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Fabbrica Europa XXII: Epica Etica Etnica Pathos e Boubacar Traorè Musica

Sabato 16 maggio alla Stazione Leopolda di Firenze si celebrano i venticinque anni dall’uscita del disco Epica Etica Etnica Pathos del gruppo punk rock italiano CCCP Fedeli alla linea, pubblicato nel 1990 e mai eseguito dal vivo. I quattro componenti storici Gianni MaroccoloMassimo ZamboniFrancesco Magnelli e Giorgio Canali, con le due voci femminili Ginevra Di Marco e Angela Baraldi, si esibiscono sul palco insieme ad alcuni tra i più creativi e interessanti musicisti e cantanti di generazione successiva: Lo Stato SocialeAppinoBrunori SasMax ColliniFrancesco Di Bella.

Il progetto nasce con l’intento di trovare un terreno d’incontro tra artisti così diversi, in un momento storico segnato dall’avvento di nuove tecnologie in cui il fare musica è diventato sempre più un lavoro individuale. Creare momenti di scambio e di azione d’insieme contribuisce a incentivare la componente creativa, produttiva e sociale di un festival internazionale come Fabbrica Europa.

La scelta di ri-eseguire un disco come Epica Etica Etnica Pathos, che ha segnato il passaggio tra la caduta del Muro di Berlino e lo scenario socio-politico degli anni Novanta, vuol riattivare un atteggiamento sociale del fare musica avvalendosi della tecnologia degli anni Settanta ma con la “sporcizia” sonora tipica degli anni Novanta.

Chiude i numerosi appuntamenti della Stazione Leopolda un’anteprima della quinta edizione del Festival au Désert: il concerto del musicista subsahariano Boubacar Traorè, conosciuto anche come “Kar Kar” per il suo talento nel calcio e per la sua storia particolare.

Dopo l’indipendenza del Mali, avvenuta nel 1960, la musica di Kar Kar, diffusa dalle radio e dai media locali, ha accompagnato la ricostruzione del paese. Tuttavia, senza un produttore alle spalle, Kar Kar è stato presto costretto a ritirarsi dalle scene. Ha vissuto in povertà per lungo tempo fino a quando, alla fine degli anni Ottanta, è stato riscoperto grazie a una comparsata in un varietà televisivo.

Da qui l’inizio di una fortunata carriera che lo ha visto protagonista anche in Francia e nel Regno Unito. Il suo stile si caratterizza per una voce vellutata e una linea melodica che riprende sia lo stile blues americano sia il suono tipico della chitarra maliana.

La sera del 17 maggio, a Firenze, Traorè si esibirà con Vincent Bucher all’armonica e Babah Konè alla calebasse, presentando l’ultimo disco, Mbalimaou. Pubblicato nel gennaio 2015, il disco ha in poco tempo scalato le classifiche della world music internazionale.

Per maggiori informazioni rimandiamo al sito fabbricaeuropa.net

                                                                          di Layla Dari



 
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