Theaterheute, Nr. 12, Dezember 2015
Sono molti e assai pregevoli sotto il profilo artistico gli spettacoli prodotti in area tedesca, di cui si parla nelle pagine di Aufführungen. Si distinguono i Kammerspiele di Monaco, ora affidati alla guida di Matthias Lilienthal, subentrato a Johann Simon. Nicolas Stemann firma la regia dello shakesperiano Kaufmann von Venedig, che viene letto in chiave contemporanea ponendo in risalto le questioni etnico-razziali del testo interpretato da Walter Hess, Thomas Schmauser, Jelena Kuljić, Julia Riedler, Hassan Akkouch.
La seconda produzione, Ode to Joy di Rabih Mroué, appartiene al genere del teatro inchiesta e si occupa dell'attentato terroristico avvenuto a Monaco per mano palestinese durante le Olimpiadi del 1972, tra i protagonisti figurano Lina Majdalanie e Manal Khader. Altra proposta piuttosto interessante è risultata la messinscena di Rocco und seine Brüder dall'omonimo film di Luchino Visconti. La regia di Lilienthal trasforma il testo in un brutale Boxer-Drama con un ring montato sul palcoscenico, nel quale si muove il “pugile” Thomas Hauser impegnato nella parte del titolo.
Anche al Theater di Basel, diretto per la prima volta da Andreas Beck, si sono visti spettacoli di qualità, a partire da Engel in Amerika di Tony Kushner affidato alla regia dell'australiano Simon Stone, abile nel montaggio di un allestimento dalla dimensione corale, intorno alla quale ruotano i due protagonisti, Roland Koch (Roy M. Kohn) e Michael Waechter (Joe Pitt). Si passa poi a Schlafgänger, copione ricavato dalla regista Julia Hölscher dall'omonimo romanzo della scrittrice svizzera Dorothee Elmiger, e a Kinder der Sonne di Maxim Gorki, che Nora Schlocker esplora nei suoi passaggi narrativi più enigmatici e contorti per accordare ai suoi attori (Bernhard Kleber protagonista, affiancato da Liliane Amuat, Nicola Kirsch, Urs Peter Halter) una recitazione cupa e inquietante.
Infine LSD-Mein Sorgen Kind, storia di un misterioso e grottesco pittore tracciato da Thom Luz e affidato alla coinvolgente interpretazione di Wolfgang Menardi. Nella scena girevole dello Schauspiel di Stoccarda Fank Castorf ha allestito Tschewengur di Andrej Platonov, sviluppando soprattutto il legame tra condizione dei contadini russi e gli echi della rivoluzione secondo un taglio registico di stile espressionistico, come hanno esibito, tra gli altri, Astrid Meyerfeldt, Andreas Leupold, Sandra Gerling e Matti Krause. Si rimane in area russa con Die Brüder Karamasow, dramma dedotto dall'omonimo romanzo di Dostojevskij e prodotto dalla Volksbühne di Berlino ancora per la regia di Castorf, che si avvale di un attore di grandi abilità come Alexander Scheer, e con lui due convincenti attrici come Lilith Stangenberg e Margarita Breitkreiz.
Si registrano altri spettacoli importanti nella ricca e variegata programmazione della capitale di Germania. Alla Schaubühne Falk Richter si è confrontato con Fear di Hass von Pediga & Co, in cui domina la paura degli Zombi, intesi come metafora delle ansie contemporanee, segnatamente della morte. In scena si sono esibiti con apprezzabili doti artistiche e comunicative Bernardo Arias Porras, Denis Kuhnert, Lise Risom Olsen, Alina Stiegler, Jakob Yaw. Il Gorki Theater ha prodotto Der juridische Unschärfe einer Ehe, anche titolo del romanzo scritto nel 1984 da Olga Grjasnowa dal quale Nurkan Erpulat ha adattato il testo che ha come protagonisti una ballerina lesbica (Lea Draeger) e suo marito (Taner Şahintürk) alla ricerca di una difficile identità.
Hanno ottenuto consensi di pubblico e di critica anche gli spettacoli visti al Volkstheater di Vienna, dove Dušan David Pařízek ha allestito Alte Meister di Thomas Bernhards con la partecipazione di Rainer Galke e Lucas Holzhausen; lo stesso regista si è occupato di Selbstbezichtigung di Peter Handke.
La moralità è il tema che unisce due allestimenti dello Schauspiel di Francoforte e assunti dal repertorio di Georg Büchner. In Leonce und Lena la regia di Jürgen Kruse accentua le tensioni presenti nel testo e confeziona uno spettacolo duro e inquietante in cui primeggia Isaak Dentler, affiancato da Oliver Kraushaar, Alexej Lochmann e Linda Pöppel nella parte di Lena. A Oliver Reese spetta la messinscena di Zerbrochen Krug, dramma affrontato in chiave moderna e caratterizzato da allusioni legate alla riunificazione delle due Germanie. Il regista imposta una recitazione fredda e di ascendenza brechtiana e distribuisce i ruoli principali a Anica Happig, Bettina Hoppe, Max Mayer, Lukas Rüppel e Nico Holonics. Chiude Terror di Ferdinand von Schirach, una rappresentazione incentrata sul tema della giustizia praticata nell'aula di un tribunale durante un processo ad atti di terrorismo, che ha impegnato buona parte degli attori sopra citati.
Questa ricca sezione di Aufführungen si conclude allo Schauspiel di Colonia dove Stefan Bachmann ha affrontato un testo difficile e insidioso come Geschichten aus dem Wiener Wald di Ödön von Horváth orientando l'attenzione sul teatro di parola in una scena interamente vuota, sulla quale si sono mossi Martin Reinke, Bruno Cathomas, Melanie Kretschmann, Robert Dölle, Lou Zöllkau.
In Akteure si legge il profilo artistico di Yuri Englert, attore americano classe 1977 attivo nella compagnia dello Schauspiel di Colonia. Al racconto del suo percorso formativo, seguono riflessioni e curiosità relative agli spettacoli che lo hanno affermato, da Kippenberger! del 2012 (regia di Angela Richter) a Viel gut essen di Sibylle Berg (2014), fino al recente Supernerds.
Franz Wille presenta la produzione teatrale di Konstantin Küspert e si sofferma in modo particolare sulla sua ultima fatica, Rechtes Denken, che si può leggere in versione integrale in Das Stück di questo numero della rivista berlinese.
In Bücher sono recensiti libri legati alla cultura dello spettacolo e di spessore metodologico e contenutistico: M. Broich-B. Landes, Alles Theater – Schauspielerporträts (Berlin, Suhkamp-Insel 2015); M. Mittermayer, Thomas Bernhard. Eine Biografie (Wien, Residenz 2015); B. Stegemann, Lob des Realismus (Berlin, Theater der Zeit 2015); J. Roselt, Regietheorien (Berlin, Alexander 2014); C. Brecht-A. Loacker-I Steiner, Professionalist und Propagandist: der Kameramann und Regisseur Gustav Ucicky (Wien, Verlag Filmarchiv Austria 2014).
di Massimo Bertoldi
Theaterheute, Nr. 12, Dezember 2015
Indice
INHALT
FOYER
Peter Michalzik
Eine Frage des Taktes
Anmerkungen zur Theaterarbeit mit Flüchtlingen
AUFFÜHRUNGEN
Silvia Stammen
Auf die Grenzen, fertig, los!
Matthias Lilienthals Start an den Münchner Kammerspielen mit Nicolas Stemann, Rabih Mroué und Simon Stone
Stephan Reuter
Die neue Substanz
Erste Baseler Inszenierungen unter Schauspieldirektor Andreas Beck von Thom Luz, Simon Stone, Julia Holscher und Nora Schlöcker
Franz Wille
Russische Lektionen
Frank Castorf sucht den Osten in Stuttgart und Berlin: Platonovs Tschewengur und Dostojewskis Die Brüder Karamasow
Barbara Burkhardt
Ab heute wird zurückgehasst
Falk Richters Fear an der Schaubühne, Nurkan Erpulats Die juristische Unschärfe einer Ehe am Gorki Theater
Eva Behrendt
Heiteres Ikonenbashing
Handke und Bernhard in der Regie von Dusan David Parizek
Peter Michalzik
Moralische Spitzfindigkeiten
Spielzeitbeginn in Frankfurt mit Gerichtstheater von Oliver Reese und Jürgen Kurses Leonce und Lena
Gerhard Preußer
Bachmanns Rache
Stefan Bachmann inszeniert Horváths Geschichten aus dem Wiener Wald in Köln
PHÄNOMEN SCHWEIZ
Res Bosshart
Die Schweizer Schweiger
Die Schweiz nach dem Rechtsruck – ein Essay und Bilder einer Aktion von Tim Etchells
AKTEURE
Dorothea Narcus
Von Natur aus global
Ein Porträt des Der Schauspielers Yuri Englert
Franz Wille
Auf der Suche nach Relevanz
Der Dramatiker Konstantin Küspert erforscht rechtes denken
BÜCHERMAGAZIN
CHRONIK
Berlin - Roland Schimmelpfennig Wintersonnenwende, Christopher Rüping 100 Sekunden (wofür leben)
Bochum – Gerhart Hauptmann Rose Bernd
Dresden – Hebbel Die Nibelungen
Essen – Noah Haidle Das beste aller möglichen Leben
Hamburg – Tony Kushner Engel in Amerika
Karlsruhe – Avishai Milstein Love hurts
Magdeburg – nach Lutz Seiler Kruso
Manheim – Arthur Miller Ein Blick von der Brücke, Peter Michalzik Mannheim Arrival
Wien – Gorki Wassa Schelesnowa, Müller Hamletmaschine
Wien – Gorki Wassa Schelesnowa, Müller Hamletmaschine
Zürich – Jon Fosse Meer
DATEN
Premieren im Dezember
Hinweise
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MAGAZIN
Kunst und Widerstand beim 11. Münchner Spielart-Festival
Das Grazer Traditionavantgardisten - Festival Steirischer Herbst forscht Unter dem Motto Back to the Future
Basler Subventions-Vereinbarung in letzter Minute
100 Jahre Tadeusz Kantor
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