Il 27 giugno p.v. il Centre Pompidou inaugurerà
la mostra Histoires dans la pénombre
dedicata ad alcuni tra i più importanti lavori dellisraeliano Roee Rosen, poliedrica figura di
artista, scrittore e regista.
Lesposizione si dirama lungo due binari
paralleli, il primo dei quali è dedicato alla presentazione di The Blind Merchant. Il volume, di
pubblicazione recente (2016) ma risalente al triennio 1989-1991, combina
liberamente il testo completo del Mercante
di Venezia di Shakespeare a un
paratesto scritto dallo stesso Rosen, che si insinua nelloriginale e ne ribalta
la prospettiva adottando il punto di vista del principale antagonista Shylock.
I due testi sono inoltre accompagnati da più di un centinaio di disegni, sempre
di mano dellartista, i quali reinventano alcune scene topiche del dramma
shakespeariano da angolature nuove.
La seconda parte della mostra si concentra
invece su Vladimirs Night (2014), da
molti ritenuto il suo masterpiece. In
questo felice ibrido tra finzione, trattatistica teoretica e politica e arte
figurativa, Rosen immagina il suo Vladimir (Putin, anche se mai menzionato direttamente) prima torturato e poi
ucciso da una serie di numerosi oggetti inanimati della vita di tutti i giorni
che prendono vita. Accanto al libro viene anche introdotto il film The Dust Channel (2016), operetta in
russo con protagonista una coppia di israeliani che celano dietro la loro
ossessione per la pulizia una forma latente di xenofobia.
Chiude il percorso una retrospettiva dei suoi
film intitolata Sweet Sweat,
osservando la quale il visitatore potrà ancora una volta constatare la
conclamata abilità dellartista nel trasformare la finzione in territorio
privilegiato per una riflessione politica di tono fortemente polemico.
|
|