Theaterheute, 2017, n. 11, November
Aufführungen, lo spazio
editoriale in cui si raccolgono le recensioni delle principali produzioni
teatrali dei paesi di lingua tedesca, si apre con Woyzeck di Georg
Büchner, di scena allo
Stadttheater di Basilea per la regia di Ulrich Rasche. Uno spettacolo
dal linguaggio molto aggressivo e spigoloso. Si pensi alla recitazione di Nicola
Mastroberardino nel ruolo del titolo, affiancato da Thiemo
Strutzenberger e da Florian von Manteuffel. Ci si sposta allo
Schauspiel di Zurigo per dare notizia di Die fremde Frau und der Mann unter
dem Bett a cura dell'esperto Frank Castorf che conferisce al
racconto di Dostoevskij un taglio oscillante tra realismo e simbolismo, capace
di valorizzare la prova degli attori, tra i quali Robert Hunger-Bühler, Robert
Rozic, Johann Jürgens e Kathrin Angerer.
Lo sguardo
sulla scena berlinese si concentra su Zeppelin, collage che Herbert
Fritsch ha ricavato dall'opera di Ödön von Horváth per la Schaubühne. Nello stesso teatro Thomas
Ostermeier ha allestito Rückkehr
nach Reims, novità di Didier Eribon in cui dominano frammenti di
vita all'insegna del disagio e del dissidio interiore. Tra gli interpreti
figurano i qualificati Hans-Jochen Wagner, Nina Hoss e Renato
Schuch. Di rilievo anche le produzioni di Amburgo. Allo Schauspielhaus Karin
Beier si è confrontata con Tartare Noir, testo scritto in
collaborazione con il dramaturg Christian Tschirner, in cui il
tema del cannibalismo assurge a metafora della società contemporanea. Tra gli
attori si è fatto apprezzare il talentuoso Ernst Stötzner. Die
Trilogie meiner Familie è il titolo della trilogia di Luk Perceval in
scena al Thalia Theater. Trilogia che, dopo gli episodi di Liebe e di Geld,
si completa con Hunger tratto da Zola, con Rafael Stachowiak
e Patricia Ziolkowska protagonisti di uno spettacolo di forte impatto
visivo e emotivo.
Non meno
importanti e qualificate le produzioni di Monaco. Al Residenztheater David
Bösch ha allestito Kinder der Sonne, dramma di Maksim Gor'kij
dal quale emergono i turbamenti psicologici dei personaggi affidati a Hanna
Scheibe e Aurel Manthei. Nello stesso teatro Anne Lenk ha
firmato la regia di Das Schlangenei, adattamento dall'omonimo film di Ingmar
Bergman del 1977 ambientato negli anni della Repubblica di Weimar, agli
albori del Nazismo. L'allusione alla odierna diffusione di pensieri reazionari
è evidente nell'esibizione di Thomas Lettow e Nora Buzalka. Con Trüffel Trüffel Trüffel di Eugène Labiche per
la regia di Felix Rothenhäusler ci si trasferisce ai Kammerspiele, dove
pubblico e critica hanno applaudito On the Road dall'omonimo romanzo beat di Jack Kerouac, che la
regia di David Marton ha affrontato ricorrendo al linguaggio musicale.
La sezione Neue Stücke si occupa delle rappresentazioni di inediti testi contemporanei. In Roma Armee
di Yael Ronen al Gorki
Theater di Berlino si racconta la fondazione dell'“armata Roma” da parte di un
gruppo di attori per combattere discriminazioni, razzismo e antizingarismo. Ne
sono protagonisti Michaela Drăgan e Lindy Larsson. Si proietta nel futuro ed è ambientata sul
pianeta Marte Nach uns das All, commedia di Sibylle Berg
allestita nello stesso teatro da Sebastian Nübling.
La novità più
importante è Fräulein Agnes
di Rebekka Kricheldorf,
che si può leggere in versione integrale nelle pagine di Das Stück di questo
numero della rivista. È una
rivisitazione di Le Misanthrope ou l'Atrabilaire amoureux di Molière trasferita nella nostra
contemporaneità. Rich Seidler ne ha curato la messa in scena al
Deutsches Theater di Göttingen,
affidando i ruoli di rilievo a Felicitas Madl, Rebecca Klingenberg,
Christoph Türkay e Gaia Vogel.
Lo spazio
riservato ai Festivals è occupato
dalla Ruhrtriennale diretta da Johan Simon, il quale ha confezionato una
manifestazione molto attenta ai linguaggi della musica contemporanea. Per quanto
riguarda la prosa spicca il Kein Licht di Elfriede Jelinek
allestito da Nicolas Stemann in forma di oratorio, con i testi letti da Caroline
Peters e Niels Bormann accompagnati dalle musiche di Philippe
Manoury. Cosmopolis è ispirato all'omonimo romanzo di Don DeLillo
secondo la chiave interpretativa dello stesso Simon che costruisce dialoghi
essenziali dal ritmo sostenuto e ossessivo restituito sul palcoscenico da Pierre
Bokma, Bert Luppes e Elsie de Brauw. L'aspetto più rilevante
dell'annuale Festival di Atene organizzato da Matthias von Hartz e Vangelis
Theodoropoulos è la massiccia presenza di attrici e di registe protagoniste
di spettacoli di qualità. Si pensi a Maria Panourgia in Die Legende
von Sant Kartak und die kleine Blume (dal racconto Die Legende vom
heiligen Trinker di Joseph Roth) oppure a Marlene Monteiro Freitas in Bacantes da Euripide.
In Starts si prendono in esame gli
spettacoli scelti per la nuova stagione di due importanti teatri tedeschi. Lo
Schauspielhaus di Francoforte ha alzato il sipario con lo shakespeariano Richard III per la regia di Jan Bosse
con Wolfram Koch che trasforma il protagonista in uno spietato uomo
contemporaneo. Segue Woyzeck di Georg
Büchner, allestito da Roger Vontobel privilegiando gli scontri verbali e i tanti dissidi interiori dei
personaggi affidati a Jana Schulz, André Meyer, Wolfgang
Pregler, Matthias Redlhammer e Anna Kubin.
Infine l'inedito
Das hässlische Universum di Laura
Naumann racconta in chiave tragicomica la folle parabola esistenziale di
una donna, interpretata da Luana Velis affiancata da Torsten Flassig,
Katharina Lindner e Uwa Zerwer. Meticolosa la regia di Julia Hölscher. Per l'inaugurazione
stagionale della Berliner Ensemble è stato scelta un'opera di Camus: Caligula
trasformato dalla regia di Antu Romero Nunes in un triste clown. Nella
seconda produzione (Das kaukasische
Kreidekreis di Brecht)
la regia di Michael Thalheimer orchestra con cura la prova espressiva di
Stefanie Reinsperger, Tilo Nest, Sina Martens. Chiude il
ciclo Nicht von mir, moderno dramma
psicologico ambientato in un nucleo famigliare trasferito sul palcoscenico da Mateja
Koležnik e recitato da giovani e bravi attori quali Gerrit Jansen, Anne
Ratte-Polle, Judith Engel e Martin Rentzsch.
Akteure mette in
vetrina Cigdem Teke, attrice di punta del berlinese Gorki Theater,
prepotentemente salita alla ribalta grazie a una serie di fondamentali
interpretazioni, tra le quali Kleiner
Mann – was nun? (regia di Hakan Savan Mican), Fegefeuer in Ingolstadt (regia di Susanne
Sontag) e il recente Verräter di Falk
Richter.
Indice
INHALT
FOYER
Franz Wille
Berliner
Puppenkiste
INTERNATIONAL
Marina Davydova
Regie aus dem Putin-Knast
Kirill Serebrennikovs Kleine Tragödien, aus dem Gefängnis heraus inszeniert, sind ein
Kommentar zu Russland heute
AUFFÜHRUNGEN/NEUE STÜCKE
Eva Behrendt
Die Gesetze des Unglücks
Zivilisationskritik leisten in Basel Ulrich
Rasche mit Woyzeck, in Zürich Frank
Castorf mit zwei Dostojevski-Erzählungen
Barbara Burckhardt
Das Volk zurückholen?
Stücke
zur Wahl: Herbert Fritschs Zeppelin
und Thomas Ostermeiers Rückkehr nach
Reims an der Schaubühne
Christian Rakow
Das Herz auf dem Feuer Rösten
Karin
Beier serviert Tartare Noir am
Hamburger Schauspielhaus, Luk Perceval vollendet am Thalia Theater seine
Zola-Trilogie
Silvia Stammen
Unterwegs bleiben
Schauspielertheater
in München inszeniert von David Bösch, Anne Lenk, Felix Rothenhäusler und David
Martons On the Road
Franz Wille
Selbstermächtigung in Serie
Yael
Ronens Roma Armee und Sibylle Bergs Nach uns das All in Berlin, Rebekka
Kricheldorfs Fräulein Agnes in
Göttingen
FESTIVALS
Diedrich Diederichsen
Hello DJ, my old friend
Die
letzte Ausgabe von Johan Simons findet ihren unverhofften Höhepunkt mit dem
venezolaner
DJ Arco
Armin Kerber
Radikal selbstbewusst
Neue Schwerpunkte beim Athen Festival
Anja Quickert
Wer bekommt eine Stimme?
Das Festival Malta in Poznan leistet
Widerstand
STARTS
Bernd Noack
Unheilbare Fälle
Shakespeares
Richard III., Büchners Woyzeck
und Laura Naumanns und Laura Naumanns Das hässlische Universum eröffnen
Frankfurt
Franz Wille
Das alte Haus von Bertolt B.
Oliver
Reese startet am Berliner Ensemble mit Camus Caligula, Brechts Der
kaukasische Kreidekreis und Arne Lygres Nichts
von mir
AKTEURE
Barbara Burckhardt
Dazugehören, verschieden sein
Am Maxim Gorki Theater ist die Schauspielerin
Cigdem Teke da, wo sie sein möchte – ein Porträt
CHRONIK
Bielefeld -
Bonn Park Das
Knurren der Milchstraße
Bremen -
nach Kafka Amerika
Düsseldorf -
Aischylos Orestie,
Robert Koall nach Fatma Aydemir Ellbogen
Göttingen -
Clemens Setz Vereinte Nationen
Koblenz -
John von Düffel nach William Shakespeare King Lear
Köln -
Ibsen Peer
Gynt
Leipzig -
Ödön von Horváth Kasimir und Karoline
Schwerin - nach Saša Stanišic Vor
dem Fest
Weimar -
Dirk Laucke Bambule im Herbst
DATEN
Premieren im November
On Tour
Hinweise
Suchlauf – Programmhinweise
MAGAZIN
«I am a
problem»: Ersan Mondtag inszeniert am Frankfurter Museum für Moderne Kunst
seine Ausstellung
2. Band der Werkausgabe: Hermann Sinsheimers Shylock-Studien
Das internationale Festival Wunder der Prärie
in Mannheim
Zirkuskunst: das Atoll -Festival in Mannheim
Das Theatertreffen zu Gast in Hong Kong
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