Theaterheute, 2018, n. 2, Februar
Il medesimo dramma è stato allestito al Burgtheater di Vienna da Dušan David Pařízek nella
rielaborazione drammaturgica dello stesso Palmetshofer pubblicata integralmente
dalla rivista berlinese nella sezione Das
Stück. In scena si sono distinti Markus
Meyer, Dörte Lyssewski, Michael Maertens e Marie-Luise Stockinger. Con la messinscena di Radetzkymarsch dall'omonimo romanzo di Joseph Roth si rimane nel principale teatro austriaco; la regia di Johann Simon trasferisce i segnali
della decadenza imperiale asburgica nel declino dell'Occidente odierno utilizzando
due attori quali Philipp Hauss e Johann Adam Oest. In questa atmosfera di
declino con tocchi grotteschi si muove anche Die Zehn Gebote, riduzione dell'omonimo film di Krzysztof Kieslowski per la regia di Stephan Kimmig, che si avvale del
contributo di pregevoli attori per questa riuscita produzione del Volkstheater:
da Peter Fasching a Jan Thümer, da Anja Herder a Gàbor Biedermann.
Al Residenztheater di Monaco si segnala l'allestimento dello shakespeariano
Richard III rappresentato
con toni duri e aspri quali segni di isolamento politico da Michael Thalheimer che consegna il
ruolo del titolo a Norman Hacker
affiancato da Charlotte Schwab, Hanna Scheibe, Marcel Heuperman. Singolare e molto apprezzata la proposta di Christopher Rüing che ai Kammerspiele
ha allestito Trommeln in der Nacht di
Bertolt Brecht riproducendo con
rigore filologico la celebre edizione del 1922 ora affidata alle competenze
espressive di Hannes Hellmann, Wiebke Puls e Wiebke Mollenhauer.
Piuttosto movimentata e stimolante si presenta la scena berlinese a partire
dalla rappresentazione di Les Misérables
che Frank Castorf ha ricavato dall'omonimo romanzo di Victor Hugo (produzione del Berliner Ensemble) per riflettere sulle
nuove forme di povertà contemporanea e per indagare il tormento esistenziale
dei vari personaggi interpretati da Stefanie
Reinsperger, Valery Tscheplanowa
e Aljoscha Stadelmann.
Dal cartellone del Deutsches Theater emergono due protagonisti della
drammaturgia francese. Il regista Ivan Panteleev ha scelto Die Zofen di Genet per sviluppare una lettura scenica focalizzata sull'erotismo a
tratti trasgressivo del testo, interpretato con coerenza da Bernd Stempel, Samuel Finzi e Wolfram Koch
abili nel gioco di sdoppiamento dei personaggi. A
Das Missverständnis di Albert Camus la regia di Jürgen Kruse
si è rapportata con marcato rispetto testuale, indispensabile per trasferire
sulla scena le tante sfumature interiori dei vari personaggi recitati da Jürgen Huth, Linda Pöppel, Barbara
Schnitzler, Alexandra Finder.
Si ispira a Die Troerinnen di Euripide Beute Frauen Krieg della regista Karin Henkel, che trasforma gli eroi greci in personaggi
d'oggi attivi in un tormentato nucleo famigliare.
Christian Baumbach, Hilke Altefrohne, Isabelle Menke e Dagna
Litzenberger si sono esibiti con successo sul palcoscenico dello
Schauspielhaus di Zurigo, sul quale sono saliti anche gli interpreti di Mir nämeds uf öis di Christoph Marthaler, anche regista di uno spettacolo che proietta gli
attori in una dimensione eterea e quasi astratta.
Il percorso di Aufführungen si
conclude allo Schauspielhaus di Düsseldorf. Qui gli allestimenti condividono in
modo trasversale l'analisi della borghesia nel suo percorso storico. Il
discorso prende le mosse da Stützen der
Geselschaft di Henrik Ibsen per la regia asciutta e essenziale di Tilmann Köhler caratterizzata da una
pregevole impostazione realistica ben assimilata
da Sebastian Tessenow, Stefan Gorski, Judith Bohle, Alexej
Lochmann. Si prosegue con Dreigroschenoper
di Brecht: spettacolo affidato alle competenze di Andrea Kriegenburg che sviluppa un taglio comico di sapore circense
e cabarettistico impegnando gli attori a (Wolf
Danny Homann, Jonas Friedrich
Lombardi, Lou Strenger) in
un'intensa prova fisica. A Die Tage, die
ich mit Gott verbrachte, cupa riflessione sull'esistenza di Dio, segue Jeff Koons di Rainald Goetz, in cui si parla della funzione dell'arte nella
società contemporanea in rapporto ai valori borghesi. André Kaczmarczyk, Florenze
Schüssler e Jona Hackmann ne sono stati i tre applauditi protagonisti.
Akteure è dedicato al profilo artistico di Rainer
Galke attore di punta del Volkstheater di Vienna recentemente affermatosi
in Kasimir und Karoline di Ödön von Horváth per la regia di Philipp Preuss. Galke ha esibito il suo estro espressivo in altri titoli
di successo quali Hangmen di Martin Mcdonagh (regia di Lukas Holzhausen) e Alte Meister di Thomas Bernhard (regia di Dušan David Pařízek).
In Theaterkulinarik si legge un
interessante articolo in cui si analizza il linguaggio artistico caratterizzante l'allestimento dei buffet offerti al pubblico durante
l'intervallo di uno spettacolo. Gli addetti alla gastronomia del viennese
Burgtheater dimostrano particolare gusto e attenzione all'estetica sia nella composizione
dei piatti sia per la loro disposizione sui tavolini.
Le pagine di International
osservano l'incidenza della Brexit a Londra nell'ambito della produzione
drammaturgica. Da segnalare lo sviluppo di un filone tematico caratterizzato da
riflessioni critiche che diventano visioni metaforiche della contemporaneità. È
il caso dell'isolamento vissuto da una famiglia inglese come raccontato da Mike Bartlett in Albion. Con amarezza e ironia Rory
Mullarkey solleva la questione dell'identità inglese riscrivendo la celebre
leggenda di Saint George and the Dragon;
mentre Rob Drummond in The Majority ipotizza una preoccupante rinascita
di correnti reazionarie e neonaziste. Gli altri testi presi in esame sono An Octoroon di Branden Jacobs-Jenkins, Barber
Shop Chroniches di Inua Ellams, Heisenberg di Simon Stephen e Young Marx
di Richard Bean.
Theaterheute, 2018, n. 2, Februar
Indice
Inhalt
FOYER
Barbara
Burckhardt
Lasst Taten
sehen!
Die #MeToo-Debatte hat das deutsche Theater erreicht
AUFFÜHRUNGEN
Franz
Wille
Grandhotel
Abgrund
Ewald Palmetshofers Vor Sonnenaufgang
nach Gerhart Hauptmann in Basel und an Wiener Akademiethaeater
Eva
Behrendt
Postheroisches
Unglück
In Wien inszeniert an der Burg Johan Simons Roths Radetzkymarsch, Stephan Kimmig am Volkstheater Die Zehn Gebote
Silvia
Stammen
Mord und
Schredder
An den Münchner Kammerspielen rekonstruiert Christopher Rüping Brechts Trommeln in der Nacht, am
Residenztheater überführt Michael Thalheimer Shakespeares Richard III
Christine
Wahl
Die Wahrheit
der Kloaken
Dem Berliner Ensemble implantieren Frank Castorf mit Les Misérables und Ersan Mondtag mit Die letzte Station ein wenig Dreck
Barbara Burkhardt
Sie wollen
nur spielen
Mörderische Frauen am Deutschen Theater: Ivan Panteleev setzt Genets Die Zofen, Jürgen Kruse Camus Das Missverständnis
Stepahn
Reuter
Helden
verlogener Konflikte
Ein Antikenprojekt von Karin Henkel und ein Marthaler-Abend in Zürich: Beute Frauen Krieg und Mir
nämeds uf öis
Gerhart
Preußer
Die Bürger, die Oper, Gott und Kunst
Inszenierungen von Tilman Köhler, Andreas Kriegenburg, Malte C. lachmann
und Rainald Goetz Jeff Koons in Düsseldorf
AKTEURE
Wolfgang
Kralicek
Einer wie
Rainer
Everybody Darling: der Wiener Schauspieler Rainer Galke
THEATERKULINARIK
Wolfgang
Höbel
Der Wiener
zweier Herren
Eine Reise durch deutsche kulinarische Theaterelend
INTERNATIONAL
Patricia
Benecke
«Wer sind
wir?»
Neue Stücke zur nationalen Identität
im Brexit-London: von Mike Bartlett, Rory Mullarkey, Rob Drummond, Branden
Jacobs-Jenkins und Inua Ellam.
CHRONIK
Bochum - Stephen
Karam The Humans – Eine amerikanische
Familie
Bremen - Jan
Eichberg nach Sophokles Ödipus/Antigone
Frankfurt - Péter
Kárpati Das Ministerium der verlorenen
Züge
Graz - nach
Tomer Gardi Broken German
Hamburg - Wolfgang
Herrndorf Bilder deiner großen Liebe
Heidelberg - Franz
Xaver Kroetz: Ich bin das Volk.
Volkstümliche Szenen aus dem neuen Deutschland
Köln - Ibrahim
Amir Heimwärts
Leipzig - E.
L. Karhu Prinzessin Hamlet
Mainz - Seneca
Oedipus
St. Pölten - Árpád
Schilling/Éva Zabezsinszkij Erleichterung
Zürich - Katja
Brunner Den Schlächtern ist kalt oder
Ohlalahelvetia
DATEN
Premieren im Februar
Hinweise
Suchlauf
Programmhinweise
MAGAZIN
Das Dialog-Festival in Wroclaw trotzt der Zensur
Freie Szene: FUX entdeckt die Granteloper neu
Jan Speckenbachs Film Freiheit
mit Johanna Wokalek
In
die Luft Schreiben: ein Buch zum Theater Luc Bondys
Vorschau - Impressum