Il numero estivo della rivista si apre con la consueta
sezione Aufführungen, ossia lo spazio
riservato alle principali produzioni teatrali allestite in area tedesca. Spicca
la commedia Ich ich ich di Eugène
Labiche messa in scena da Martin Kusej al
Residenztheater di Monaco, con Marcus Hering, Johannes Zirner e Nora Buzalka
protagonisti di uno spettacolo vivace e contaminato da elementi operettistici.
Lo stesso teatro bavarese ha reso omaggio a Oliver Frljić, drammaturgo bosniaco recentemente scomparso,
con la rappresentazione di Balkan macht
frei, dramma storico affidato alle competenze di apprezzati attori quali Leonard Hohm, Alfred Kleinheinz, Jörg
Lichtenstein, Franz Pätzold.
Letture sceniche di testi classici in chiave contemporanea caratterizzano le
proposte viennesi, a partire da Edward II
di Marlowe per la regia di Ewald
Palmetshofer che sottolinea il conflitto tra Stato, ordine e amore, come
hanno saputo interpretare Simon
Zagermann e Thiemo Strutzenberger
in azione sul palcoscenico dello Wiener Schauspielhaus. Libseniano John Gabriel Borkman rientra nella
programmazione dellAkademietheater, che il regista Simon Stone attualizza con riuscite allusioni alla crisi
finanziaria doggi. Recitano in modo crudo e incisivo Birgit Minichmayr, Martin
Wuttke, Caroline Peters, Nicola Kirsch e Max Rothbart. Assai pregevoli sotto il profilo artistico le due
produzioni dello Schauspielhaus di Zurigo. Stefan
Pucher firma la regia di Schmutzigen
Hände di Jean-Paul Sartre e in molti passaggi induce riflessioni sul terrorismo contemporaneo. Meritevole
di applausi è stata la prova di Jrka
Zett e Robert Hunger-Bühler. René Pollesch, autore e regista
rigoroso nellorchestrare sul palcoscenico i movimenti di Inga Busch, Nils Kahnwald
e Marie Rosa Tietjen, affronta con
rabbia e ironia il tema della rivoluzione e del comunismo in Love / No Love. Allo Schauspielhaus
di Amburgo è stato applaudito lallestimento di Schuld und Sühne, riduzione teatrale dellomonimo romanzo di Dostoevskij,
assunto dalla regia di Karin Henkel in chiave introspettiva attraverso uno
scavo profondo nella psicologia dei personaggi affidati alle abilità
performative di Angelika Richter e Charly Hübner nei ruoli principali. Aufführungen si conclude con la
recensione di Einige von uns del
gruppo She She Pop per la produzione commissionata dallo Staatstheater di
Stoccarda, e di Supernerds. Eine
Überwachungsabend di Angela Richter per lo Schauspiel di Colonia, in cui
figurano come interpreti principali Judith Rosmair, Nikolaus Benda, Birgit
Walter. Ricche dinteresse le pagine della sezione Neue Stücke, dedicata agli allestimenti
di testi inediti assunti dal cospicuo serbatoio della drammaturgia
contemporanea, a partire da Alles muss glänzen – The Homemaker di Noah Haidle. La messinscena della commedia
prodotta dallo Stadttheater di Hannover, pubblicata in versione integrale nelle
pagine di Das Stück, è stata affidata
alla regia di Anna Bergmann, abile e originale nel coordinare i movimenti di Christoph
Müller e Katia Gaudard. La consueta attenzione berlinese alle novità trova
conferma nella première di Bella Figura
di Yasmina Reza alla Schaubühne, un dramma famigliare moderno che si avvale
della rigorosa regia di Thomas Ostermeier e della partecipazione di pregevoli
attori, da Renato Schuch a Lore Stefanek, da Nina Hoss a Stephanie Eidt. Il Gorki Theater ha ospitato la messinscena di Das Kohlhaas-Prinzip, progetto della Yael
Ronen Ensemble ricavato dallomonimo racconto di Heinrich von Kleist e assunto
a metafora della presenza nella società europea della cultura e della religione
islamica. Tra gli attori si sono distinti Dimitrij Schaad, Thomas Wodianka e Jerry
Hoffmann. Spicca il progetto dello Schauspiel di Francoforte con lallestimento
di Die Wiedervereinigung der beiden
Koreas di Jöel
Pommerat, per la regia di Jörg
Gollasch che si dimostra attento ad allestire una serie di scene incentrate
sulla storia di un matrimonio complicato, animato dalla vivacità creativa di un
gruppo di bravi attori quali Marc-Oliver
Schulze, Franziska Junge, Corinna Kirchhoff, Josefin Platt, Verena Bukal
e Carina Zichner. Dello stesso
Pommerat allo Staatstheater di Darmstadt il pubblico ha applaudito Dieses Kind, commedia in cui il tema
dominante è costituito dal rapporto genitore-bambino. Affidato alla direzione
di Beata Anna Schmutz,
lallestimento ha evidenziato le doti espressive di Katia Hegwein e Constanze Thomas. Lattenzione alla cultura teatrale
europea orienta il lettore al Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles. In occasione
della sua ventesima edizione è stato predisposto un cartellone affollato di
artisti di spessore internazionale. Si registrano Mariano Pensotti con il suo
Grupo Marea e la presentazione di Cuando
vuelva a casa voy a ser otro, Joris Lacoste con Suite No 2 interpretato dal Gruppe LEncyclopédie de la parole, e
ancora Need Company con The blind poet
e Bouchra Ouizguen con Courbeau. Da
segnalare la presenza di Romeo Castellucci affiancato da Simone Bobini, Bernardo
Bruno e Silvano Voltolina con il riuscito Uso
umano di essere umani. Desta infine curiosità il Downtown Contemporary Art
Festival del Cairo per la sua capacità di armonizzare artisti locali e
internazionali. In Akteure
si legge un ricordo di Andreas Wilink dedicato a Rainer Werner Fassbinder, del
quale ripercorre le tappe più importanti soprattutto della carriera cinematografica,
non dimenticando la qualità della sua produzione teatrale.
di Massimo Bertoldi
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