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L’altra metà dell’Odin, «Teatro e Storia», XXVIII / n.s. VI, 2014, n. 35 Riviste

Nel 2014 l’Odin Teatret ha compiuto cinquant’anni e «Teatro e Storia» ha deciso di dedicare il suo nuovo numero a L’altra metà dell’Odin, cioè a quegli spettatori che hanno assistito «turbati, o contenti» (p. 9) ai suoi spettacoli. Ma anche al futuro di quella esperienza e della sua memoria storica, legata sia agli studi teatrali, sia all’archivio creato nel 2008 da Mirella Schino, Francesca Romana Rietti e Valentina Tibaldi. Quest’ultimo, attualmente conservato a Holstebro, dove l’Odin Teatret ha sede dal 1966, è destinato alla Biblioteca Reale di Copenaghen ed è parzialmente consultabile su http://www.odinteatretarchives.com.

I singoli saggi, alcuni inediti altri riproposti, sono inframmezzati e arricchiti da documenti originali: lettere, articoli, appunti e immagini. La Parte prima. Dalla parte di chi guarda (pp. 99-333) restituisce il pensiero di una generazione particolare di spettatori, quella dei fondatori di «Teatro e Storia» e dell’International School of Theatre Anthropology (ISTA): Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Nicola Savarese, Franco Ruffini e Ferdinando Taviani; mentre la Parte seconda. International School (pp. 335-452) si concentra sull’attività dell’ISTA, fondata nel 1980 da Eugenio Barba (e cfr. Maestri e scuole. Istruzioni per l'uso, in «Drammaturgia», 1998, n. 5, pp. 146-148). Nella Conclusione viene riproposta una inedita lettera “di lavoro” scritta nel 1983 da Barba a sette amici: i già citati Meldolesi, Cruciani, Ruffini, Taviani e Savarese a cui si aggiungono Hans Drumbl e Ugo Volli (pp. 453-458).

Oltre al dossier, il volume comprende i saggi di Gabriele Sofia su Giovanni Grasso (pp. 11-34), Samantha Marenzi sulla fotografia teatrale di Adolf de Meyer (pp. 35-59), Teresa Megale sulla famiglia Gherardi e la Commedia dell’Arte in Francia (pp. 65-88), Delia Gambelli su Franca Rame (pp. 89-92), oltre a una lettera aperta del Teatro Valle occupato (pp. 61-64).

Riportiamo di seguito l'Indice del volume:

 

Mirella Schino, Introduzione all’Annale 2014

Gabriele Sofia, Sulla tecnica di Giovanni Grasso. Ipotesi, abbagli e testimonianze

Samantha Marenzi, L’impronta del fauno. Una danza nascosta nelle fotografie di Adolf de Meyer

Teatro Valle Occupato, Spaziare senza spazio. Lo sforzo di qualche visione

Teresa Megale, Migrazioni artistiche. I Gherardi dalla Toscana alla Francia

Delia Gambelli, Franca Rame. Lettera 66

 

Odin 50 Dossier

Premessa (M.S.)

 

Parte prima. Dalla parte di chi guarda

Raimondo Guarino, Appunti sull’Odin Teatret e gli studi teatrali in Italia

Materiali (1): Cinquant’anni. Un’immagine di Tommy Bay dallo spettacolo per il cinquantesimo compleanno dell’Odin; Else Marie Laukvik parla dei primi giorni di lavoro all’Odin Teatret (2009); lettera dalla Norvegia di Eugenio Barba al fratello Ernesto (1965); lettera di Francesca Romana Rietti dalla Polonia

Eugenio Barba, Parole nuove per antichi sentieri

Materiali (2): Frammenti da una biografia. Ritaglio stampa (1965); Jens Kruuse su Ornitofilene (1965); Scheda sull’Odin Teatret; Eugenio Barba sulla fondazione dell’Odin (2011); Presentazione di una rivista al Consiglio nazionale della ricerca norvegese (1964)

Mirella Schino, La ragazza con la pistola. Spettatori dell’Odin

Materiali (3): Il morso dell’Odin. Disegno da Ferai di Iben Nagel Rasmussen (1969); Fabrizio Cruciani (1989), Ferdinando Taviani (1994), Nicola Chiaromonte (1969), Claudio Meldolesi (1979) parlano della reazione degli spettatori al morso dell’Odin

Gianandrea Piccioli, Compleanno. Lettera 67

Materiali (4): La vita cronica. Un’immagine de La vita cronica (Jan Rusz, 2011); interventi sull’ultimo spettacolo dell’Odin di Sofia Monsalve (2011), Pierangelo Pompa, Ana Woolf, Raul Iaiza

Ferdinando Taviani, Il buio e una via (1997)

Materiali (5): Riflessioni su teatro e politica. Schizzo per la scenografia del primo lavoro teatrale di Eugenio Barba in Polonia (1961); parlano il sindaco di Holstebro (2014) e Claudio Meldolesi (1998); Iben Nagel Rasmussen, testo di Itsi Bitsi (1991)

Ferdinando Taviani, Il teatro che vive a Holstebro (1983)

Materiali (6): Lontano dal teatro. Tony D’Urso: Odin in Sud Italia (1975); lettere sulla pratica del «baratto» di Gianandrea Piccioli e di Eugenio Barba (1975)

Miguel Rubio, Sobre vivir en Grupo

Materiali (7): Incontri. Judith Malina ed Eugenio Barba (Fiora Bemporad, 1994); lettera di Andre Gregory (1976); lettera di Jean Darcante (1976); Eugenio Barba, Terzo Teatro (1976); lettera di Renzo Vescovi (1985)

Alberto Grilli, 35 anni di teatro condiviso. Lettera ai compagni attori del Teatro Due Mondi. Lettera 68

Materiali (8): Lavoro d’attore. Uno scatto di Roald Pay (1972); Torgeir Wethal parla del lavoro d’attore sui personaggi nella logica di un gruppo teatrale (1989)

Franco Ruffini, Dal teatro materiale al teatro sotterraneo

Materiali (9): La cerimonia degli addii. Una pagina da un taccuino di regia (1988); lettera di Nicola Savarese a Franco Ruffini sullo spettacolo dei cinquant’anni e risposta di Franco Ruffini (2014)

 

Parte seconda. International School

Materiali sull’ISTA: International School of Theatre Anthropology. Sanjukta Panigrahi (foto di Fiora Bemporad, 1990); scheda sull’ISTA; Ugo Volli sulla scuola degli attori (1980)

Fabrizio Cruciani, Scuola per attori (1981)

Marco De Marinis, Il processo creativo nel teatro contemporaneo: trionfo e trasmutazioni

Lluis Masgrau, La vision teatral cifrada en la obra escrita de Barba

Nicola Savarese, Avventure di un dizionario. Note dedicate a Nando Taviani con l’aiuto di Angelo Greco

Kirsten Hastrup, The making of Theatre and History (1996)

Jean-Marie Pradier, Ethnoscenologie. Les incarnations de l’imaginaire

Peter Elsass, La presenza assoluta. Uno spazio terapeutico per il teatro e per la psicologia

 

Conclusione

Eugenio Barba, Dalla casa sul lago (1983). Fotografia di Rossella Viti (2013)

 

Summaries



 
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