drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai

Festival Fabbrica Europa 2016 Festival

Sta per prendere il via la ventiduesima edizione di Fabbrica Europa, festival internazionale di teatro, musica, danza e arti performative che avrà luogo a Firenze dal 5 maggio al 18 giugno 2016. La sede della rassegna è come ogni anno la Stazione Leopolda, ma gli eventi saranno ospitati in diversi altri punti della città. Il cartellone è all’insegna della sperimentazione e dell’ibridazione, secondo quella cifra stilistica che contraddistingue da sempre The Gesture in the Cultural Heritage of Europe, progetto internazionale a carattere interdisciplinare sull’importanza della gestualità contemporanea nelle sue declinazioni locali.

All’interno della rassegna si assisterà, in prima assoluta, a Gamelan di Michele Di Stefano, Fabrizio Favale e Cristina Rizzo, danza collettiva contemporanea che trae origine dall’esperienza della Piattaforma Balinese e che è il frutto di due edizioni del festival di Santarcangelo di Romagna. Dal concetto di coreografia espansa trae spunto Cristina Caprioli, la cui installazione interattiva Notes on a pebble, incorniciata dalla proiezione del film Yellow Labor, sarà l’atto conclusivo di un laboratorio che vedrà i partecipanti scrivere una propria coreografia su dei sassi, in un gioco di rielaborazione e trasmissione del testo. La compresenza di stili eterogenei, sia coreografici che sonori, è invece alla base di DAN+Z, trittico di musica jazz e danza che vede coinvolti Gianluca Petrella, Luisa Cortesi, Dan Kinzelman, Daniele Ninarello, Simone Graziano e Vittoria De Ferrari Sapetto.

Spettacolo emblematico del multiculturalismo è Beytna (in libanese “a casa”), performance nella quale quattro coreografi provenienti da Libano (Omar Rajeh), Togo (Anani Sanouvi), Giappone (Hiroaki Umeda) e Belgio (Koen Augustijnen), accompagnati dai musicisti palestinesi del Trio Joubran, si incontrano per una cena: un espediente utile per mettere in valore i rispettivi bagagli culturali e insieme riflettere sul rapporto tra vecchi rituali e nuove forme di autorappresentazione. Interamente declinato al femminile è invece We Women della coreografa catalana Sol Picó, progetto ambizioso nel quale sette danzatrici di diversa provenienza e differente background artistico convivono e dialogano, superando le barriere culturali. La stessa Picó sarà protagonista di One-Hit Wonders, spettacolo in cui darà vita a una sorta di best of dei suoi vent’anni di carriera.

I nomi di punta di quest’edizione sono sicuramente quelli del neo novantenne Peter Brook e della compagnia teatrale Motus. Il regista londinese riporterà in scena, a trentun anni dal suo primo allestimento al Festival di Avignone, Battlefield, spettacolo di nove ore ispirato al Mahābhārata, il più ampio poema epico non solo dell’India ma della letteratura mondiale. I Motus presentano invece MDLSX, già acclamato al Festival Internazionale del Teatro di Piazza di Santarcangelo 2015, in cui l’attrice Silvia Calderoni darà vita, sotto forma di un apparente dj/vj set, a un Ğinno lisergico e solitario alla libertà di divenireğ.

Folta anche la schiera dei musicisti. Il dj set inaugurale vede la collaborazione tra Max Casacci dei Subsonica e Daniele Mana di Vaghe Stelle, che presenteranno un lavoro sperimentale composto dai rumori della tramvia di Firenze registrati poche ore prima della performance. Tra gli altri nomi in cartellone spiccano quelli di Daddy G dei Massive Attack, di Biga vs Tambo Meets Millelemmi, di Lucrecia Dalt, di Barber Mouse con Samuel dei Subsonica, di Christophe Chassol.

A tema acquatico è il progetto Sea Songs, omaggio di Cristina Donà ad artisti quali Robert Wyatt, Nick Drake, Nick Cave, Radiohead, Paolo Conte e Lucio Dalla. La consolidata collaborazione con Tempo Reale si concretizza nel nuovo progetto di Evan Parker e Walter Prati, Pulse, alla Limonaia di Villa Strozzi: un esperimento che consentirà di esplorare, attraverso campioni sonori pre-registrati e pre-sintetizzati, il concetto di impulso, inteso sia come fenomeno temporale che come potenziale componente del timbro.

Segnaliamo, infine, il consueto spazio dedicato al Festival au Désert. Il primo dei due ospiti di quest’edizione sarà il chitarrista e cantante tuareg Bombino, che alla Leopolda si è già esibito nel 2011, nella sua prima assoluta in Italia. Il secondo nome di rilievo è quello di Vieux Farka Touré, il cui live, in collaborazione con l’Institut Français, chiuderà una giornata dedicata al padre Ali Farka Touré, cantante e chitarrista maliano divenuto celebre per la collaborazione, nel 1994, con Ry Cooder.

Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale dell’evento.

A questo link, invece, il programma completo.


                                                                 di Raffaele Pavoni



 
.



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013