drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai


Theaterheute, Nr. 3, März 2014


«Theaterheute», Nr. 3, März 2014, pp.80, € 12, 00
ISSN 0040 5507

 

Compete ad “Aufführungen”, la sezione dedicata alle recensioni degli spettacoli recentemente prodotti in area tedesca, aprire questo numero di “Theaterheute”. Allo Schauspielhaus di Amburgo Karin Bedier accorpa sotto il titolo Die Rosenden i testi di Iphigenie in Aulis, Troierinnen di Euripide e Oreste di Eschilo. La rilettura impasta la sostanza mitologica con linguaggi moderni e e sperimentali, come hanno saputo esprimere Yorck Dippe, Maria Schrader, Götz Schubert, Julia Wieninger. Il progetto di rivisitazione dei classici si completa con la messinscena di Elektra secondo la rielaborazione di Hugo von Hofmannsthal con Birgit Minichmayr nel ruolo del titolo, Lina Beckmann nella parte di Crisotemi e Carlo Ljubek in Oreste. La shakesperiana Der Sturm, affidata alla regia della polacca Maja Kleczewka, ambienta la vicenda nella contemporaneità, intrecciando corruzione, loschi affari e violenza. Tra gli attori si sono distinti Josef Ostendorf, Kathrin Welisch, Sachiko Hara, Michael Weber. I Kammerspiele di Monaco hanno prodotto Tauberbach di Alain Platel, spettacolo ricco di danza e inserti musicali.

 

Per quanto riguarda la scena berlinese, alla Schaubühne Thomas Ostermeier ha realizzato la rappresentazione di Die kleinen FuchsenThe Little Foxes di Lillian Hellman, in cui si annodano tematiche relative alle ricadute delle dinamiche produttive proprie del capitalismo nella sfera psicologica dei personaggi, affidati alle cure di Jenny König, David Ruland, Moritz Gottwald, Mark Waschke e Nina Hoss. Sul palco della Volksbühne Herbert Fritsch ha firmato la regia di Ohne Titel Nr. 1, opera di provocazione e riflessione verso questioni politiche e ideologiche contemporanee che hanno impegnato un gruppo di bravi attori, tra cui Nora Buzalka, Werner Eng, Matthias Buss, Annika Meier, Johan Hien. Non meno interessanti si sono rivelate le proposte del Gorki Theater, a partire da Small Town Boy di Falk Richter, che si avvale di una regia di tipo cinematografico per raccontare una storia gay, affidata all’interpretazione di Aleksandar Radenkovic, Lea Draeger, Thomas Radenkovic, Thomas Wodianka e Mehmet Atesci. Sul palco dello stesso teatro è stato allestito Kinder der Sonne di Gorki da parte di Stephan Kimmig, che sottolinea agli aspri contrasti politici tra le classi sociali in un clima prerivoluzionario. Tra gli attori figurano Mareike Beykirch e Thomas Wodianka nel ruolo dei protagonisti. Ha ottenuto ampi consensi di pubblico e di critica la messinscena di Das Geisterhaus, commedia tratta dall’omonimo romanzo di Isabel Allende e allestita al Burgtheater di Vienna da Antù Ronero Nunes con la partecipazione di Adina Vetter, Ignaz Kirchner, August Diehl, Caroline Peters. Anche Aller Tage Abend, spettacolo iscritto nel cartellone dello Schauspielhaus, è ricavato dalla riduzione drammaturgica del romanzo di Jenny Erpenbeck e adattato per la scena dalla regia, attenta e realista, di Felicita Bruckner, che impegna nei ruoli principali Stefan Höld, Franziska Hackl, Katja Jung.

 

Nella sezione “Akteure” della rivista berlinese si legge un’interessante e dettagliata intervista ai fratelli Michael e Yael Ronen attivi a Gerusalemme, per raccontare i rapporti artistici con la Germania, la situazione e il ruolo del teatro israeliano, il loro percorso artistico. Il ritratto dedicato a Rebekka Kricheldorf, giovane e affermata drammaturga, ripercorre la sua ricca produzione teatrale che comprende, tra l’atro, Freiburg_Stück, divertente parodia dedicata alla sua città, Ballade vom Nadelbaumkiller, fino al recente Alltag & Ekstage allestito al Deutsches Theater di Berlino e pubblicato nelle pagine di “Das Stück” di questo numero di “Theaterheute”.

 

“Nachruf” contiene un omaggio artistico ad Hans Christian Rudolph, attore recentemente scomparso e ricordato come protagonista di Platonow di Cechov  al Thalia Theater di Amburgo (1989) e di Wildente di Ibsen nel 1995.

Lo sguardo alla scena internazionale (“Ausland”) si indirizza alla parigina Comédie de Béthune, dove Horvé Blanc e Jean – Claude Perrin si sono rivelati pregevoli protagonisti ei La grande et fabuleuse historie du commerce per la regia di Joël Pommerat molto attenta a sottolineare le pieghe politiche presenti nel testo. Interessanti proposte sono emerse anche dalla programmazione del Théâtre de l'Odéon, a partire da Les fausses confidences di Marivaux nella versione concepita da Luc Bondy con Isabelle Huppert protagonista di una messinscena ambientata in un elegante contesto novecentesco e animato da relazioni di tipo elegantemente borghese. Ci si sposta in Sudafrica, a Città del Capo, per ricordare la scomparsa di Nelson Mandela attraverso il linguaggio dello spettacolo, come emerge da significative messinscene quali Master Harold and the Boys di Athon Fugard, The Line di Gina Schmukler e Scrape di Gary Hartley.

Massimo Bertoldi


La copertina

cast indice del volume


 



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013