Theaterheute, 2017, n. 11, November



72 pp., euro 15,00
ISSN 0040 5507

Data di pubblicazione su web 11/04/2018

La copertina

In apertura di questo numero di «Theaterheute» si legge un approfondimento dedicato alla messa in scena di Kleine Tragödien di Alexander Puškin da parte di Kirill Serebrennikov, il quale legge il testo in chiave contemporanea trasferendo sul palcoscenico del Gogol Theater un'immagine dissacrante della Russia putiniana.   
Aufführungen, lo spazio editoriale in cui si raccolgono le recensioni delle principali produzioni teatrali dei paesi di lingua tedesca, si apre con Woyzeck di Georg Büchner, di scena allo Stadttheater di Basilea per la regia di Ulrich Rasche. Uno spettacolo dal linguaggio molto aggressivo e spigoloso. Si pensi alla recitazione di Nicola Mastroberardino nel ruolo del titolo, affiancato da Thiemo Strutzenberger e da Florian von Manteuffel. Ci si sposta allo Schauspiel di Zurigo per dare notizia di Die fremde Frau und der Mann unter dem Bett a cura dell'esperto Frank Castorf che conferisce al racconto di Dostoevskij un taglio oscillante tra realismo e simbolismo, capace di valorizzare la prova degli attori, tra i quali Robert Hunger-Bühler, Robert Rozic, Johann Jürgens e Kathrin Angerer.   

Lo sguardo sulla scena berlinese si concentra su Zeppelin, collage che Herbert Fritsch ha ricavato dall'opera di Ödön von Horváth per la Schaubühne. Nello stesso teatro Thomas Ostermeier ha allestito Rückkehr nach Reims, novità di Didier Eribon in cui dominano frammenti di vita all'insegna del disagio e del dissidio interiore. Tra gli interpreti figurano i qualificati Hans-Jochen Wagner, Nina Hoss e Renato Schuch. Di rilievo anche le produzioni di Amburgo. Allo Schauspielhaus Karin Beier si è confrontata con Tartare Noir, testo scritto in collaborazione con il dramaturg Christian Tschirner, in cui il tema del cannibalismo assurge a metafora della società contemporanea. Tra gli attori si è fatto apprezzare il talentuoso Ernst Stötzner. Die Trilogie meiner Familie è il titolo della trilogia di Luk Perceval in scena al Thalia Theater. Trilogia che, dopo gli episodi di Liebe e di Geld, si completa con Hunger tratto da Zola, con Rafael Stachowiak e Patricia Ziolkowska protagonisti di uno spettacolo di forte impatto visivo e emotivo.   

Non meno importanti e qualificate le produzioni di Monaco. Al Residenztheater David Bösch ha allestito Kinder der Sonne, dramma di Maksim Gor'kij dal quale emergono i turbamenti psicologici dei personaggi affidati a Hanna Scheibe e Aurel Manthei. Nello stesso teatro Anne Lenk ha firmato la regia di Das Schlangenei, adattamento dall'omonimo film di Ingmar Bergman del 1977 ambientato negli anni della Repubblica di Weimar, agli albori del Nazismo. L'allusione alla odierna diffusione di pensieri reazionari è evidente nell'esibizione di Thomas Lettow e Nora Buzalka. Con Trüffel Trüffel Trüffel di Eugène Labiche per la regia di Felix Rothenhäusler ci si trasferisce ai Kammerspiele, dove pubblico e critica hanno applaudito On the Road dall'omonimo romanzo beat di Jack Kerouac, che la regia di David Marton ha affrontato ricorrendo al linguaggio musicale.   

La sezione Neue Stücke si occupa delle rappresentazioni di inediti testi contemporanei. In Roma Armee di Yael Ronen al Gorki Theater di Berlino si racconta la fondazione dell'“armata Roma” da parte di un gruppo di attori per combattere discriminazioni, razzismo e antizingarismo. Ne sono protagonisti Michaela Drăgan e Lindy Larsson. Si proietta nel futuro ed è ambientata sul pianeta Marte Nach uns das All, commedia di Sibylle Berg allestita nello stesso teatro da Sebastian Nübling.   

La novità più importante è Fräulein Agnes di Rebekka Kricheldorf, che si può leggere in versione integrale nelle pagine di Das Stück di questo numero della rivista. È una rivisitazione di Le Misanthrope ou l'Atrabilaire amoureux di Molière trasferita nella nostra contemporaneità. Rich Seidler ne ha curato la messa in scena al Deutsches Theater di Göttingen, affidando i ruoli di rilievo a Felicitas Madl, Rebecca Klingenberg, Christoph Türkay e Gaia Vogel.   

Lo spazio riservato ai Festivals è occupato dalla Ruhrtriennale diretta da Johan Simon, il quale ha confezionato una manifestazione molto attenta ai linguaggi della musica contemporanea. Per quanto riguarda la prosa spicca il Kein Licht di Elfriede Jelinek allestito da Nicolas Stemann in forma di oratorio, con i testi letti da Caroline Peters e Niels Bormann accompagnati dalle musiche di Philippe Manoury. Cosmopolis è ispirato all'omonimo romanzo di Don DeLillo secondo la chiave interpretativa dello stesso Simon che costruisce dialoghi essenziali dal ritmo sostenuto e ossessivo restituito sul palcoscenico da Pierre Bokma, Bert Luppes e Elsie de Brauw. L'aspetto più rilevante dell'annuale Festival di Atene organizzato da Matthias von Hartz e Vangelis Theodoropoulos è la massiccia presenza di attrici e di registe protagoniste di spettacoli di qualità. Si pensi a Maria Panourgia in Die Legende von Sant Kartak und die kleine Blume (dal racconto Die Legende vom heiligen Trinker di Joseph Roth) oppure a Marlene Monteiro Freitas in Bacantes da Euripide.   

In Starts si prendono in esame gli spettacoli scelti per la nuova stagione di due importanti teatri tedeschi. Lo Schauspielhaus di Francoforte ha alzato il sipario con lo shakespeariano Richard III per la regia di Jan Bosse con Wolfram Koch che trasforma il protagonista in uno spietato uomo contemporaneo. Segue Woyzeck di Georg Büchner, allestito da Roger Vontobel privilegiando gli scontri verbali e i tanti dissidi interiori dei personaggi affidati a Jana Schulz, André Meyer, Wolfgang Pregler, Matthias Redlhammer e Anna Kubin.   

Infine l'inedito Das hässlische Universum di Laura Naumann racconta in chiave tragicomica la folle parabola esistenziale di una donna, interpretata da Luana Velis affiancata da Torsten Flassig, Katharina Lindner e Uwa Zerwer. Meticolosa la regia di Julia Hölscher. Per l'inaugurazione stagionale della Berliner Ensemble è stato scelta un'opera di Camus: Caligula trasformato dalla regia di Antu Romero Nunes in un triste clown. Nella seconda produzione (Das kaukasische Kreidekreis di Brecht) la regia di Michael Thalheimer orchestra con cura la prova espressiva di Stefanie Reinsperger, Tilo Nest, Sina Martens. Chiude il ciclo Nicht von mir, moderno dramma psicologico ambientato in un nucleo famigliare trasferito sul palcoscenico da Mateja Koležnik e recitato da giovani e bravi attori quali Gerrit Jansen, Anne Ratte-Polle, Judith Engel e Martin Rentzsch.   

Akteure mette in vetrina Cigdem Teke, attrice di punta del berlinese Gorki Theater, prepotentemente salita alla ribalta grazie a una serie di fondamentali interpretazioni, tra le quali Kleiner Mann – was nun? (regia di Hakan Savan Mican), Fegefeuer in Ingolstadt (regia di Susanne Sontag) e il recente Verräter di Falk Richter.    



Indice

INHALT

FOYER 
Franz Wille Berliner Puppenkiste 

INTERNATIONAL 
Marina Davydova 
Regie aus dem Putin-Knast 
Kirill Serebrennikovs Kleine Tragödien, aus dem Gefängnis heraus inszeniert, sind ein Kommentar zu Russland heute  

AUFFÜHRUNGEN/NEUE STÜCKE 
Eva Behrendt 
Die Gesetze des Unglücks 
Zivilisationskritik leisten in Basel Ulrich Rasche mit Woyzeck, in Zürich Frank Castorf mit zwei Dostojevski-Erzählungen 
Barbara Burckhardt 
Das Volk zurückholen? 
Stücke zur Wahl: Herbert Fritschs Zeppelin und Thomas Ostermeiers Rückkehr nach Reims an der Schaubühne 
Christian Rakow 
Das Herz auf dem Feuer Rösten 
Karin Beier serviert Tartare Noir am Hamburger Schauspielhaus, Luk Perceval vollendet am Thalia Theater seine Zola-Trilogie 
Silvia Stammen 
 Unterwegs bleiben 
Schauspielertheater in München inszeniert von David Bösch, Anne Lenk, Felix Rothenhäusler und David Martons On the Road 
Franz Wille 
Selbstermächtigung in Serie 
Yael Ronens Roma Armee und Sibylle Bergs Nach uns das All in Berlin, Rebekka Kricheldorfs Fräulein Agnes in Göttingen   

FESTIVALS 
Diedrich Diederichsen 
 Hello DJ, my old friend 
 Die letzte Ausgabe von Johan Simons findet ihren unverhofften Höhepunkt mit dem venezolaner 
DJ Arco 
Armin Kerber 
Radikal selbstbewusst 
Neue Schwerpunkte beim Athen Festival 
Anja Quickert 
Wer bekommt eine Stimme? 
Das Festival Malta in Poznan leistet Widerstand   

STARTS 
Bernd Noack 
Unheilbare Fälle 
Shakespeares Richard III.,  Büchners Woyzeck und Laura Naumanns und Laura Naumanns Das hässlische Universum eröffnen Frankfurt 
Franz Wille 
Das alte Haus von Bertolt B. 
Oliver Reese startet am Berliner Ensemble mit Camus’ Caligula, Brechts Der kaukasische Kreidekreis und Arne Lygres Nichts von mir   

AKTEURE 
Barbara Burckhardt
Dazugehören, verschieden sein 
Am Maxim Gorki Theater ist die Schauspielerin Cigdem Teke da, wo sie sein möchte – ein Porträt   

CHRONIK 
Bielefeld - Bonn Park Das Knurren der Milchstraße 
Bremen - nach Kafka Amerika 
Düsseldorf - Aischylos Orestie, Robert Koall nach Fatma Aydemir Ellbogen  
Göttingen - Clemens Setz Vereinte Nationen 
Koblenz - John von Düffel nach William Shakespeare King Lear 
Köln - Ibsen Peer Gynt 
Leipzig - Ödön von Horváth Kasimir und Karoline 
Schwerin - nach Saša Stanišic Vor dem Fest 
Weimar - Dirk Laucke Bambule im Herbst   

DATEN 
Premieren im November 
On Tour 
Hinweise 
Suchlauf – Programmhinweise 

MAGAZIN 
«I am a problem»: Ersan Mondtag inszeniert am Frankfurter Museum für Moderne Kunst seine Ausstellung 
2. Band der Werkausgabe: Hermann Sinsheimers Shylock-Studien 
Das internationale Festival Wunder der Prärie in Mannheim 
Zirkuskunst: das Atoll -Festival in Mannheim 
Das Theatertreffen zu Gast in Hong Kong 

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