Questa raccolta di scritti rielaborati di Fabio Nicolosi si configura come un manuale per la storia del teatro, a partire dalle convergenze fra la vita spettacolare e i grandi fatti storici, i fenomeni sociali, le correnti filosofiche e letterarie che contrassegnarono lera moderna in Europa e, soprattutto, in Italia, al centro dellinteresse dellautore.
Nel volume vengono ripercorse sinteticamente, ma con un ampio respiro, le tappe principali della metamorfosi del teatro privilegiando i contesti storici e sociali di riferimento. Viene messo in rilievo il passaggio dalla rinascimentale “economia della festa” ad una nuova economia di “spettacolo”, depoca barocca. A partire dalla grande rivoluzione letteraria e filosofica umanista, Nicolosi si sofferma sulla citazione delle fonti letterarie e della trattatistica, trecentesche e quattrocentesche, sulle quali si sviluppò il teatro delle corti italiane. Per rendere agevole e rapida la comprensione della nascita e del dipanarsi, fra Cinquecento e Seicento, del professionismo teatrale in Italia, di quel vasto e complesso fenomeno chiamato «Commedia dellArte», lautore racchiude in una sorta di “almanacco” i sette elementi salienti che lo compongono: “nomadi e nomadismo”, “un nuovo grande libro, il Corpo”, “la tecnica dellimprovvisazione”, “canovacci e zibaldoni”, “lingua e dialetto”, “le donne in scena”, “maschere e caratteri”; costruisce così un percorso lineare di eventi che conducono il lettore, con passo incalzante, fino agli albori delle nuove forme del teatro “riformato” settecentesco. Linarrestabile declino della Serenissima Repubblica di Venezia, la decadenza della nobiltà veneziana e lascesa della borghesia sono i fatti de “il libro del mondo” sul quale Carlo Goldoni costruì il suo personale “libro del teatro”, e Nicolosi, nel tratteggiare i principali movimenti teatrali del primo Settecento, sceglie di concentrarsi, dando un taglio di carattere monografico, esclusivamente sulla ricca produzione drammaturgica goldoniana. La scelta è la medesima anche per gli anni a seguire. Nel volume viene raccontata la storia della seconda metà del Settecento, senza perdere di vista lanalisi dei principali fatti storici, attraverso la penna di un unico drammaturgo, Vittorio Alfieri. Il secolo del Risorgimento italiano è affrontato allargando lo sguardo al funzionamento del sistema teatrale italiano, per grandi campiture, con particolare riferimento alla fioritura delle Compagnie di carattere nazionale capitanate dai “grandi attori” come Adelaide Ristori, Gustavo Modena, al periodo aureo del melodramma con Giuseppe Verdi e alla nascita dei nuovi attori del varietà, soprattutto nellarea napoletana, come Leopoldo Fregoli, Nicola Maldacea, Ettore Petrolini, che divennero fra i protagonisti della scena comica italiana novecentesca. Nicolosi si concentra sullinnovativa drammaturgia di Luigi Pirandello. Nel volume le istanze rinnovatrici in ambiente letterario, filosofico e teatrale del Novecento sono rappresentate e incarnate nella figura di Tommaso Marinetti e dal suo manifesto programmatico.
Numerosi sono i pregi di questo manuale, edito da Aracne nella collana Meridionalia diretta da Pasquale Sabbatino, al di là delle precise e dichiarate “scelte di campo” dellautore: risulta in primo luogo facilmente consultabile, poiché caratterizzato da una struttura chiara e lineare; è inoltre arricchito da una corposa appendice, con unampia sezione nella quale vengono direttamente riportati estratti scelti dalle fonti documentarie citate, dalla Fabula di Orfeo del Poliziano, alla Mandragola di Machiavelli, passando per i principali scritti di Goldoni fino alle opere di Alfieri. Il volume ben si adatta, dunque, alle necessità dei giovani studenti che potranno da un lato disporre di approfondimenti storici a sostegno delle principali forme spettacolari dellera moderna, dallaltro, avere a portata di mano riferimenti puntuali a fonti iconografiche e documentarie. di Francesco Tomei
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