Dal
4 maggio al 15 giugno 2017 si svolgerà a Firenze la ventiquattresima edizione
di Fabbrica Europa, festival internazionale di teatro, musica, danza e arti
performative. Sede della rassegna, come ogni anno, la Stazione Leopolda, ma gli
eventi saranno ospitati anche in altri punti della città: la palazzina Ex
Fabbri, Le Murate, il Teatro La Compagnia, il Quartiere Isolotto, la Limonaia
di Villa Strozzi, oltre al Teatro Goldoni di Livorno e il Teatro della Limonaia
di Sesto Fiorentino. Il fitto cartellone prevede la presenza di alcuni tra i massimi esponenti delle performing
arts con artisti provenienti da Europa, Medio Oriente, India, Cina e
Mediterraneo. Firenze diventerà così il palcoscenico dove incontrare altri
mondi possibili, una vetrina del contemporaneo, tra grandi nomi e giovani
emergenti della scena performativa più ricercata. Per la
serata inaugurale la coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker presenterà in prima
nazionale A Love Supreme,
una pièce costruita in collaborazione con il coreografo Salva
Sanchis per la compagnia Rosas su musica dellomonimo capolavoro di John
Coltrane. Prima nazionale anche per la giovane danzatrice Roberta
Racis che, dopo lavvio lo scorso anno del format Dan+Z (Dance+Jazz), presenterà una nuova
creazione ideata da Enrico Bettinello
e creata in collaborazione con il chitarrista Francesco Diodati e il percussionista Ermanno Baron. Novità anche per Cristina Kristal Rizzo con
Prélude e per Claudia
Catarzi che, in
collaborazione con lisraeliana Michal Mualem, presenterà A Set of Timings. Da segnalare Gala,
una coproduzione Fabbrica Europa e Centro per lArte Contemporanea Luigi Pecci
di Prato che riunisce danzatori
professionisti, attori e amatori di diverse formazioni (selezionati sul
territorio) per interrogarsi, sotto la guida di Jérôme Bel, sul concetto di danza. Mentre è
dedicato ai giovani artisti della scena
nazionale e internazionale il vivace
progetto Aroud 35, un percorso che intende mostrare i metodi
della ricerca coreografica attraverso workshop, presentazioni aperte e performance. Ma
lattenzione di pubblico ed esperti è concentrata sia sul Focus Young Arab Choreographers, un
progetto in collaborazione con BIPOD/Beirut International Platform of Dance e
Maqamat Theatre di Beirut che mette a dialogo i giovani artisti arabi con la
realtà italiana; sia sulla presenza al festival di coreografi orientali come Anan Atoyama, Sang Jijia e Jayachandran Palazhy, che guiderà gli straordinari danzatori
dellAttakkalari Repertory Company. Folta la schiera dei musicisti, a cominciare da uno
dei più importanti nomi della scena elettronica
internazionale: Matthew Herbert, innovatore, esploratore sonoro,
produttore prolifico che ha collaborato con artisti quali Björk, REM, Quincy Jones, John Cale, Yoko Ono, Dizzee Rascal, Roisin Murphy e che in occasione di Fabbrica Europa proporrà una serata di musica ballabile venata di nu
jazz. A cinquantanni
dalla scomparsa, John Coltrane sarà
ricordato, oltre che dalla già citata creazione di De Keersmaeker e Sanchis,
anche da A Love, Naked, una produzione
musicale di Hamid Drake e William Parker, due tra i più
grandi musicisti afroamericani contemporanei. Tra gli altri nomi in cartellone
spiccano i Marlene Kuntz, che a
Fabbrica Europa chiuderanno il tour Onorate
il Vile, secondo album della band capitanata da Cristiano Godano; le due straordinarie chitarre di Marc Ribot e Oren Ambarchi; il talento vocale della capoverdiana Mayra Andrade e di Edda; i
musicisti Marco Parente, Adriano Viterbini, Marek Hemmann per altrettante serate allinsegna delle
sperimentazioni ritmiche e melodiche e di percorsi sonori inusuali. Con
Afasians-The Last Conference
gli spagnoli Loscorderos·sc,
insieme al duo di musica elettronica Za!,
proporranno in prima nazionale unesperienza musicale-teatrale-performativa che
prende la forma di una pseudo-conferenza scientifica attorno alla fisica
quantistica per giungere a un lavoro di avanguardia scenica e sonora che
coinvolge lo spettatore. Mentre i Leviedelfool presenteranno Heretico – Dopo questo apparente nulla, una nuova
produzione in sette capitoli per riflettere sul ruolo della religione. Da
segnalare anche i tredici esperimenti visivi e sonori Squares do not (normally) appear in nature di OHT-Office for a Human Theatre che pongono lo spettatore a
confronto con uno spazio senza attori. Colore, luce, nebbia, vetro e
immagini ne saranno i protagonisti. Uninstallazione performativa che
drammatizza effetti astratti e mette in scena reazioni naturali, quali laurora
boreale e gli arcobaleni per un invito ad ascoltare,
guardare e riappropriarsi del proprio tempo. Per maggiori informazioni si può visitare il sito
ufficiale dellevento: www.fabbricaeuropa.net A
questo link, invece, il programma completo: http://fabbricaeuropa.net/festival-fabbrica-europa/ di Lorena Vallieri
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