Bianco e nero, a. LXXIX, n. 590, gennaio-aprile 2018
Camilleri secondo Camilleri
A cura di Felice Laudadio
148 pp., euro 16,00
ISSN 0394-008X
A cura di Felice Laudadio
148 pp., euro 16,00
ISSN 0394-008X
Data di pubblicazione su web 29/08/2018
L'editoriale di Felice Laudadio introduce il numero 590 di «Bianco e nero» dedicato alla figura di Andrea Camilleri. Il fascicolo contiene, per la prima volta nella storia della rivista, anche un dvd con una lunga intervista allo scrittore siciliano nella sua casa di Roma a cura dello stesso Laudadio.
In apertura Carlo Lucarelli esalta la felicità
del narratore Camilleri capace di costruire un universo familiare e “accogliente”
per mezzo di parole, personaggi e situazioni ricorrenti.
Nella densa intervista a Laudadio
Camilleri racconta la sua multiforme attività culturale: dalla formazione all'Accademia
Accademia Nazionale d'Arte Drammatica all'insegnamento presso il Centro
Sperimentale di Cinematografia, dalla collaborazione con Orazio Costa e con Roberto
Rossellini alla esperienza in Rai e all'impegno nella letteratura. Il resoconto
del colloquio è intervallato dalle testimonianze dei suoi allievi al Centro
Sperimentale. Silvano Agosti ne elogia
l'umanità, la sincerità e l'intensità. Paolo
Graziosi ne ricorda l'autorevolezza e la dedizione. Nella conversazione di Luca Pallanch con Luigi Perelli, il regista ripercorre le tappe del suo percorso al
Centro rammentandone l'ironia e l'apertura intellettuale.
I due contributi successivi sono
dedicati all'impegno di Camilleri in radio e in televisione. Enrico Menduni individua ne Il commissario Montalbano meccanismi di successo analoghi a quelli delle Inchieste del commissario Maigret (si
pensi alla “logica dell'assenza” come strumento per costruire il mito). Cesare Biarese ripercorre l'esperienza
in Rai del professore a partire dalla fine degli anni Cinquanta soffermandosi
sui rapporti lavorativi e personali con Eduardo De Filippo nonché sul suo
impegno come produttore televisivo e regista (dalla prosa fino ad altri settori
della comunicazione).
Passando al Camilleri romanziere,
Giovanni Capecchi ricostruisce il
profilo e l'“evoluzione” del personaggio Montalbano evidenziando la capacità
dell'autore di offrire un carattere verosimilmente mutevole in un contesto di serialità.
Lo stesso Capecchi riflette sulle altre produzioni letterarie dello scrittore e
sulle sue efficaci sperimentazioni linguistiche.
Antonio Sellerio analizza il successo della produzione letteraria
di Camilleri a partire dal primo romanzo pubblicato dalla nota casa editrice palermitana:
La stagione della caccia (1992). L'editore
sottolinea come la critica si sia a lungo soffermata sul vigatese evidenziando
l'importanza del dialetto nella definizione dei suoi personaggi e la capacità d'inventare
una vera e propria lingua e insegnarla al lettore.
Lo psicoterapeuta Giuseppe Fabiano prende in esame i contenuti
psicologici delle opere narrative di Camilleri e l'intimo legame tra chi scrive
e la sua elaborazione letteraria proponendo la definizione di «ventriloquo
narrativo» (p. 63) (con particolare riferimento alla profonda connessione tra l'autore
e il personaggio Montalbano). Nunzio La
Fauci definisce lo scrittore un «radicale innovatore» (p. 75) alla luce del
suo lavoro sul dialetto.
Nella conversazione con Alberto Crespi gli sceneggiatori di
Montalbano, Francesco Bruni e Salvatore De Mola, raccontano il loro rapporto
creativo con l'autore dei romanzi, svelano aneddoti sulla produzione della
serie tv e spiegano la genesi dello spin-off
Il giovane Montalbano. Nel dialogo di Luca
Pallanch con Sergio Silva, già a
capo della fiction Rai, si delineano i processi che hanno portato alla
creazione della fiction e alla scelta
dell'attore protagonista Luca Zingaretti. Carlo
Degli Esposti ripercorre «l'avventura di Montalbano» (p. 76) dal punto di
vista del produttore: sottolinea i punti di forza, gli ostacoli e la linea
editoriale della sua Palomar. Il regista Alberto
Sironi descrive i dettagli del lavoro sul set e della sua preparazione.
Giuseppe Marci indaga ancora la sperimentazione sulla lingua, esplorando
i concetti di “partitura” e “invenzione”, nonché mettendo in relazione il
linguaggio di Camilleri con quello di Pirandello. Marco Trainito sviscera le acute intuizioni dello scrittore in
merito alle connessioni tra mafia e religione, tra le pratiche della
criminalità organizzata e il potere del mondo cattolico. Alberto Anile confronta la figura di Camilleri con quelle di tre
grandi nomi della letteratura siciliana: il già citato Pirandello, Sciascia e Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Concludono la sezione le
testimonianze degli attori Zingaretti e Michele
Riondino (interprete di Montalbano giovane) sul rapporto personale e
lavorativo con lo scrittore.
La sezione successiva è riservata
ai traduttori e ai problemi della resa di un idioma così peculiare nelle
diverse lingue. Dall'inglese «eccentrico» (p. 104) scelto da Stephen Sartarelli come strumento per
ridare dignità agli italoamericani al tortuoso percorso di ricerca di Carlos Mayor per decifrare i testi e restituirli
in spagnolo. Se il catalano Paul Vidal sottolinea
il valore identitario della lingua, l'ungherese Ádám András Kürthy affronta le difficoltà della traduzione cercando
di «trasmettere il buon testo come buon testo» (p. 106). Infine Fotini Zervou fa leva sulle connessioni
tra Grecia e Sicilia alla luce dell'origine etimologica greca di alcune parole
siciliane.
Nella sezione Variazioni su Camilleri, Salvatore Silvano Nigro evidenzia
ancora una volta come la lingua sia «l'anima della sua portentosa ingegneria
narrativa» (p. 111). Masolino d'Amico
esamina i rapporti dello scrittore con il teatro, non solo ripercorrendone l'attività
scenica, ma sottolineando «l'ispirazione teatrale di tutta la sua narrativa»
(p. 118). Domenico Monetti individua nel campo della recitazione l'urgenza da
parte di Camilleri di mettere al centro della scena la phoné. Cristina Bragaglia pone
l'attenzione sul tema del cibo nella sua letteratura: i rimandi al citato
Maigret, il solido legame con la Sicilia, il valore sentimentale della passione
culinaria.
Negli Extra troviamo la presentazione di Alfredo Baldi al carteggio di Camilleri con il Centro Sperimentale
di Cinematografia. Infine, Alberto Anile
introduce il cineracconto ispirato a L'uomo
delle stelle di Tornatore realizzato da Camilleri per «Tv Sorrisi e Canzoni»
nel 1995.
di Stella Scabelli
Bianco e nero, a. LXXIX, n. 590, gennaio-aprile 2018
Rivista quadrimestrale del Centro Sperimentale di CinematografiaIndice
Indice
Editoriale
Felice Laudadio
Camilleri secondo Camilleri
La felicità del narratore
Carlo Lucarelli
Camilleri sono
A cura di Felice Laudadio
Un Essere Umano (con le maiuscole)
Silvano Agosti
Professore, mio professore
Paolo Graziosi
Ironia e contestazione
Conversazione con Luigi Perelli a cura di Luca Pallanch
Radio e tv
Camilleri alla Rai / 1
Sheridan e Maigret, gli “zii” di Montalbano
Enrico Menduni
Camilleri alla Rai / 2
Andrea e i suoi fratelli: fra Eduardo e Peppino
Cesare Biarese
Il romanziere
Camilleri e i libri
«Le mie piccole chiese di campagna»
Giovanni Capecchi
Camilleri e il suo editore
Montalbano alla conquista del mondo
Antonio Sellerio
Camilleri e la narrativa
La pienezza del bicchiere mezzo vuoto
Giuseppe Fabiano
Lo chiederemo ad Andrea
Conversazione con Francesco Bruni e Salvatore De Mola a cura di Alberti Crespi
Camilleri e il dialetto
Ma che “pirsona” è il “tragediaturi”?
Nunzio La Fauci
Montalbano, nuotatore e seduttore
Conversazione con Sergio Silva a cura di Luca Pallanch
Il clan dei (non) siciliani
Carlo Degli Esposti
Ci ha voluti Strehler
Conversazione con Alberto Sironi a cura di Luca Pallanch
Camilleri e la lingua
“Abbunnànza” o “Abbunnànzia”?
Giuseppe Marci
Camilleri e la mafia
Da Don Chisciotte ai “pizzini”
Marco Trainito
Camilleri e la letteratura
Pirandello, Sciascia e alcuni Gattopardi
Alberto Anile
DallAccademia alla tv, amici per sempre
Luca Zingaretti
Ritratto del commissario da giovane
Michele Riondino
«You talkin to me?». Tra Vigàta e Brooklyn
Stephen Sartarelli (inglese)
Due mesi con Montalbano
Carlos Mayor (spagnolo)
Lo leggo con l'acquolina in bocca
Paul Vidal (catalano)
Il mistero dei cognomi
Ádám András Kürthy (ungherese)
Storie di Magna Grecia
Fotini Zervou (greco)
Variazioni su Camilleri
Camilleri e la Sicilia
I polmoni larghi del “vigatese”
Salvatore Silvano Nigro
Camilleri e il teatro
Un non-maestro chiamato Dickens
Masolino dAmico
Camilleri e la recitazione
La strategia della phoné
Domenico Monetti
Camilleri e il cibo
Molto più che una merendina
Cristina Bragaglia
Extra
Camilleri insegnante al Csc
Recitazione, regia e un piccolo mistero
Alfredo Baldi
Quando Camilleri riscrisse Tornatore
Alberto Anile
Luomo delle stelle
Andrea Camilleri