Il nuovo fascicolo della rivista
quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia è dedicato al rapporto
tra il divismo e lindustria audiovisiva, lo stardom. Nel consueto editoriale, Alberto Crespi propone un parallelo tra gli anni
doro del cinema italiano e loggi, quando a causa della frammentarietà
introdotta dai nuovi media è quasi del tutto scomparso ogni elemento divistico.
Lo stesso Crespi intervista sul tema Andrea Occhipinti, ex attore e ora
produttore di successo, e Valentina Lodovini, giovane e affermata attrice.
La sezione monografica, a cura di Giulia Carluccio e Andrea Minuz, si apre con il saggio di Mariapaola Pierini, I non attori che sanno recitare. Pratiche di
casting e di coaching nel cinema italiano contemporaneo, dedicato al
fenomeno degli attori non professionisti nellindustria cinematografica
nazionale. Federica Muzzarelli
riflette sulla rivisitazione in chiave moderna e postmoderna dei concetti di
abulia esistenziale e di melanconia-spleen
legati alla figura del dandy,
attraverso il confronto tra il Jep Gambardella interpretato da Toni Servillo ne La grande bellezza di Paolo
Sorrentino e il Marcello Mastroianni
protagonista de La dolce vita di Fellini (1960).
Il rapporto tra televisione e
cinema è lasse portante dei contributi di Luca
Barra e di Catherine ORawe,
luno dedicato allo star system della
TV generalista, laltro al successo della fiction Romanzo Criminale. In particolare, in questultima analisi della
serie ispirata al fortunato film di Michele
Placido (2005), ORowe evidenzia come lambientazione a Ostia e i dialoghi
richiamino lepica neorealista e pasoliniana.
In Gianni Morandi Presidente Luca Malavasi e Ismaela Goss analizzano il fenomeno della pagina Facebook del
celebre cantante bolognese, indagando i parametri del successo popolare ai
tempi dei social. Due dive del cinema italiano degli anni doro accomunano
le analisi di Gabriele Rigola e Alberto Scandola dedicate
rispettivamente a Catherine Spaak e
a Ornella Muti, dove si mettono in
evidenza le capacità di adattamento di due attrici di vecchia generazione ai
nuovi media.
Il remake de Il vedovo
(2013) è al centro del saggio di Giulia
Muggeo, Fabio De Luigi e Luciana
Littizzetto. Il fantasma della commedia allitaliana nel cinema italiano
contemporaneo. La nuova versione della pellicola in passato interpretata
da Alberto Sordi e Franca Valeri (1959) conferma la
contiguità tra la commedia e lo stardom,
oggi non meno stringente che in passato.
Il successivo contributo di Giacomo Manzoli, Da Massimo Recalcati a Raoul Bova: prove tecniche di paternità senza
patriarcato nello stardom italiano contemporaneo, mette a confronto il noto
psicanalista con lattore simbolo della mascolinità italiana. Claudio Bisoni prende in esame Fabrizio Corona, personaggio costruito
mediaticamente come un nuovo modello di divo televisivo, nel quale realtà e fiction si mescolano fino a scomparire.
La sezione monografica si chiude
con lomaggio di Alfredo Baldi ai
cinquantanni del corso di recitazione del Centro Sperimentale, proponendo una
carrellata degli studenti che hanno lasciato un segno nel cinema italiano (con
un tributo fotografico ad alcuni dei più illustri ex allievi).
Completano il fascicolo le consuete rubriche. Cineteca Nazionale passa in rassegna le
ultime pellicole restaurate. I mestieri
del Csc registra due interviste a Silvia
Perelli, insegnante di danza del Centro Sperimentale, e a Alessandra Panelli, titolare del corso
di yoga e recitazione. Infine Laltra
serialità contiene un approfondimento di Luca Barra e Massimo
Scaglioni sulle serie televisive britanniche a sfondo horror, in particolare su quelle legate agli zombies.
di Nicola Stefani
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