove è in programma lottava edizione delle Olimpiadi del Teatro. Sottolineando
la portata mondiale dellevento, Nicola Pianzola segnala la presenza di Pippo
Del Bono con La Gioia, di Eugenio
Barba e lOdin Theatret con The Great
Cities Under the Moon, di Romeo
Castellucci con Giulio Cesare e Pezzi staccati.
Pino Tierno e Laura Caretti curano il
dossier Indipendentismi sui casi di
Catalogna e Scozia. Tierno si occupa
della regione catalana dove sono presenti scrittori di prestigio tradotti in
varie lingue e noti anche in Italia quali Benet i Jornet e
Sanchis Sinisterra cui si
affiancano, tra gli altri, Guillem Clua, Pau Miró e Pere Riera.
La luminosa carriera di Benet i Jornet è ricostruita da Simone Trecca a
partire dal successo ottenuto nel 1963 con Una
vella, coneguda olor che diventa il testo simbolo del nuovo teatro catalano
dautore. Altra figura di spicco è Sergi Belbel di madrelingua spagnola
ma esponente della drammaturgia catalana, che nellintervista rilasciata a
Tierno parla dei difficili rapporti con il governo centrale e delle
caratteristiche della sua produzione testuale.
Non meno
importante è Guillem Clua, recente vincitore del prestigioso Premio Teatro
Ciutat dAlcoi nonché autore del testo gay di culto Smiley. Conversando con Tierno, Clua discute il problema del
radicalismo politico, descrive la sua attività a Madrid e si sofferma
sullincidenza del proprio bilinguismo nella sfera creativa. Veronica Orazi
si occupa di Jordi Casanovas, autore della Trilogia sobre la Identitat catalana in cui affronta la questione
nazionale e il profilo identitario della Catalogna dal 1975 a oggi approfondendo
annose questioni sociali, politiche e umane. Il processo di indipendenza
catalano degli ultimi mesi è oggetto, come racconta la Orazi, di un progetto
ideato da Lluís Pasqual (direttore del Teatre Lliure) che prevede la
messinscena di testi scritti da undici autori locali.
Davide Carnevali
dà conto della reazione del mondo teatrale alla repressione del potere centrale
spagnolo attraverso la sospensione degli spettacoli, la diffusione di manifesti
firmati da una sessantina di enti culturali e di organizzazioni di letture
pubbliche drammatizzate legate al tema dellautonomia. È Barcellona lepicentro
della rinascita teatrale i cui punti di riferimento sono Lluïsa Cunillé e
i già citati Miró e Riera, dei quali David Campora ricostruisce
essenziali profili biografici. Interessante è lesperimento del teatro
partecipativo avviato dallartista e regista Roger Bernat che
nellintervista concessa a Carmen Pedullà parla della ricaduta nel
teatro del referendum del primo ottobre scorso e del suo spettacolo Pendiente de voto. Altro esponente di
grido è il drammaturgo e performer Ferran Dordal (attivo dal 2006) che
spiega a Carnevali le ragioni della sua vocazione internazionalistica (nel 2015
ha vinto il Leone dArgento alla Biennale di Venezia) e la sua posizione nei
riguardi dellindipendenza territoriale.
Con il
contributo di Ira Rubini ci si sposta nella realtà scozzese. Di David
Greig, drammaturgo, regista e direttore del Lyceum Theatre di Edimburgo, si
legge un esauriente profilo artistico integrato dalle notizie del suo impegno
al Fringe Festival e dalle sue riflessioni sul movimento indipendentista in
rapporto al referendum del 2014 relativo alla richiesta di autonomia dal Regno
Unito. Laura Caretti propone unattenta
ricognizione della drammaturgia contemporanea segnalando una grande vitalità e
una rinnovata tensione interpretativa dei fatti salienti della storia; così in Mary Queen of Scots Got Her Head Chopped Off
di Liz Lochhead, Caledonia di Alistair
Beaton e Uncon di Tim Barrow
in cui si rievocano gli avvenimenti relativi alla perdita dellindipendenza. Margherita
Laera e Maggie Rose raccontano il National Theatre of Scotland
fondato nel 2006 per iniziativa del governo al fine di produrre e distribuire
spettacoli in tutto il territorio. Alla guida della compagnia nazionale si è
distinta la regista inglese Vicky Featherstone cui è subentrata
nellaprile 2017 la scozzese Jackie Wylie. Contro i pericoli
dellegocentrismo e di una visione nostalgica del passato perché «allontanano i
giovani, dirottano chi è pieno di vita, e portano direttamente nelle paludi
provinciali dellesistenza» (p. 54), si schiera il critico teatrale Joyce
McMillan nellarticolo firmato ancora da Caretti. Non è trascurabile luso
del dialetto locale, ossia lo scots
delle Lowlands, nei nuovi testi contemporanei e nelle riscritture dei classici
da Shakespeare a Moliére, come bene
illustra Irene Browm. Per sostenere e diffondere la nuova drammaturgia è
attivo dal 2004 il Playrights Studio Scotland con base a Glasgow operativo su
tutto il territorio nazionale. Fondato sullesempio del Centre des Auteurs
Dramatique di Montréal, ora è diretto da Fiona Sturgeon-Shea che
nellintervista concessa a Maggie Rose spiega gli effetti della Brexit e la produzione teatrale a essa collegata.
La medesima Rose ricostruisce la storia del prestigioso Festival di Edimburgo
nella sua diramazione in International e Fringe. Infine Ira Rubini si sofferma
sulla presenza di tanti artisti italiani tra cui Renato Gabrielli, Silvia
Gallerano, Antonello Taurino, il gruppo Ninas Drag Queens e Laura Pasetti.
In Teatro Ragazzi Mario Bianchi
presenta le principali novità emerse dalle rassegne Teatro fra le Generazioni di Castelfiorentino, Giocateatro di Torino, Segnali
di Milano e Maggio allInfanzia di
Bari.
La consueta e
corposa sezione delle Critiche ordina
le tante recensioni degli spettacoli secondo criteri regionali. Seguono le
pagine dedicate alla danza e alla lirica. Il testo pubblicato è Per il tuo bene di Pier Lorenzo Pisano, vincitore del premio Riccione "Pier Vittorio Tondelli" 2017. Nella ricca Biblioteca Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo raccolgono le schede relative alle novità editoriali italiane legate alla cultura dello spettacolo.
Le tante e utili informazioni de La società teatrale sono offerte da Roberto Rizzente.
di Massimo Bertoldi
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